Un Rosario “salesiano”

Da secoli il Rosario, la “corona di rose”, è preghiera «amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero» (RVM, 1); «ha la semplicità di una preghiera popolare, ma anche la profondità teologica di una preghiera adatta a chi avverte l'esigenza di una contemplazione più matura». Il Rosario “salesiano” vuole aiutarci ad amare sempre di più, sull'esempio di Don Bosco, questa bella e tradizionale preghiera mariana.

Un Rosario “salesiano”

da Teologo Borèl

del 05 maggio 2008

Un Rosario “salesiano”

 

Il Rosario “salesiano” vuole aiutarci ad amare sempre di più, sull’esempio di Don Bosco, questa bella e tradizionale preghiera mariana.

Chiediamo a Dio, per l’intercessione materna di Maria Ausiliatrice, di essere capaci di un autentico ritorno a Don Bosco per imparare come lui ad amare Gesù e la Sua Chiesa.

 

Don Bosco e il Rosario

 

Il marchese D’Azeglio, dopo aver visitato l’oratorio a Valdocco suggerì all’amico Don Bosco di «tralasciare di far recitare quell’anticaglia di 50 Ave Maria infilzate una dopo l’altra»: gli pareva una perdita di tempo. Ecco la risposta del Santo: «Io ci tengo molto a tale pratica; e su questa potrei dire che è fondata la mia istituzione. Sarei disposto a lasciare tante altre cose, ma non questa. Signor marchese, se fosse necessario, sarei disposto a rinunziare anche alla sua preziosa amicizia, ma mai alla recita del Santo Rosario» (MB III, 294).

 

La preghiera del Santo Rosario

 

«Alla preghiera del Rosario la Chiesa ha riconosciuto sempre una particolare efficacia, affidando ad essa, alla sua recita corale, alla sua pratica costante, le cause più difficili» (Rosarium Virginis Mariae, 39).

«Recitare il Rosario è contemplare con Maria il volto di Cristo» (RVM, 3).

Da secoli il Rosario, la “corona di rose”, è preghiera «amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero» (RVM, 1); «ha la semplicità di una preghiera popolare, ma anche la profondità teologica di una preghiera adatta a chi avverte l’esigenza di una contemplazione più matura» (RVM,39).

«La famiglia che prega unita, resta unita. Bisogna tornare a pregare in famiglia e a pregare per le famiglie, utilizzando ancora questa forma di preghiera» (RVM, 41).

 

 

 

I misteri del Santo Rosario

 

Il Rosario è composto da venti “misteri” (eventi significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi, da Giovanni Paolo II con la lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae (2002), in quattro Corone:

 

1ª Corona: misteri della gioia, lunedì e sabato;

 

2ª Corona: misteri della luce, giovedì;

 

3ª Corona: misteri del dolore, martedì e venerdì;

 

4ª Corona: misteri della gloria, mercoledì e domenica.

 

 

Come si recita il Santo Rosario

 

Si inizia col segno di croce

 

Nel nome del Padre, del Figlio e

dello Spirito Santo.

 

O Dio vieni a salvarmi.

Signore, vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre

nei secoli dei secoli. Amen.

 

Lodato sempre sia,

il santissimo nome di Ges√π,

di Giuseppe e di Maria.

 

Ges√π, perdona le nostre colpe,

preservaci dal fuoco dell’inferno,

porta in cielo tutte le anime specialmente

le pi√π bisognose della tua misericordia.

 

Si enuncia il mistero, come per aprire uno scenario su cui concentrare l’attenzione

Nel 1° (2°,…) mistero della gioia contempliamo...

Dopo una breve pausa o un’intenzione

 

-       Padre nostro

-       dieci Ave Maria

-       Gloria al Padre

-       Lodato sempre sia…/Gesù perdona…

 

Al termine dei cinque misteri Salve Regina.

