A imitazione di Gesù che in tutto è stato obbediente al Padre, e per effetto dei meriti da lui acquisiti, Chiara ha trovato la forza per compiere sempre, anche nelle decisioni più difficili, ciò che è gradito a Dio: «A me interessa solo la volontà di Dio, fare bene quella, nell'attimo presente: stare al gioco di Dio».
del 22 settembre 2010
         
          In preparazione all’avvenimento del 25 settembre ci chiediamo perché la Chiesa conferisce una particolare solennità al rito di beatificazione. Essa mira a renderci consapevoli del dovere di manifestare a Dio la nostra ammirazione per l’efficacia della grazia che ha animato Chiara e l’ha attirata a compiere con generosità e perseveranza il cammino della santità.
          A imitazione di Gesù che in tutto è stato obbediente al Padre, e per effetto dei meriti da lui acquisiti, Chiara ha trovato la forza per compiere sempre, anche nelle decisioni più difficili, ciò che è gradito a Dio: «A me interessa solo la volontà di Dio, fare bene quella, nell’attimo presente: stare al gioco di Dio». Nell’ammirare questo capolavoro è giusto che riconosciamo “come sono grandi le tue opere, Signore”(Sal 92, 6).
          E in pari tempo ripercorriamo le fasi della vita di Chiara, sorpresi nel constatare la continuità della sua testimonianza e le virtù da lei praticare in una instancabile progressione: dapprima nelle ordinarie condizioni di vita; poi nell’ardua e prolungata prova della malattia: sempre serena nell’offerta di sé e fiduciosa nell’abbandonarsi all’amore di Gesù crocifisso e risorto.
          L’ammirazione ci guida alla riconoscenza. è il motivo della S. Messa di ringraziamento secondo la consuetudine della Chiesa. Sono tanti i benefici che Dio ci concede attraverso l’esaltazione della vita di Chiara. Proviamo a confrontarci con la sua ferma convinzione di essere immensamente amata da Dio, con l’incrollabile fiducia in Lui, col generoso distacco dai progetti della sua adolescenza, con la dimenticanza di sé unita alla premurosa attenzione agli altri. Chiara ci invita a condividere la sua tenacia nel puntare decisamente alla santità. Per di più, vuole e può aiutarci con la sua intercessione.
          Nelle opere di Sant’Agostino troviamo una preghiera che ci fa riflettere: “Donaci quello che ci occorre per obbedirti, poi comanda ciò che desideri”. Abbiamo infatti bisogno della forza dello Spirito Santo che eleva le nostre risorse naturali di mente, cuore e volontà, se vogliamo obbedire al volere di Dio nel realizzare la vocazione di tutti i battezzati a convertirci e a conformarci sempre più fedelmente all’esempio di Cristo. Imploriamo pertanto questa grazia attraverso l’intensità della preghiera, la riflessione sulla Parola rivelata, l’unione abituale con Cristo, la partecipazione fervorosa all’Eucaristia e al Sacramento del perdono. Dobbiamo perciò ringraziare Chiara per la sua stupenda testimonianza.
          Ma non dimentichiamo che il ringraziamento a lei più gradito sta nella decisione costante di imitare il suo esempio.
Livio Maritano
Versione app: 3.25.0 (f932362)