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2298 articoli in tutto

Gli uccisi per la fede nel 2006

Come di consueto alla fine dell'anno l'Agenzia Fides pubblica l'elenco degli operatori pastorali che hanno perso la vita in modo violento nel corso del 2006. Secondo le informazioni in nostro possesso, quest'anno sono stati uccisi 24 tra sacerdoti, r...

Buon 2007 a tutti!

In questo inizio 2007 mi rivolgo ai giovani proponendo loro un decalogo... 1. Siate allegri: cantate, suonate, giocate; 2. Fissatevi degli obiettivi importanti, come l'onestà, la giustizia, la fede, la nonviolenza....

PER UNA VERA CULTURA DELLA VITA UMANA. Commen...

Questa strenna vuol essere una “riaffermazione precisa e ferma del valore della vita umana e della sua inviolabilità, ed insieme un appassionato appello a tutti e a ciascuno, in nome di Dio: rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita umana! So...

Cristo, la Chiesa e le donne

Una storica spiega perché l'emancipazione femminile si sia potuta realizzare solo nei paesi di tradizione cristiana. «Ci sono anche profonde ragioni antropologiche alle radici di questo 'femminismo' della tradizione cristiana: sappiamo bene come al c...

Mamma Margherita madre e maestra di Don Bosco

Vi invito a portarvi con la fantasia nella casetta dei Becchi. Lì Giovanni Bosco visse i primi anni nella sua famiglia, insieme a mamma Margherita, alla nonna, ai fratelli. Questa famiglia si impresse nella mente, nel cuore, nella personalità di Giov...

Una tragica notizia: il commento del portavoc...

Una esecuzione capitale è sempre una notizia tragica, motivo di tristezza, anche quando si tratta di una persona che si è resa colpevole di gravi delitti...

Koll, Gesù nel cuore. Ecco il vero Natale...

Da un teatro stabile ho ricevuto il divieto di parlare di Gesù dopo la messa in scena. Questo mi dispiace, non accetto la sordità verso Dio, ma non posso condannarla perché anch'io ero dall'altra parte. Vorrei che tutti accogliessero Gesù, nel cuore,...

L'essenza del cristianesimo

La persona di Gesù Cristo, nella sua unicità storica e nella sua gloria eterna, è di per sé la categoria che determina l'essere, l'agire e la teoria di ciò che è cristiano. Questo è un paradosso...

Cristina, mettiti la croce

PER RIFLETTERE...«Carissima Cristina, tu sei cristiana e non porti il crocifisso. Dici che è solo un ornamento e che non vuoi portare Gesù morto in croce come ornamento... Dici che incastrato fra i seni è volgare. Mi sollevi talmente tante questioni,...

Semplicità del Natale

«Il presepio è qualcosa di molto semplice, che tutti i bambini capiscono». Una meditazione da Gerusalemme del cardinale Carlo Maria Martini.

Il trionfo di Mr. Scrooge

Sì, ha vinto Scrooge, e la gente assomiglia sempre di più alla sua maschera grottesca, disumana ed infelice, senza rendersene conto. E qualcuno ha pure il coraggio di sostenere che questo è un progresso...

La tettoia dove cominciò tutto

Era il 12 aprile 1846, giorno di Pasqua, quando i ragazzi e don Bosco...

22. Dopo il marchese, la marchesa

La voce che don Bosco era diventato matto, intanto, si dif¬≠fondeva sempre più. I miei amici soffrivano. Gli altri rideva¬≠no. Tutti stavano lontani da me. L'Arcivescovo non interveni¬≠va. Don Cafasso consigliava di aspettare. Don Borel taceva. Tutti...

21. Testa a testa con Cavour

Molti amici, venuti a conoscenza di tutte queste difficoltà, mi consigliavano di sciogliere l'Oratorio. « 1 tuoi sono sforzi inu¬≠tili », dicevano. Altri, vedendomi preoccupato e sempre in mezzo ai ragazzi, cominciarono a insinuare che ero diventato ...

20. Un oratorio che ha per tetto il cielo

Per le confessioni facevamo così. Di buon mattino, nei giorni di festa, mi recavo nel prato, dove già parecchi ragazzi mi aspettavano. Mi sedevo sulla riva di un fosso e ascoltavo chi voleva confessarsi. Gli altri facevano la preparazione o il ringra...

19. Tre stanze e uno sfratto a primavera

Ma arrivò novembre (anno 1845). Il clima non era più adatto alle passeggiate e alle camminate fuori città. D'accordo con don Borel presi in affitto tre stanze nella casa di don Moretta, che è quella costruzione vicina, quasi di fronte all'attuale San...