 

 

MISTERI gaudiosi

Lunedì e Sabato

 

 

1° mistero della gioia

L’annunciazione dell’angelo Gabriele a Maria Vergine

 

 

 

«Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».

«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1,28.38).

 

 

 

Signore, concedimi la disponibilità ad ascoltare la Tua voce e la forza di rispondere “sì” alla tua chiamata. Sull’esempio di Maria, aiutami ad abbandonarmi interamente alla Tua volontà.

Preghiamo per coloro che devono scegliere del loro avvenire e per la fedeltà delle giovani vocazioni.

 

 

«La mia vita è consacrata al bene della gioventù. Non posso allontanarmi dalla via che la divina Provvidenza mi ha tracciato» (MO).

 

«Se ti pare che tal cosa possa piacere al Signore, io sono pronta a partire in sul momento» (Mamma Margherita).

 

 

2° mistero della gioia

La visita di Maria Santissima a santa Elisabetta

 

«Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda» (Lc 1,39).

 

 

Maria è partita subito e in fretta per aiutare la cugina Elisabetta, in un momento in cui, per la sua condizione, poteva giustamente pensare a sé stessa.

Signore, fa’ che io possa imitare la sollecitudine di Maria, il suo dimenticare se stessa.

Donami la capacità di cogliere le necessità dei fratelli e fa’ che il mio spendermi sia soltanto per amore Tuo, senza la pretesa di ricompense, gratificazioni o riconoscimenti.

 

 

«Il pulire le scarpe, spazzolare abiti, prestare ai malati le più umili incombenze, spazzare e fare altri simili lavori era per Domenico un gradito passatempo. Diceva: “Io non sono capace di far cose grandi, ma quello che posso, voglio farlo a maggior gloria di Dio; spero che Egli nella sua infinita bontà vorrà gradire queste miserabili mie offerte”» (D. Bosco, Vita di S. Domenico Savio).

 

 

3° mistero della gioia

La nascita di Ges√π nella grotta di Betlemme

 

 

«Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perché non c’era posto per loro nell’albergo» (Lc 2,7).

 

O Gesù, ti ringrazio perché Tu che sei Signore del cielo e della terra, ti sei fatto piccolo e povero.

Conducimi sulla strada della semplicità e del distacco dai beni terreni.

Che sia sobrio nel vestire, nel mangiare e in quanto possiedo. Liberami dall’egoismo, dalla ostentazione, dalla golosità, dalla tirchieria, dallo spreco e donami un cuore generoso verso i poveri.

 

 

«Ogni Cooperatore deve distinguersi dagli altri cristiani con la modestia nel vestire, nella frugalità della mensa, nel suppellettile domestico» (D. Bosco ai Cooperatori).

«Ciò che sopravanza ai vostri bisogni datelo ai poveri. Dio ci assicura che quanto facciamo per i poveri, egli lo considera fatto a sé» (D. Bosco, Mese di Maggio).

 

 

4° mistero della gioia

Ges√π viene presentato al tempio da Maria e Giuseppe

 

«Portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore» (Lc 2,22).

 

Maria e Giuseppe hanno obbedito ai comandamenti di Dio.

Donami la grazia, o Signore, di dimostrarti il mio amore seguendo con docilità le leggi di Dio e della Chiesa.

 

 

« Ricordatevi, o giovani, che voi siete la delizia del Signore. Beato quel figlio che da giovane comincia ad osservare la legge del Signore» (MB 3,607).

«Quando il nemico dell’anima vuole sedurre un religioso, comincia col fargli trascurare le cose più piccole, poi quelle di maggior importanza, dopo di che assai facilmente lo conduce alla violazione della legge del Signore» (Cost. p.31).

 

 

5° mistero della gioia

Il ritrovamento di Ges√π tra i dottori del tempio

 

 

«I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero… Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava» (Lc 2,41-47).

 

O Maria e Giuseppe, come ogni genitore siete stati preoccupati per Ges√π che cresceva.

