Tanta vita in Etiopia con don Filippo, tra meeting, festa di Pasqua, cresime e costruzione di nuovi pozzi.
Carissimi amici, come state?
Spero bene, qui finalmente abbiamo avuto qualche pioggia che ha attenuato le temperature di questo mese, veramente molto calde, sempre sopra i 40°, sia di giorno che di notte. Infatti adesso sempre di rinascere...
Il Meeting dei giovani Nuer, che si è svolto all’inizio di aprile a Matar, è andato molto bene. 4 giorni intensissimi di incontri, celebrazioni, laboratori della fede e tanto entusiasmo. I giovani erano quasi 500 dalle varie parrocchie della diocesi di Gambella e anche dai campi profughi che abbiamo nella nostra regione, la maggioranza dai 18 ai 25 anni.
Nella prima giornata abbiamo iniziato con degli incontri di conoscenza tra le varie realtà, celebrazioni della Parola, una in particolare che ci ha guidato: “Fate quello che Gesù vi dirà.” Per dormire nella notte tutti si sono arrangiati, chi in qualche salone, chi all’aperto viste le temperature che abbiamo avuto in quel periodo.
Sabato, al mattino i laboratori della fede con don Markos, don Jakob e don Faissa, pomeriggio “la marcia della fede” per le vie della città di Lare, alla sera la celebrazione della Parola con grandi canti.
Domenica, al mattino la Santa Messa con il nostro Vescovo, nel pomeriggio ogni realtà ha dato il meglio di sé con canti, dei brevi dramma sulla passione di Cristo, scenette e giochi e alla sera tanto entusiasmo fino a tarda notte. Lunedì, un breve incontro finale, saluti e arrivederci al prossimo anno.
Quattro giorni indimenticabili per tutti, per l’amicizia che abbiamo costruito, la Parola di Dio che è stata seminata, l’entusiasmo che si è creato.
Due settimane dopo abbiamo celebrato la Pasqua, noi cattolici qui in Etiopia seguiamo il calendario della Chiesa Ortodossa per celebrarla tutti insieme e quest’anno era il 16 aprile.
Abbiamo celebrato con tanta fede la Pasqua, nelle Messe del giovedì, del venerdì e della notte del sabato santo. Tutto poi è culminato domenica di Pasqua: tanti ragazzi e giovani e tante mamme, con 15 battesimi e 10 comunioni. Abbiamo iniziato verso le 9.00 del mattino per concludere verso le 12.00, tra canti di gioia, danze al Signore, poi fuori della Chiesa un bel programma con altri canti, danze e tanto entusiasmo per festeggiare Gesù risorto. Infine un bel pranzo tutti insieme, quest’anno una piadina, che qui si chiama engera, con sopra pasta, patate e lenticchie. Alla fine regali per tutti: per ogni gruppo 1 kg di caffé e due di zucchero, da bersi in compagnia in un giorno della prossima settimana.
Poi verso le 14 abbiamo proiettato un bel film su Gesù, che era stato doppiato in lingua nuer. Tutti stipati dentro il nostro salone, bambini, ragazzi, mamme e papà per vedere il film, con un bel applauso a Gesù quando lo rivedono risorto.
Stiamo continuando a festeggiare Pasqua nelle varie cappelle che abbiamo attorno a Lare, Thiajak, Kubri, Gok e Pilual e Quanual, con tanti battesimi e prime comunioni.
I nostri cinque asili continunano, i bambini sono sempre contenti di venire a scuola per imparare, giocare, incontrarsi, pregare, fare una bella merenda. Ogni settimana facciamo una visita ad ogni asilo, tra Simon, un catechista di Lare, e io, per incontrare i bambini, gli insegnanti, vedere che tutto sia a posto.
In questo mese avuto tanti amici che ci hanno aiutano, e abbiamo potuto realizzare altri 2 nuovi pozzi per l’acqua. Lo scorso mese avevamo terminato due pozzi nei villaggi di Abobo e Shebo, mentre la scorsa settimana abbiamo terminato due pozzi nei villaggi di Pilual e in un quartiere di Lare. Un grazie di cuore a tutti gli amici benefattori che ci hanno sostenuto per questi importanti progetti per l’acqua, e un grazie altrettanto a chi ci aiuta nel sostenere gli asili, nella costruzione e riparazione delle capanne della gente, nel cibo mensile per chi ha più bisogno, nelle cure mediche per chi è ammalato, per degli studenti che vivono a Gambella, per chi torna in Sud Sudan, facciamo sempre quello che possiamo, in fondo siamo qui per condividere sia le gioie sia le difficoltà di questa gente, cercando di aiutarci insieme.
Domenica 23 aprile, il nostro Vescovo mi ha mandato a dare le cresime nella parrocchia di Pugnido, erano circa 91 tra anuak e nuer dei campi profughi ed è stata una bellissima giornata. Ad accompagnarmi sono venute le suore di Madre Teresa.
Ecco il messaggio di Pasqua: gli apostoli sono scappati al vedere la croce, ma poi ritornano e predicano il Vangelo e danno la vita per Gesù, cosa è successo tra la croce e questo entusiasmo che è venuto dopo? Hanno visto Gesù vivo, risorto, presente tra loro. Ecco l’augurio di Pasqua, vedere Gesù vivo nella propria vita, nella famiglia, nella Chiesa e allora tutto cambia, tutto si rinnova.
Vi mando un saluto e un GRAZIE DI CUORE per tutto il vostro sostegno, vi ricordo con affetto e con una preghiera da Lare.
Abba Filippo
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