Essere al servizio degli altri, anche facendo piccoli lavori e incontrando ragazzi più poveri, è il nostro modo di essere missionari nei nostri ambienti. In tutti i weekend missionari abbiamo cercato di vivere questo...
del 17 aprile 2019
Essere al servizio degli altri, anche facendo piccoli lavori e incontrando ragazzi più poveri, è il nostro modo di essere missionari nei nostri ambienti. In tutti i weekend missionari abbiamo cercato di vivere questo...
Sabato 7 e domenica 8 aprile abbiamo vissuto l’ultimo weekend missionario promosso dall’Animazione Missionaria del MGS Triveneto.
Dopo aver conosciuto l’opera di Albarè (1 weekend), l’Associazione DIM.MI di San Dona (2 weekend) e i ragazzi dell’Operazione Mato Grosso di Padova (3 weekend), siamo stati ospiti presso l’opera salesiana di Gorizia che accoglie i Minori Stranieri non accompagnati (in questo periodo circa una cinquantina). Il weekend, caratterizzato dagli elementi che lo hanno sempre caratterizzato: lavoro e servizio, amicizia e allegria, preghiera e riflessione, testimonianza e condivisione, è stato davvero intenso e i 15 giovani che vi hanno partecipato, provenienti da Bolzano, Padova, Pordenone, Verona sono stati impegnati fin da subito in diversi lavori di sistemazione degli ambienti: un piccolo gruppetto di ragazzi infatti ha pitturato un ringhiera e pulito le statue di don Bosco e di Maria Ausiliatrice, un altro gruppo ha ridipinto la sala azzurra dove si fanno attività di accoglienza con i ragazzi, mentre altri ragazzi hanno sistemato l’orto che si trova nel retro dell’opera. Ciò che è stato più significativo, però, è stato il momento in cui don Fabrizio ha raccontato le storie di alcuni ragazzi che sono presenti in comunità: storie davvero toccanti, perché parlano di ragazzi che lasciano tutto, genitori, fratelli, amici, per inseguire un sogno, attraversando a piedi l’Asia o l’Africa, affrontando pericoli ogni giorno, violenze, soprusi. Tutti vittime della tratta di esseri umani.
La serata di allegria con questi ragazzi, però, ha fatto subito capire che sono giovani come noi, desiderosi di divertirsi, di ballare e giocare, di far conoscere la loro cultura attraverso canti e danze popolari dei paesi di provenienza.
La serata del sabato si è conclusa con una buonanotte in cui quattro ragazzi della comunità hanno raccontato parte della loro vita, facendo capire quanto siamo fortunati a non avere il bisogno di scappare da posti in cui la povertà e la violenza spengono ogni speranza, per cui rimane solo la fuga e la ricerca della felicità in altri posti, dove trovare un lavoro, una scuola, un ambiente in cui sentirsi accolti e valorizzati.
La domenica, dopo aver proseguito e portato a termine i lavori iniziati il giorno precedente, abbiamo celebrato l’Eucarestia assieme ai giovani del Gruppo Ricerca e del gruppo Giovani per i Giovani che si trovavano nella stessa opera per vivere tre giorni di Ritiro Spirituale. L’Eucarestia, celebrata dall’ispettore don Igino Biffi, è stato un momento per ringraziare il Signore della Vita che sempre ci è vicino e ci sprona a dare la nostra vita per gli altri, ad essere missionari del suo Vangelo, ad essere testimoni che Lui è Vivo e presente in mezzo a noi. Essere al servizio degli altri, anche facendo piccoli lavori e incontrando ragazzi più poveri, è il nostro modo di essere missionari nei nostri ambienti.
In tutti i weekend missionari abbiamo cercato di vivere questo. I ragazzi che vi hanno partecipato ne sono consapevoli e non vedono l’ora di partecipare al campolavoro missionario di fine luglio e riprendere i weekend il prossimo anno!
SCARICA LA LOCANDINA DEL CAMPO LAVORO
don Emanuele Zof
Versione app: 3.25.3 (26fb019)