Quante volte si fa il confronto tra giovani e adulti: I giovani non capiscono niente, i giovani sono dei bastardi perditempo, i giovani sono senza morale, i giovani... e potremmo continuare; mentre gli adulti tutto sommato sono passabili; non sono stinchi di santo, ma amano vivere in pace e possibilmente non disturbati. Ma non è proprio così.
del 23 ottobre 2006
 
Quante volte si fa il confronto tra giovani e adulti: I giovani non capiscono niente, i giovani sono dei bastardi perditempo, i giovani sono senza morale, i giovani… e potremmo continuare; mentre gli adulti tutto sommato sono passabili; non sono stinchi di santo, ma amano vivere in pace e possibilmente non disturbati. Ma non è proprio così.
Può essere utile, ragionare di rapporto tra adulti e giovani farci illuminare dal pezzo di vangelo che parla della morte di Giovanni il battezzatore: un uomo giusto, deciso, tutto d’un pezzo che viene decapitato come premio di un ballo. Concentriamo l’attenzione su questa bella ragazzina, figlia di Erodiade, donna che Erode s’è portato a casa rubandola al fratello. E’ un adolescente, entusiasta, balla da dio, è una vita che esplode, che ha voglia di sfondare, che pensa a un suo futuro bello, vuole conquistarsi il suo posto. Finora è in una reggia perché Erode per avere la madre ha dovuto tenersi in casa anche questa mocciosa di una figlia, è un oggetto e la riuscita di questo ballo le può cambiare la vita. La ragazza è cresciuta, balla così bene che il re non capisce più niente è disposto a darle metà del regno, tutto quel che vuole insomma. Basta che dica.
E lei la ragazzina che fa? E’ piccola ancora, non conosce tutte le malizie del mondo e si fida di sua madre. Chissà sua madre che cosa le propone. Un adulto stravede per i suoi figli, li pensa sempre ben collocati, al top di ogni classifica, per lo meno una mamma spera che la figlia abbia più fortuna di lei. E lei, la mamma, l’adulto, la persona per bene, saggia, amorevole, tutta casa e figli che le dice: La testa di Giovanni il battista. Il tuo futuro è il mio odio: fatti portare su un piatto d’argento la testa di quel profeta.
Povera ragazza, schifosa madre; non solo è egoista e autocentrata, non solo è cattiva dentro, non solo cova odio, ma non riesce a pensare a niente da donare a sua figlia se non la sua sanguinaria soddisfazione.
Spesso noi adulti siamo una generazione che si comporta così con le giovani generazioni, non abbiamo il minimo di rispetto, ci devono solo soddisfare.
Dove possono trovare una speranza per la loro vita?
mons. Domenico Sigalini
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