Ultima settimana di scuola?

Inizia per molti l’ultima settimana di scuola. Una settimana che può essere la più infernale, per il caldo di giugno, ma soprattutto per le ultime verifiche e/o interrogazioni che portano ansia e tensione, con la speranza di riuscire a tirar su qualche voto, evitando così la bocciatura o anche solo i recuperi estivi. 

Una settimana che per altri, invece, diventa già vacanza, perché i risultati li hanno già raggiunti, e i docenti sono più preoccupati a far recuperare le materie, più che a concludere e rilanciare ulteriormente la passione per lo studio a chi potrebbe ancora metterci energie nello studio.

Non parliamo invece di chi è chiamato a sostenere gli esami, quelli di terza media, se non quelli di maturità. Per loro questa ultima settimana non ha lo stesso valore che ha per gli altri. C’è forse solo il desiderio di non avere più lezioni ma tempo per studiare personalmente o con gli altri, per prepararsi appunto alle prove scritte e orali, oltre che alla stesura di una tesina da presentare.

Al di là di come ciascuno vive questa ultima settimana di scuola, sembra opportuno ricordare e far comprendere ai giovani che il tempo dedicato allo studio non è limitato ad un periodo dell’anno, ma che fa parte della vita intera. 
Lo studio, il tempo dedicato a conoscere e riflettere sulle cose, con spirito critico, con passione e dedizione, deve essere un modus vivendi che ogni persona mette in pratica costantemente nella sua vita. Forse occorre ricordare e far comprendere che sì: esiste un luogo, un edificio, che chiamiamo appunto scuola; ma che la scuola è anche altro, e si può vivere la scuola in altri modi e altri tempi. 

L’estate ragazzi, i campi scuola (appunto), le camminate tra la natura, possono essere altrettanto e più educativi della scuola stessa, se i giovani lì vi scoprono cose nuove, soprattutto se riguardanti loro stessi, e le loro capacità. Questi diventano veri luoghi e tempi per imparare le cose importanti della vita. 

Allora, forse, non sta iniziando l’ultima settimana di scuola, ma sta per iniziare la prima settimana di un altro modo di vivere l’apprendimento.