Nella loro semplicità e concretezza le meditazioni scritte da bambini e ragazzi per la Via Crucis di papa Francesco
di Riccardo Maccionitratto tratto da avvenire.it
Nella loro semplicità e concretezza le meditazioni scritte da bambini e ragazzi per la Via Crucis di papa Francesco
La Passione e morte di Gesù, meditata e “Illustrata” da bambini e ragazzi. Sono infatti giovanissimi, tutti tra i 3 i 19 anni, gli autori dei testi per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo che in realtà, causa misure anti Covid, anche quest’anno si svolgerà sul sagrato della Basilica di San Pietro.
Il Papa ha infatti affidato la preparazione delle meditazioni al Gruppo Scout Agesci “Foligno I”, in Umbria e alla parrocchia romana Santi Martiri di Uganda.
Le immagini che accompagneranno le diverse Stazioni saranno disegni realizzati da bambini e ragazzi di due Case Famiglia: la “Mater Divini Amoris” e la “Tetto Casal Fattoria”. Una scelta che vuole privilegiare la semplicità e l’immediatezza con parole e colori – spiega una nota della Santa Sede – che restituiscono la complessità di un mondo fatto di piccole e grandi croci, ma anche di fiducia e speranza per il futuro: chi vede litigare i propri genitori; chi non ha la forza di difendere un amico in difficoltà; chi sperimenta il senso del fallimento per una verifica andata male a scuola; chi trova coraggio nell’abbraccio rassicurante di una madre; chi sperimenta la solitudine, soprattutto dopo il diffondersi della pandemia da Covid-19; e chi riesce a scorgere il volto di Gesù nei lineamenti di uno straniero.
Quanto agli autori, il Gruppo Scout Agesci “Foligno I” si compone di 21 educatori ed educatrici, e 145 ragazzi e ragazze, tra gli 8 e i 19 anni. Aiutati anche dai rispettivi responsabili, i ragazzi che hanno preparato le meditazioni hanno riflettuto sulle 14 stazioni, anche relazionandole alle proprie esperienze quotidiane e facendo tesoro delle proprie esperienze di gioco, di vita all'aperto e di servizio al prossimo.
Il parroco della Chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda, nel quartiere Ardeatino di Roma, è don Luigi D’Errico, referente diocesano della pastorale per le persone con disabilità.
La comunità, dove da tempo è stata avviata un’esperienza di catechesi per e con le persone disabili, ha diverse espressioni di prossimità, tra cui le case famiglia “Rifugio per Agar”, dedicata a donne e bambini vittime di maltrattamenti; e la “Casa Betlemme”, per accogliere famiglie senza fissa dimora, in collaborazione con le otto parrocchie della XXII Prefettura della Diocesi di Roma. In questa realtà di solidarietà, circa 500 bambini e ragazzi del catechismo per la prima comunione e per la cresima hanno contribuito a dare forma alle meditazioni, anche con incontri a distanza, quando le raccomandazioni sanitarie per la pandemia non hanno permesso di ritrovarsi in parrocchia.
La Casa Famiglia “Mater Divini Amoris” è gestita a Roma dalla Congregazione delle Figlie della Madonna del Divino Amore. Nel solco dell’esempio del proprio fondatore, don Umberto Terenzi, le Figlie della Madonna del Divino Amore accolgono i minori ospiti con lo spirito dell’apostolato mariano. Al momento, la struttura accoglie 8 bambini, tra i 3 e gli 8 anni.
Il Tetto Casal Fattoria opera a Roma dal 1984 per contrastare il disagio di bambini e giovani. Nato come associazione di volontariato, dal 2019 è una cooperativa sociale. Le attività di accoglienza sono strutturate e arricchite con progetti di assistenza, sostegno, formazione professionale e culturale, con l’obiettivo di accompagnare i bambini e i ragazzi nella crescita e nella costruzione di un progetto di vita.
La Via Crucis del Venerdì Santo sarà presieduta dal Papa oggi aprile alle 21 sul sagrato della Basilica di San Pietro.
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