Aiutatemi ad amare sempre gli adolescenti e i giovani come Don Bosco e ad essere disposto a dare il mio tempo e le mie energie per condurli all’incontro col vostro figlio Gesù.

 

 

«Ho promesso a Dio che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani» (MB 18,258).

«I poveri giovanetti sono membra di Gesù Cristo e tempio di Dio» (MB 15,525).

«Il cristiano deve essere accessibile, come lo era Gesù Cristo, ai poveri, agli ignoranti, ai fanciulli» (D. Bosco, Chiave del Paradiso).

 

 

MISTERI luminosi

Giovedì

 

1° mistero della luce

Il battesimo di Ges√π nel Giordano

 

 

«Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”» (Mt 3,16-17).

 

Con il Battesimo sono stato reso anch’io figlio di Dio e liberato dal peccato; ma con facilità cado e perdo il dono della Grazia.

Signore Gesù, donami una coscienza retta e la capacità di ricorrere alla Tua misericordia con l’esame di coscienza quotidiano e la frequente Confessione.

 

 

«Don Bosco senza far caso di certi riguardi umani, opportunamente od importunamene, invitava molti al lavacro salutare della confessione» (MB 6,452).

«Dicasi pure quanto si vuole intorno ai vari sistemi di educazione, ma io non trovo alcuna base sicura, se non la frequenza della confessione e della comunione» (D. Bosco, Vita di Besucco Francesco).

 

 

2° mistero della luce

Le nozze di Cana

 

 

«Tre giorni dopo ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”» (Gv 2,1-4).

 

Signore Gesù, grazie per avermi donato tua Madre. Fa’ che io creda nella potenza della sua intercessione e mi rivolga a Lei con fiducia.

 

Prego affinché ogni famiglia accolga Gesù e Maria e viva così nell’unità e nell’amore.

 

«La Madonna fa ciò che vuole. D’altronde le cose nostre cominciarono in questo modo straordinario da quando avevo nove anni» (MB 14,609).

«Confidate ogni cosa in Gesù Cristo Sacramentato ed in Maria Ausiliatrice e vedrete che cosa sono i miracoli» (MB 11,395).

«Da piccolo mia madre mi faceva mettere ginocchioni mattino e sera e, tutti insieme, recitavamo le preghiere in comune, con la terza parte del Rosario» (MO).

 

 

3° mistero della luce

L’annuncio del Regno di Dio

 

 

«Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo » (Mc 1,15).

 

Signore, ti ringrazio per coloro che mi parlano di Te.

Aiutami a capire che l’unico compito del cristiano e della Chiesa è quello della evangelizzazione e dell’annuncio esplicito.

Che io non mi vergogni a parlare del mio credo o ad esprimere gesti di fede là dove potrebbe sembrare inopportuno.

 

Ti prego per la Chiesa del silenzio, per coloro che sono perseguitati a causa della loro fede in Ges√π.

 

 

«Bisogna sempre introdurre nelle nostre conversazioni qualche pensiero cristiano. È un seme che a suo tempo darà frutto» (MB 1,406).

«Un sacerdote non deve mai permettere che, chiunque si avvicini a lui, ne parta senza aver udita una parola che manifesti il desiderio della salute eterna della sua anima» (MB 3,74).

 

 

4° mistero della luce

La trasfigurazione di Ges√π sul monte Tabor

 

 

«Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.

E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come le luce» (Mt 17,1-2).

«Pietro disse a Gesù: “Maestro, è bello per noi stare qui”» (Mc 9,5).

 

 

Grazie Signore perché mi doni momenti di consolazione in cui contemplo la Tua luce e come Pietro posso dire “È bello per me stare qui con Te e con i fratelli”.

Ti prego perché nel Tuo nome ogni comunità cristiana e salesiana viva un autentico clima di famiglia. Fammi essere capace di amicizia, di affabilità, di confidenza e di gioia nell’incontro.