18. Fallimento a San Pietro in Vincoli

Dopo due mesi passati a San Martino, quindi, abbiamo dovuto nuovamente emigrare. La nuova località sembrava più adatta all'Oratorio. Il lungo porticato, il cortile spazioso, la chiesa adatta alle sacre celebrazioni, eccitavano l'entusiasmo dei ragazz...

17. L'Oratorio sfrattato

Non avendo niente di meglio, ringraziavamo il Cielo per quel poco che ci aveva concesso, ma aspettavamo una località migliore. Ci caddero però addosso delle gravi opposizioni...

16. Nella casa della Marchesa

Piango di consolazione perché l'Oratorio mi sembra ormai una cosa fatta. Potrò finalmente raccogliere i giovani più abbandonati e più in pericolo di incamminarsi per una cattiva strada. Potrò dar loro la possibilità di diventare amici del Signore.

15. Un sogno che ritorna

Quel sogno era durato quasi tutta la notte. Vidi tanti particolari che qui non ho saputo descrivere. Allora credevo poco a ciò che avevo visto, e meno ancora capivo che cosa significasse. Ma capii tutto man mano che gli avvenimenti si verificarono. A...

14. La volontà di Dio indica Valdocco

Fin dal primo momento in cui avevo conosciuto don Borel, avevo visto in lui un sacerdote santo, un modello da ammirare e da imitare. Tutte le volte che ero stato accanto a lui, avevo ricevuto efficaci lezioni di vita sacerdotale. Dava buoni consigli,...

13. Il primissimo oratorio

Durante la settimana andavo a visitarli sul luogo del loro lavoro, nelle officine, nelle fabbriche. Questi incontri procuravano grande gioia ai miei ragazzi, che vedevano un amico prendersi cura di loro. Facevano piacere anche ai padroni, che prendev...

12. « Ho 16 anni e non so niente »

Un gruppo di ragazzi divennero miei amici già nei primissimi giorni della mia entrata al Convitto. Me li trovavo intorno quando dovevo uscire lungo i viali e le piazze. Mi seguivano anche nella sacrestia della chiesa del Convitto. Non disponevo però ...

11. Imparare ad essere prete

Nel Convitto Ecclesiastico si imparava ad essere preti. Nei seminari, infatti, si dava molta importanza allo studio delle verità della fede e alle discussioni per approfondirle. La morale si limitava ad affrontare i problemi più difficili e incerti. ...

10. Quando il cavallo s'imbizzarrì

Ma la mia gioia era fare catechismo ai ragazzi, stare con loro, parlare con loro. Cominciavo a farmi amici i piccoli di Castelnuovo. Quando uscivo dalla casa parrocchiale, erano lì ad aspettarmi.

9. Prete per sempre

La separazione da questa casa dove avevo vissuto sei anni della mia vita, dove avevo ricevuto educazione, cultura e spirito sacerdotale, insieme a segni di bontà e di affetto, mi costò moltissimo...

8. Curvo sulle pagine bianche

Nei miei studi stavo commettendo un grave errore. Durante le scuole superiori avevo letto per giorni e per notti le opere dei classici pagani. Ammiravo moltissimo le leggende della mitologia greca e romana, esposte in lingua smagliante.Le opere degli...

7. Le parole col nocciolo di don Borel

Andammo tutti a confessarci da lui. Molti gli parlarono della propria vocazione, e gli chiesero una parola come ricordo. Anch'io andai a parlargli dei miei problemi spirituali. Gli chiesi un consiglio, perché avevo sempre paura di smarrire lo spirito...

6. Notizie dall'aldilà

Un giorno, dopo aver letto insieme un lungo brano della vita di un santo, un po' per ridere un po' sul serio uno di noi disse: - Sarebbe bello che il primo che muore tra noi due, venisse a portare all'altro notizie dell'al di là...

5. Giorni liberi sulle colline del Monferrato

Fui sempre amicissimo di Luigi Comollo, finchè Dio lo con-servò in vita. Nelle vacanze, molte volte andavo a casa sua, e lui veniva a casa mia. Ci scrivevamo anche delle lettere. Io vedevo in lui un vero « ragazzo santo », e gli volevo bene perchè in...

3. Tarocchi in seminario

Anche all'interno del seminario, quando pioveva o il tempo era rigido, ci davamo convegno nel salone da pranzo. Nascevano vivaci dispute sugli argomenti più svariati, di scuola e non di scuola.

2. Il viatico di mamma Margherita

- Giovanni, tu hai vestito l'abito del sacerdote. Io provo tutta la consolazione che una madre può provare per la buona riuscita di un figlio. Ricordati però che non è l'abito che fa onore, ma la virtù. Se un giorno avrai dubbi sulla tua vocazione, p...

IL CAMMINO DI UNA GRANDE IDEA (1835 - 1845)1....

