Ogni grande viaggio, ogni grande impresa, ogni profonda esperienza, ogni volta che il nostro essere uomini ci spinge verso orizzonti che sembrano superare noi stessi, l'uomo sente il bisogno di avere accanto una persona che sia a 'misura' delle prove che deve affrontare.Anche i nostri Santi, nel muovere i primi passi nel cammino interiore hanno trovato una persona che li ha accompagnati, e guidati alla maturazione della propria vopcazione.Vediamo il seguito come...
del 26 gennaio 2007Don Bosco
 
Per camminare nella vita spirituale ci vuole una guida. Anche quando si ha la fortuna di crescere in un contesto educativo ideale, per passare ad un livello spirituale profondo, è necessario un rapporto interpersonale speciale. E’ quello che è successo a Giovanni Bosco nella sua giovinezza e che sembra raccomandare anche a noi.
 
                    
“Ma l’evento determinate della mia storia interiore è avvenuto alla soglia dei sedici anni. Fu quando ebbi la fortuna di incontrare un maestro per la mia vita, che mi ha aperto gli occhi dello spirito: don Giovanni Calosso.
Devo a lui se sono passato da una fede generica, superficiale, alla vita spirituale. Quel buon prete si è fatto carico di me con generosità, mi ha dato una mano a risolvere i problemi di studio. Ho sentito che mi voleva bene e mi potevo fidare di lui.
E’ stata un’avventura intensa, nuova: ho capito cosa vuol dire avere un grande amico, un padre dall’amore forte e spirituale. Così mi sono messo nelle sue mani. Gli ho fatto conoscere tutto me stesso: ogni parola, ogni pensiero, ogni azione. In tal modo, con fondamento, mi ha potuto guidare.
Mi ha introdotto in una dimensione prima insospettata. Mi ha fatto incontrare il Signore dentro di me, nella stanza interiore della mi anima. Da quel tempo ho cominciato a gustare la vita spirituale, poiché prima agivo materialmente, come una macchina che fa una cosa senza saperne la ragione.
Ho sperimentato che cosa vuol dire avere la guida stabile di un fedele amico dell’anima, perché prima ne ero privo. Don Calosso, non soltanto ha corretto certi miei errori di prospettiva, ma mi ha incoraggiato a fare bene e regolarmente la confessione, mi ha istruito sul modo di accostarmi con gioia e con frutto all’Eucaristia.
Mi ha insegnato a dedicare ogni giorno un po’ di tempo alla meditazione, con l’aiuto di una lettura spirituale. Andavo spesso a trovarlo e passavo molte ore con lui. La meditazione, la lettura della Parola di Dio e dei maestri spirituali, la conversazione con don Calosso, mi hanno aperto gli occhi, mi hanno reso cosciente. Mi hanno introdotto nella comprensione profonda delle cose, mi hanno insegnato a guardare in alto, a individuare le radici del male nel mio spirito per strapparle via e sperimentare una gratificante libertà interiore. E’ stata un’esperienza esaltante e decisiva”.
 
 
 Madre Mazzarello
  
Una guida spirituale può essere molto esigente quando trova un cuore disponibile e desideroso di crescere nell’amicizia con Gesù. Qui il Signore parla in modo speciale, in questo dialogo l’ascolto della Sua volontà può trovare luce. Così è accaduto nel lungo tempo che Maria Mazzarello ha potuto sperimentare l’accompagnamento di Don Domenico Pestarino.
 
 
Maria deve molto all’arrivo di un nuovo sacerdote originario di Mornese venuto ad aiutare il parroco ormai anziano. Don Pestarino crea nel paese, ancora in parte intaccato da strascichi di giansenismo, un clima spirituale molto intenso, promovendo la partecipazione frequente ai sacramenti, la preghiera e la catechesi della comunità parrocchiale.
Per Maria è decisamente una guida. E’ lui ad accompagnarla fin da bambina in una vera direzione spirituale, caratterizza dalla schiettezza e da decisi orientamenti, certo in un cammino graduale ma continuo: dalla lotta al suo desiderio di apparire, al vincere la sua irruenza, al coltivare la purezza del cuore, la cura del servire, l’obbedienza per amore.
E’ in questo affidarsi che approfondisce progressivamente la sua partecipazione ai sacramenti della confessione e dell’Eucaristia, a cui comincia a partecipare giornalmente nonostante la grande fatica, vista la distanza della sua abitazione, la Valponasca, dal paese.
Ed é in questa relazione che progressivamente si chiarisce e prende forma la sua vocazione.
E’ sotto questa guida che comincia la sua attività con le Figlie dell’Immacolata tra le donne del paese e poi tra le ragazze. Ed è grazie a don Pestarino che conosce don Bosco e i suoi progetti per una nuova fondazione.
Anche ora don Pestarino sarà per lei importante mediazione, nell’avventura nuova e impensata del dare vita all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
L’affetto, la gratitudine e la stima che la legano a lui sono così grandi, che alla morte del sacerdote si affida immediatamente alla sua intercessione per ottenere la grazia della guarigione di un’allieva del collegio, e immediatamente viene esaudita.
 
 
 Qualche idea per riflettere…
  
Don Bosco afferma che è indispensabile trovare una guida per crescere nella vita interiore, e anche per Madre Mazzarello è stato fondamentale avere una guida.
-              Hai una guida spirituale? La cerchi?
-              Preghi il Signore perché ti faccia incontrare una guida per la tua vita?
-             Per quale motivo sarebbero necessari atteggiamenti di umiltà, affidamento, docilità, trasparenza, insieme al desiderio e alla volontà decisa di progredire spiritualmente?
don Filippo, sr Francesca
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