 

«Fra di voi amatevi, consigliatevi, correggetevi, ma non portatevi mai né invidia né rancore, anzi il bene di uno sia il bene di tutti» (MB 11,390).

«Ogni giorno prego per te e per tutti i miei figli, e voglio che tutti servano volentieri il Signore con santa allegria, anche in mezzo alle difficoltà ed ai disturbi diabolici» (MB 17,632).

 

 

5° mistero della luce

L’istituzione dell’Eucaristia

 

 

«Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”» (Mt 26,26).

 

 

Nel Corpo di Cristo è reso manifesto l’amore di Dio e solo da quell’amore adorato e contemplato può partire qualsiasi missione.

Desidero amare di più Gesù nell’Eucaristia visitandolo ed adorandolo.

Gesù, aiutami a fare il possibile perché il mio incontro con Te diventi quotidiano.

 

«Allegria, preghiera, santa comunione, sono i nostri sostegni» (MB 10,1178).

Il grandissimo amore di Don Bosco per Gesù Eucaristico fu arricchito di grazie speciali e straordinarie. Nell’inverno 1878, mentre servivano Messa nella cappelletta presso la camera di Don Bosco, due giovani, che poi divennero salesiani, all’elevazione lo videro illuminarsi in volto. Poi, poco a poco, i suoi piedi si staccarono da terra ed egli rimase sospeso in aria per dieci minuti. Il fatto si verificò almeno tre volte (MB 13,897).

 

 

MISTERI dolorosi

Martedì e Venerdì

 

1° mistero del dolore

L’agonia di Gesù nel Getsemani

 

 

«Disse ai tre discepoli: “La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me”». «Però, Padre, non come voglio io, ma come vuoi Tu» (Mt 26,38.39).

 

 

Ti ringrazio, Ges√π, per il tuo immenso Amore.

Donami lo Spirito di vigilanza e di preghiera soprattutto nella tentazione.

Fammi accettare le sofferenze con serenità per amore Tuo.

Aiutami ad accettare fino in fondo la Tua volontà.

 

 

 

«Sono così contento, che non mi sarei mai immaginato che si provasse tanto piacere nel patire per amore del Signore» (Vita di Besucco F.).

«Dicendo “croce” io intendo proprio dire quella che manda il Signore e che, generalmente, contraria la nostra volontà e non manca mai in questa vita. Questa tribolazione, questo lavoro, questa malattia, sebbene leggera, ma che pur è croce, voglio portarla allegramente e volentieri, perché è proprio quella croce che il Signore mi manda» (MB 17,555).

 

 

2° mistero del dolore

La flagellazione di Ges√π

 

 

«Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare» (Gv 19,1).

«Dalle sue ferite siete stati guariti» (1 Pt 2,24).

 

 

Ges√π, hai lasciato che il tuo corpo venisse straziato per guarire me: tu mi risani con le tue ferite, con il tuo amore, con la tua sopportazione.

Fa’ che io sia capace di rispettare il mio corpo e quello degli altri vivendo nella purezza e nella castità propria del mio stato.

Aiutami a vivere la temperanza dominando me stesso per evitare qualsiasi eccesso.

 

 

«Combatterò con tutte le mie forze ogni cosa, ogni lettura, pensiero, discorso, parole ed opere contrarie alla virtù della castità» (MB 1,372).

Don Bosco insisteva specialmente che fossero temperanti nel cibo, nel bere e nel dormire (MB 4,183).

 

 

3° mistero del dolore

L’incoronazione di spine

 

 

«I soldati, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: “Salve, re dei Giudei!”. Gli percuotevano il capo con una canna e gli sputavano addosso» (Mc 15,16-19).

 

 

Signore Ges√π, ti offro le mie spine di oggi per riparare alle mancanze dei pi√π giovani.

Dammi il coraggio di accettare le umiliazioni e di vincere la superbia.

