Un invito a ripensare alle quattro operazioni:
del 07 febbraio 2011
Prima operazione: la divisione          La divisione non va usata nei confronti dei due verbi “venite e vedrete”. Non vanno separati. Devono stare insieme. Sono come i tuoi occhi: uno guarda lontano e uno vicino. Quante volte ti sei sentito dire: “Non vedi oltre il tuo naso”.
Se cammini hai una meta da raggiungere. In montagna vedi la cima dopo aver camminato a lungo.
Che cosa farai da grande?
Che progetti hai?
Che ti passa per la testa?
Vuoi saperlo? Cammina e vedrai.
 
Non dividere i due movimenti e ti renderai responsabile delle tue domande.
 
Seconda operazione: l’addizione
Venite e vedrete.
Il soggetto è singolare o plurale? Tu o voi? Gesù si rivolge al voi.
Tu e chi? Non sei solo, con te c’è un amico, c’è un gruppo, c’è un oratorio, c’è una parrocchia, c’è un ca-techista, c’è un Don…
Quando Gesù chiama, non ti porta via nessuno. Come le ciliegie: una tira l’altra.
          Tu appartieni, sei un più (+). Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. L’operazione del più ti fa capire quanto sia importante l’appartenenza.
 
Terza operazione: la sottrazione
Passando da una stazione ferroviaria ho letto sul muro questo graffito: “Meno futuro e più presente”. Ho avuto la tentazione di cancellarla e correggerla in quest’altro modo: “Più futuro perché più presente”.
Te ne accorgi pure tu quando vuoi ottenere risultati migliori. Ti alleni di più oggi per vincere domani. Anche quando programmi un’interrogazione, se vuoi un bel voto impieghi molto più tempo (presente) e molto più impegno. Il risultato (futuro) è certo.
 
Il meno va messo fuori gioco.
Il meno è da cartellino rosso.
Il meno non costruisce futuro, non porta successi, non muove il motore dell’entusiasmo.
Il meno è lo scaricabarile, lo scansafatiche. È vita questa?
Non vai da nessuna parte e non vedrai niente di nuovo se obbedisci alla logica del meno.
 
La quarta operazione: la moltiplicazione
          Venite e vedrete. L’accento è vedrete. Due verbi e due tempi. Uno è al presente, l’altro al futuro. Fidati, cammina. Vai verso il futuro. La consegna di un futuro corrisponde a una moltiplicazione di risorse ed energie. Se dai speranza, dai vita.
Basta poco per sentirti le ali ai piedi. Il futuro è il compito da svolgere.
          Da’ il tuo presente e cresci. Se metti nelle mani di Gesù i tuoi cinque pani e due pesci delle tue sicurezze, Gesù farà il resto. Te li moltiplicherà per tutti quelli che attendono questo pane.
          Dire di sì oggi significa dar da mangiare domani a chi ha fame. Consegnarsi a Gesù oggi, comporta guarire i malati domani, dare una casa agli esuli, ai rifugiati fra non molto, portare il perdono e la salvezza come sacerdote e moltiplicarsi nel tuo futuro.
 
Venite e vedrete.
Quattro operazioni: due da non fare – dividere e sottrarre – e due da non trascurare – sommare e moltiplicare.
Prova e vedrai.   
 
         
Arnaldo Scaglioni
Versione app: 3.25.0 (f932362)