Si tratta di una serie importata dalla Spagna, ambientata in un liceo di Madrid, dedicata ai teenagers e proiettata su Rai4, in orario protetto. “Non sono tanto i nudi o i gemiti o gli atti sessuali che scandalizzano. Piuttosto il messaggio. La serie nasce nella Spagna di Zapatero e ne incarna gli ideali..."
del 23 marzo 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
Onore al merito.
          E parliamo di Francesco Borgonovo, il giornalista di Libero che un paio di giorni fa ha scritto un pezzo su “Fisica o Chimica”, una serie importata dalla Spagna, ambientata in un liceo di Madrid, dedicata ai teenagers e proiettata su Rai4, in orario protetto (dalle 9.15 alle 10.40 e poi ripetuta dalle 13.45 alle 15.10). Il canale digitale RAI4 è diretto da Freccero.
          Qua il pezzo, con la descrizione del programma. Vi prego veramente di leggerlo tutto, per capire la “trama”: semplicemente sesso, in tutte le sue varianti, due, tre, con chi capita capita, e  “omo” è preferito.  Fra adolescenti, e anche adulti. La droga è ammessa.
Di seguito il finale dell’articolo, che vale la pena riportare:
          “Non sono tanto i nudi o i gemiti o gli atti sessuali che scandalizzano. Piuttosto il messaggio. La serie nasce nella Spagna di Zapatero e ne incarna gli ideali: libertà uguale assenza di regole. Assumere droghe è normale e concesso. Bisogna obbedire ai diktat del politicamente corretto gay: il personaggio migliore, quello più onesto, buono e sensibile è l’omosessuale Fer. Mentre gli altri rimestano nel torbido, i gay sono puri e vanno trattati come orsi bianchi. La professoressa che rifiuta di celebrare la settimana di «orgoglio omosessuale» viene assalita in quanto «fascista». La sfera sessuale è resa pubblica fino alla nausea. Chiunque esprima idee anche vagamente «conservatrici» è dipinto come un imbecille. Lo studente Quino, cattolico, appare come un cretino patentato fino a che insiste a mantenersi casto. Quando finalmente decide di concedersi alla compagna Alma (vediamo quasi tutto, nella vasca piena di schiuma) allora comincia a sembrare più intelligente. Tutti vanno con tutti, senza posa e senza problemi, le famiglie non esistono, e se sembrano «tradizionali» rivelano presto vergognosi lati oscuri.
          L’ira dei cattolici - L’associazione cattolica Aiart ha chiesto, nelle settimane scorse, la soppressione della serie. Freccero si è indignato, ha detto che la considera «pedagogica». Noi certo non chiediamo chiusure o censure, per carità. Ci domandiamo solo se la minuscola strisciolina rossa del «vietato ai minori» basti a sconsigliare la visione ai ragazzini. E ci permettiamo di chiedere, anche a Lorenza Lei, se questo è il servizio pubblico che la Rai deve fornire ogni giorno in fascia protetta. A noi sembra pornografia intellettuale, e pazienza per i culi.
Qui potete leggere il testo e ascoltare la telefonata fra Freccero e Borgonovo. Freccero insulta vergognosamente il giornalista che ha osato scrivere quel pezzo, perché adesso, per “colpa” sua, la serie è stata spostata alle 22.00 (non soppressa).
Chiaramente non sono mancati i difensori di Freccero. Per esempio Luca Telese del Fatto. Leggete qua.
Sottolineo che Freccero ha detto che questo programma è “pedagogico”.
          E ricordo che poco più di un anno fa le piazze si sono riempite per protestare – così dicevano – contro chi usava il corpo delle donne contro la loro dignità. Ricordate? Ma sì, loro, quelle di “se non ora quando”.
          Vorrei sapere se hanno qualcosa da dire, adesso, sul corpo di minorenni usati per riprendere scene di sesso omo ed etero, mix, a due, a tre, droga e via dicendo. Dove sono Isabella Ragonese, Lunetta Savino, ma pure Gad Lerner e la Zanardo col suo documentario “Il corpo delle donne”? Dove sono  tutte le donne – cattoliche comprese – offese, offesissime per l’immagine delle donne che veniva fuori dalle intercettazioni a  Berlusconi? Niente da dire adesso sulla “pedagogia” di un fine intellettuale, progressista, di sinistra, come Freccero?
          Sarà che stavolta Berlusconi non c’entra. Ma chiariamo meglio: qua non si tratta di feste private e di peccati personali.
          Qua si tratta di una serie televisiva “pedagogica”, appunto, che spiega bene cosa sia lo zapaterismo, un vero e proprio manifesto del mondo zapatero. E’ una promozione di quell’ideologia. E allora, donne indignate di se non ora quando, ripeto: non avete niente da dire su attori minorenni che girano scene di sesso omo, etero, e bisex, minorenni con maggiorenni (ma come, non erano tutti scandalizzati di Ruby?), droghe, stupri, insomma, di questi corpi, destinati alla visione di un pubblico adolescente, non interessa niente a tutti i benpensanti e indignati dell’anno scorso?
          L’anno scorso, al teatro Dal Verme, insieme a Giuliano Ferrara, Ostellino ed altri, dissi che io non prendo lezioni da chi ha sempre sparato a palle incatenate contro la Chiesa, contro tutto quello che insegna (e mi riferivo alle donne di se non ora quando).
          Ma se chi allora riempiva le piazze, adesso tace, vuol dire che della dignità delle persone non gliene importava proprio niente (ma lo sospettavamo). Il problema era molto, ma molto più banale: buttar giù Berlusconi. E adesso, che non c’è più, la pedagogia del moralismo del benpensante di sinistra si rivela quello che è: questo video del corriere.it, con parte della telefonata e solo con alcune brevissime scene, ma che vi consiglio caldamente di vedere. Se poi invece volete documentarvi meglio senza guardare direttamente le nuove puntate in TV, digitate su google “fisica o chimica”, potete scegliere uno dei tanti video, puntate intere o mix. Un esempio qua.
Assuntina Morresi
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