Donami la forza di tacere quando vorrei difendermi, giustificarmi o mormorare su chi mi ha offeso.

 

Ti prego di perdonare coloro che bestemmiano e offendono Dio.

 

 

«Il vero cristiano sa tollerare le contraddizioni e le calunnie, gli affronti e gli oltraggi, come fece Gesù Cristo quando gli diedero schiaffi, gli sputarono in faccia e lo insultarono in mille modi» (D. Bosco, Chiave del Paradiso).

«La peste peggiore da fuggirsi è la mormorazione» (MB 17,267).

 

 

4° mistero del dolore

Il viaggio al Calvario di Ges√π carico della croce

 

«Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota» (Gv 19,17).

«Pur essendo Figlio, imparò tuttavia l’obbedienza dalle cose che patì (Eb 5,8).

 

 

 

Grazie, Gesù perché per amore mio hai abbracciato la croce.

Voglio unire le mie fatiche alle Tue con il mio impegno quotidiano nel lavoro, nello studio, nel servizio.

Gesù, per ricambiare il Tuo amore, desidero portare nell’obbedienza la mia croce quotidiana.

 

 

«Faticate, lavorate molto per il Signore e con buona volontà» (MB 17,556).

«La vera ubbidienza consiste nel mostrarci arrendevoli anche nelle cose difficili, contrarie al nostro amor proprio» (Costituzioni 1875).

«Il cristiano deve ubbidire, come ubbidì Gesù Cristo, il quale fu sottomesso a Maria ed a San Giuseppe, ed ubbidì al suo celeste Padre fino alla morte di croce» (D. Bosco, Chiave del Paradiso).

 

 

5° mistero del dolore

Gesù è crocifisso e muore in croce

 

 

«Gesù disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio!” E al discepolo: “Ecco la tua madre”» (Gv 19,26).

 

 

O Gesù, tu che prima di morire hai affidato il tuo discepolo prediletto a tua Madre, rendendola così Madre di tutta la Chiesa e di ognuno di noi, aiutami ad accoglierla nella mia casa e nella mia vita.

Fa’ che sia capace di rivolgermi a Lei nella preghiera e di imitare le sue virtù, specialmente l’umiltà, la disponibilità, la fede e la carità.

 

 

«Ella è la più santa fra tutte le creature, la madre di Dio, la madre nostra, madre potente e pietosa che ardentemente desidera di colmarci di celesti favori.

Sarebbe vana speranza se credessimo di godere della protezione di Maria offendendo con il peccato il suo figliuolo Gesù da lei amato sopra ogni cosa» (Don Bosco, Mese di maggio, 1858).

 

 

MISTERI gloriosi

Mercoledì e Domenica

 

1° mistero della gloria

La risurrezione di Ges√π

 

 

«Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho» (Lc 24,39).

«I discepoli gioirono al vedere il Signore» (Gv 20,19-20).

 

Gesù risorto, tu mi insegni che anche il mio destino è di essere trasfigurato in un corpo glorioso.

Fammi vivere nella speranza della resurrezione, donami perseveranza nella preghiera perché rimanga sempre unito a Te.

Aiutami ad irradiare la Luce e la gioia che viene da Te, perchè solo la Tua presenza può riempire la vita.

 

 

«Sta’ allegro, ma la tua allegria sia autentica, come quella di una coscienza libera dal peccato» (MB 6,697).

«Non siamo soli ma Gesù è con noi» (Ep. II,491).

«Gesù è mio amico e compagno, non ho più nulla da temere; anzi ho tutto da sperare nella sua grande misericordia» (Vita di Besucco Francesco, cap. 29).

 

 

2° mistero della gloria

L’ascensione di Gesù al cielo

 

 

«Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro» (Gv 20,17)

«Sarò con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo»

(Mt 28,20).

«Gesù è sempre vivo per intercedere a nostro favore» (Eb 7,25).

 

 

Ges√π, tu continui ad inondarci del Tuo amore.

