Un sacrificio troppo grande per un obiettivo troppo piccolo

Cristopher è un ragazzo mantovano di 15 anni, e gioca molto molto bene a calcio. La squadra del Venezia, vedendone le capacità tecniche, l'ha preso tra i suoi titolari... Ma... 'Sono lontano da casa, mi mancano i miei e non vedo più i miei amici perché sto qui tutta la settimana e nel week end gioco le partite; a scuola vado bene, ma per conciliare lo studio con gli allenamenti devo rinunciare a tutto il resto...'.

Un sacrificio troppo grande per un obiettivo troppo piccolo

da Attualità

del 16 febbraio 2008

Cristopher è un ragazzo mantovano di 15 anni, e gioca molto molto bene a calcio. La squadra del Venezia, vedendone le capacità tecniche, l'ha preso tra i suoi titolari, e da settembre si è trasferito qui a Mestre, per non lasciarsi sfuggire questa opportunità di carriera calcistica. A detta dei dirigenti è molto capace, tanto che da prima di Natale lo fanno giocare anche con la categoria superiore: 5 allenamenti alla settimana, ogni pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00.

 

Ieri sera l'ho visto triste, e gli ho chiesto quale fosse la causa.

 

Mi ha raccontato la fatica con cui sta vivendo questa 'stagione' della sua vita: 'Sono lontano da casa, mi mancano i miei e non vedo più i miei amici perché sto qui tutta la settimana e nel week end gioco le partite; a scuola vado bene, ma per conciliare lo studio con gli allenamenti devo rinunciare a tutto il resto. Ho 15 anni e mi trovo a vivere come un adulto ...sempre dovendo dare il massimo per raggiungere un obiettivo ...ma mi accorgo che questo sacrificio è troppo grande in proporzione all'obiettivo. A me piace giocare a calcio ...ma per passione: ora sta diventando una lotta. Mi dicono che devo tirare fuori la grinta (ma per grinta intendono cattiveria), che devo superare gli altri anche a costo di prevaricarli, che devo essere il migliore, furbo...

 

Il calcio così, a me non piace. A cosa mi serve fare carriera, arrivare anche in serie A (se mai sarà possibile), se poi devo aver sacrificato tutto: la mia famiglia, i miei amici, la mia giovinezza... E se addirittura -come a molti capita- non dovessi andare avanti: a che sarà servito fare tutto questo?

 

Credo che nella vita ci siano delle cose e dei valori pi√π importanti della carriera, dei soldi e del successo: avere amici che ti vogliono bene, una famiglia che ti sostiene e che ti sta vicina, un lavoro anche semplice (ndr: qui Cristopher intende dire un lavoro non prestigioso) ma che ti permetta di viere dignitosamente ed avere degli spazi per te da passare con le persone che ami...'.

 

...Non serve aggiungere altro.

don Alberto Poles

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