Piccoli spunti e suggerimenti per poter sfruttare i workshop durante tutto l'anno!
del 08 giugno 2009
Dopo la Festa dei Giovani tutti noi abbiamo ancora in mente le forti emozioni che ci ha regalato.
Non solo abbiamo gustato la gioia e l’allegria sempre forti in questo evento… ma anche e soprattutto, quest’anno, la presenza del Rettor Maggiore ha permesso che la festa fosse davvero bella e piena. Piena di gioia vera, piena di Lui.
Grande merito va anche ai ragazzi che, con tanta cura e dedizione, si sono impegnati per creare, visivamente ed artisticamente, uno spettacolo degno delle migliori compagnie!
 
 
WORKSHOP… E POI?
 
Come sempre da quando sono nati, oramai parecchi anni fa, anche quest’anno i workshop hanno registrato un gran numero di iscritti.
Tutte e otto le discipline (dalla danza al canto, dall’animazione in palcoscenico alla scenografia) hanno riscosso grande successo, con anche l’approvazione degli oltre 5500 giovani presenti alla festa. Per la gioia dello staff che, durante tutto l’anno, lavora per preparare uno spettacolo non solo bello, ma anche e soprattutto significativo.
Ma come si può fare a rendere l’esperienza dei workshop uno strumento utile anche “a casa propria”?
Di sicuro, per chi questi laboratori artistici li ha vissuti preparandoli, il ricordo dell’impegno e della grande gioia provata on stage li renderanno desiderosi di ri-sperimentare l’esperienza, ma per tutti gli altri?
Sicuramente, il primo passo è cercare in quale disciplina, in quale campo, il proprio talento può essere sviluppato. Poco importa che sia canto, ballo o recitazione, e poco importa che abbiate una capacità innata di intrattenere la folla! L’importante è fare bene quello che si sceglie di fare.
Non per tutti, poi, il successo sarà sul palco, ma non per questo chi lavora “dietro le quinte” è meno importante degli altri… pensate se alla Festa dei Giovani non ci fosse stato nessuno a preoccuparsi delle scenografie!
Una volta scelta la propria disciplina, bisognerà coltivare il proprio talento, magari insieme ai propri amici, che come noi condividono una certa passione. Sicuramente, l’appoggio di un amico renderà tutto più divertente e meno difficile! E se non trovate nessuno che vi segua, non rinunciate, ma approfittatene per conoscere nuove persone e vivere con loro l’esperienza!
Infine, ultimo, ma non meno importante, bisogna divertirsi!
“La santità consiste nello stare molto allegri”, diceva Domenico Savio, e questa è la migliore formula per poter testimoniare agli altri la propria gioia e il proprio interesse circa un talento, una passione che è, prima, carica di significato per noi.
 
LE PAROLE DI DON PASCUAL CHAVEZ: UN MESSAGGIO SEMPRE VALIDO
Per concludere, lasciamo una parte del messaggio di don Pascual Chavez, che sembra calzare a pennello per riscoprire il valore dei workshop. Il IX successore di Don Bosco ci ricorda che l’importante è testimoniare con i fatti, nelle nostre realtà, la gioia di fare le cose in nome di Gesù, e così facendo, non si potranno fare che con entusiasmo pieno!
 
“Il mio sogno è vedervi missionari dei vostri amici, rendendo visibile negli avvenimenti di tutti i giorni il volto di Cristo, nel quale ognuno si riconosce”.
Don Pascual Chavez Villanueva
Mery Momesso
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