Dopo settimane di raccoglimento per prepararmi a quella giornata, dovetti partecipare a un pranzo in mezzo a uomini e donne radunati per ridere, chiacchierare, mangiare, bere e divertirsi. Era gente che parlava di giochi, balli, partite. Che cosa pot...

14. Che cosa farò della mia vita?

Proprio in questo tempo capitò un fatto che mi mise nell'impossibilità di entrare subito tra i Francescani. Credevo fosse una difficoltà passeggera, invece arrivarono altri ostacoli ancora più grandi...

13. Fame di libri

Mi direte: « Se passavi tanto tempo a divertirti, quando studiavi? ».Non vi nascondo che avrei potuto studiare di più...

11. Magia bianca

Negli spettacoli che allestivamo, ero sempre pronto a cantare, suonare, improvvisare poesie. Queste mie composizioni erano giudicate capolavori. Erano invece soltanto brani di poeti celebri, adattati alle varie circostanze...

12. Le olimpiadi di Giovanni Bosco

Senza badare alla conseguenza delle mie parole, dissi che avrei dato chissà che cosa per provare a batterlo. Un compagno imprudente riferì la cosa al saltimbanco, che accettò immediatamente la sfida. Per Chieri si sparse in un lampo la notizia: uno s...

10. Un amico ebreo, Giona

Il dramma familiare scoppiò quando un giorno, nel rifargli il letto, la madre trovò il catechismo su cui Giona studiava. Si mise a gridare per la casa. Poi andò dal Rabbino, portandogli il catechismo. Sospettò che la causa di tutto fossi io, perché a...

9. Avvenimenti piccoli e grandi

Avere la propria residenza in un pubblico ristorante può essere pericoloso per un giovanotto. Riuscii ad evitare ogni occasione di male perché i padroni erano bravi cristiani, e perché avevo ottimi amici...

8. Incontro con Luigi Comollo

l'ho sempre avuto come intimo amico. Posso dire che da lui ho imparato a vivere da vero cristiano. Ci siamo capiti e stimati immediatamente. Avevamo bisogno l'uno dell'altro: io di aiuto spirituale, lui di aiuto materiale...

7. I giorni dell'allegria e della disciplina

In quel tempo, chi andava alla confessione e alla Comunione più di una volta al mese, era guardato come un mezzo santo. Molti confessori non permettevano di ricevere i Sacramenti così frequentemente. Don Meloria, invece, mi incoraggiò sempre a moltip...

6. La società dell'allegria

All'inizio, in città non conoscevo nessuno. Tenevo quindi una certa distanza con tutti. Dovetti tuttavia lottare per non diventare lo schiavetto di nessuno. Qualcuno voleva portarmi in un teatro, un altro a giocare a soldi, un terzo a nuotare nei tor...

5. A Chieri tre classi in un anno

La prima persona che conobbi fu don Eustachio Valimberti, un prete che ricordo con riconoscenza. Mi invitava a servirgli la Messa, e approfittava di quei momenti per darmi ottimi consigli sul modo di comportarmi e di tenermi lontano dai pericoli dell...

4. Tanta strada per andare a scuola

In quel primo anno dovetti anche fare i conti con alcuni compagni cattivi. Tentarono di portarmi a giocare in tempo di scuola. Trovai la scusa che non avevo soldi. Mi suggerirono come procurarmeli: rubare al mio padrone e a mia madre. Uno, per convin...

3. Quando morì la speranza

Durante l'inverno, il lavoro in campagna era ridotto quasi a zero. Antonio permise che studiassi quanto volevo. Venuta però la primavera, cominciò a lamentarsi. Diceva che lui doveva logorarsi la vita in lavori pesanti, mentre io facevo il signorino....

2. Incontri

Una di quelle sere tornavo a casa mescolato a molta gente. Tra gli altri, c'era un certo don Calosso, di Chieri, che da poco era venuto come cappellano a Morialdo. Era un prete molto buono, anziano. Camminava tutto curvo, eppure faceva tutta quella s...

GLI ANNI FAVOLOSI (1825 - 1835)1. Giovanissim...

Quello che specialmente li attirava intorno a me e li divertiva moltissimo erano i miei racconti. Raccontavo i fatti che avevo ascoltato nelle prediche e al catechismo, le avventure che avevo letto...

LA VITA MARCHIATA DA UN SOGNO (1815 - 1825)La...

Sono nato nel giorno in cui si festeggia la Madonna Assunta in Cielo. Era l'anno 1815. Vidi la luce a Morialdo, frazione di Castelnuovo d'Asti. Mio papà si chiamava Francesco, mia mamma Margherita Occhiena...

Beata Eusebia Palomino: la piccola mendicante...

La piccola mendicante di Dio15 dicembre 1899 – 10 febbraio 1935

Maria Romero Meneses

Attorno al suo sorriso fiorirono miracoli13 gennaio 1902 – 7 luglio 1977

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