Desidero attingere dal tuo cuore l’amore per i giovani. Aiutami ad usare bene il tempo che Dio mi concede su questa terra, nel vivo desidero di incontrarti un giorno in Cielo.

 

Ti prego perché ogni giovane Ti possa incontrare.

 

 

«Il cristiano deve trattare col suo prossimo come Gesù Cristo: perciò i suoi trattenimenti devono essere edificanti, caritatevoli, pieni di gravità, di dolcezza e di semplicità» (D. Bosco).

«Le buone massime, di cui opportune e importune avrete imbevuti i giovanetti, i tratti di amorevolezza, che avrete loro usati, rimarranno loro impressi nella mente e nel cuore». (MB 14,513). «Occupare rigorosamente bene il tempo» «Non perdete tempo, fate del bene, fatene tanto» (MB 17,556).

 

 

3° mistero della gloria

La discesa dello Spirito Santo nel cenacolo

 

 

«Nel cenacolo erano assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù» (At 1,14).

«Avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni fino agli estremi confini della terra» (At 1,8).

 

Signore Gesù, donami la forza dello Spirito Santo perché sia sempre pronto ad essere tuo testimone  e a  difendere la mia fede e la Chiesa anche di fronte alle “persecuzioni”.

Non posso pensare di appartenerTi se non amo ciò che Tu ami. Dammi un amore grande per la Chiesa, il Papa, il mio vescovo e i miei sacerdoti.

 

Maria Ausiliatrice, intercedi per i presbiteri, i religiosi e le religiose.

 

 

«Fui più volte assalito in casa e per strada, un giorno, una palla di archibugio entrò per una finestra e mi forò la veste tra il braccio e il torace» (Mem. Oratorio).

«Tenete come nemici della religione coloro che colle parole e con gli scritti offendono l’autorità del Papa, e cercano di scemare l’ubbidienza e il rispetto dovuto ai suoi insegnamenti» (MB 5,573).

 

 

4° mistero della gloria

L’assunzione di Maria al cielo

 

 

«Ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io» (Gv 14,3). «Tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1,48).

 

 

Gesù, accresci il mio amore per la tua Santa Madre, perché possa affidarmi a Lei e diffondere pubblicamente la sua devozione, specialmente tra i giovani. Gesù, aiutami a capire che Maria è la strada che mi conduce più direttamente a Te.

Desidero impegnarmi nella meditazione e preghiera quotidiana di almeno un mistero.

 

 

«Raccomandate costantemente la devozione a Maria Ausiliatrice e a Gesù Sacramentato» (MB 11,390).

«La Santa Vergine Maria continuerà certamente a proteggere la nostra congregazione e le opere salesiane se noi continueremo la nostra fiducia in Lei e continueremo a promuovere il suo culto. Le sue feste, le sue novene, il mese a Lei consacrato siano sempre caldamente inculcati; coi foglietti, coi libri, con le medaglie, con le immagini, col pubblicare o raccontare le grazie e benedizioni che Ella concede alla umanità sofferente» (MB 17,261).

 

 

5° mistero della gloria

L’incoronazione di Maria regina del cielo e della terra

 

 

«Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili» (Lc 1,52).

«Dal tuo piede di Vergine tu schiacci la testa del serpente» (liturgia).

 

 

Signore Gesù, fa’ che io creda al ruolo speciale di Maria non soltanto nella mia vita personale, ma anche nella storia della Chiesa e di tutti gli uomini.

Fa’ che io creda all’efficacia della preghiera e della conversione per ottenere il Suo intervento materno a difesa dell’umanità contro le opere del Maligno.

 

 

«Mi limiterò a raccomandarvi che recitiate il Rosario con devozione e che non lasciate mai passar giorno senza recitarlo, specialmente quando si dice in comune» (MB 11,254).

«La Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo bisogno che ci aiuti a conservare e difendere la fede cristiana» (MB 7,334).

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