Il musical inizia dalla messa di Roma e, partendo dal sogno dei nove anni, ripercorre l’esperienza vocazionale di san Giovanni Bosco
Il musical “Un cuore che sogna” è stato realizzato dal gruppo teatrale “Don Michelangelo Aldegheri” dell’oratorio salesiano di Chioggia in occasione del bicentenario del “Sogno dei nove anni” di San Giovanni Bosco.
Giovannino Bosco all’età di nove anni fa un sogno che segnerà e guiderà la sua vita. Si trova in un vasto cortile dove una moltitudine di ragazzi si diverte ma, tra questi, alcuni bestemmiano. Giovannino si lancia in mezzo a loro per farli smettere con la forza ma interviene un “Uomo maestoso” che lo invita a farseli amici con la bontà e la carità. Giovannino confessa la propria ignoranza e incapacità ma viene rassicurato e affiancato da una “Donna maestosa” che lo prende per mano e gli fa da guida. La Signora lo invita a crescere “umile, forte e robusto”: ora, nel sogno, dove c’erano ragazzi chiassosi sono apparsi e scorrazzano animali feroci. Ben presto però gli animali feroci si trasformano in agnelli che gioiosamente saltellano attorno a Giovannino. La Signora chiede al piccolo Giovanni di fare lo stesso “con i miei figli” e lo rassicura dicendogli che “a suo tempo tutto comprenderai”.
La vita e la vocazione di San Giovanni Bosco partono dal quel sogno dei 9 anni. Quegli animali feroci Don Bosco andrà a cercarli e trovarli nelle stracolme carceri torinesi del suo tempo. Li aspetterà all’uscita della prigione per dar loro quella speranza e quell’occasione di redenzione troppo spesso negata.
Da quel sogno e dal desiderio di trasformare lupi in agnelli nasce l’opera salesiana. Con a fianco la “Signora” e mamma Margherita, Don Bosco fonda a Valdocco la prima opera salesiana: una casa, una chiesa ed un cortile per i suoi ragazzi.
Il clima dell’oratorio di Valdocco a Torino, la gioia che vi si respira e il carisma di Don Bosco attirano centinaia di ragazzi che attorno al futuro santo giocano, studiano e pregano,
Ma i lupi sono tanti: Don Bosco ha bisogno di chi lo aiuta. Fonda la congregazione dei Salesiani e, assieme a Santa Maria Mazzarello, quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
L’opera salesiana cresce e si diffonde rapidamente grazie all’instancabile lavoro di Don Bosco. Partono i primi missionari. Il seme di quel sogno dei nove anni è divenuto un’immensa foresta.
Siamo nel 1887, maggio, Roma, Basilica del Sacro Cuore. Don Bosco sta celebrando messa nell’altare laterale dedicato a Maria Ausiliatrice. Si ferma più volte durante la celebrazione. Lacrime copiose rigano il volto del santo.
Al temine della messa, a chi gli chiede cosa fosse successo, Don Bosco commosso risponde che finalmente ha compreso tutto quello che la Signora nel sogno gli aveva detto. Don Bosco morirà qualche mese dopo il 31 gennaio 1888.
Il musical inizia dalla messa di Roma e, partendo dal sogno dei nove anni, ripercorre l’esperienza vocazionale di san Giovanni Bosco: le difficoltà, le gioie, le speranze e, in tutto questo, la sua totale adesione al “sogno” di Dio su di lui per i giovani.
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