L'obiettivo è raccogliere 50.000 firme per una proposta di legge popolare. L'appuntamento è per tutti sabato 20 novembre dalle 14.00 a Piazza D' Armi: il Don Bosco dell'Aquila ci sarà, speriamo con altre presenze salesiane.
del 15 novembre 2010
         Carissimi amici,a L’Aquila i problemi non sono finiti e la ricostruzione del centro storico (e quindi del Don Bosco) non è neppure iniziata.
         È finita l’emergenza e sono finiti i soldi: chi ha la casa danneggiata classificata “E” (compresi i Salesiani e le suore FMA) non sa quando o con quali soldi sarà fatto l’intervento.
         Incredibile ma vero: la gente ricomincerà a pagare i mutuo (arretrati e interessi compresi) su una casa che non può abitare perché danneggiata e che forse non riuscirà ad abitare mai.
         Cosa serve? Come è stato fatto per il terremoto di Marche ed Umbria serve una legge che metta a regime per i prossimo 10 o 30 anni i finanziamenti per la ricostruzione e stabilisca le competenze. La classe politica (destra e sinistra) si disinteressa del problema.
         L’obiettivo è raccogliere 50.000 firme per una proposta di legge popolare. L’appuntamento è per tutti sabato 20 novembre dalle 14.00 a Piazza D’ Armi: il Don Bosco dell’Aquila ci sarà, speriamo con altre presenze salesiane.
         Chi verrà vedrà di persona che il centro storico non è un grande cantiere, ma un grande reliquia a cielo aperto del 6 aprile 2009. 
don Roberto Formenti
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