6^ lettera Giugno 2022

"Non è facile entrare nella vita delle persone, nei loro problemi e condividere un pezzo di strada insieme, ascoltare e provare a camminare insieme per la via del Vangelo"

Carissimi amici, come state?

Spero bene. Abbiamo da poco festeggiato la nostra Pentecoste, domenica 12, secondo il calendario della Chiesa Ortodossa. Era da settimane che preparavamo questa giornata ed e’ stata una bellissima festa.
La Messa e’ durata parecchio, circa 3 ore, perche’ ci sono stati 10 battesimi e 9 prime comunioni. Poi siamo usciti sotto gli alberi attorno alla nostra chiesa per un programma di canti e danze molto bello. Poi un bel pranzo per tutti a base di polenta e carne di mucca. Nel pentolone della carne abbiamo dovuto aggiungere patate, erbe, cipolle, qualche pesce... per accontentare tutti.

Il programma e’ stato particolarmente lungo, perche’ verso le 2.30 del pomeriggio abbiamo avuto al visita del nostro Vescovo con la presenza di alcuni ospiti arrivati dalla Francia, appartenenti ad una associazione che aiuta il nostro Vicariato. Anche questo e’ stato un bel momento, tanto entusiasmo nell’accoglienza da parte della nostra gente, due canti e una danza per dire benvenuti. Poi con il Vescovo e gli ospiti siamo andati nella nostra chiesa del villaggio di Kubri, dove anche li’ alcune donne li hanno accolti e abbiamo messo un piede in Sud Sudan, visto che a Kubri passa il confine di stato, per la gioia degli ospiti.

Era da un po’ che preparavamo la giornata di Pentecoste. Nelle 6 domeniche di Pasqua abbiamo raccontato la storia di alcuni santi, come San Daniele Comboni e Santa Bakhita o persone che possono lascarci un messaggio, come Nelson Mandela e Martin Luther King, e abbiamo avuto due giornate vocazionali con la presenza di don Abebe, nuovo prete di Gambella e due suore di Madre Teresa, suor Charis e suor Lisa.

Purtroppo martedi’ 14 giugno c’e’ stato un attacco armato alla citta’ di Gambella, dei gruppi di ribelli volevano prendere il potere nella citta’ e per circa 6 ore hanno ingaggiato una durissima battaglia con la polizia, i federali e l’esercito di Gambella. Le fonti dicono che ci sono stati 40 morti e un centinaio di feriti. I ribelli poi sono stati respinti e adesso si sono rifugiati nella foresta o sono scappati in Sud Sudan. A Gambella per tutta la settimana c’e’ stato il coprifuoco sia di notte che di giorno e solo ieri la situazione e’ tornata alla normalita’.
Il nostro Vescovo, i salesiani del don Bosco e le suore, i sacerdoti e i fedeli non hanno avuto problemi, e per questo ringraziamo il Signore, ma siamo impegnati a pregare per la pace sia a Gambella, sia nella regione del Tigray, dove ancora tutto tace, ma sappiamo che ancora non c’e’ una pace reale, sia in Ucraina.

Nella nostra parrocchia siamo alla fine del persorso dei gruppi di formazione, della catechesi e anche degli asili, a luglio chiuderemo i nostri quattro asili.
Nelle cappelle di Kubri, Gok, Pilual e Thia Jak, i bambini, gli asili, il contatto con le mamme, con la gente, con gli insegnanti-catechisti, stanno giocando un ruolo decisivo e la presenza della nostra Chiesa sta diventando un punto di riferimento. Insieme a questo c’e’ il sostegno alle famiglie, con la realizzazione di un pozzo d’acqua, la riparazione o la ricostruzione di tante capanne, l’aiuto a chi a bisogno di medicine o visite mediche per la loro salute, anche mandandoli a Gambella o ad Addis Abeba, il sostegno mensile in cibo e, di non meno importanza, l’ascolto giornaliero dei problemi quotidiani della gente, di una famiglia per un figlio, per un litigio, per una
malattia, anche solo per sfogarsi....
Non e’ facile entrare nella vita delle persone, nei loro problemi e condividere un pezzo di strada insieme, ascoltare e provare a camminare insieme per la via del Vangelo,  anche qui i tarli del possesso, del successo e del piacere sono sempre in agguato, e cercare di camminare sulla strada del rispetto, dell’amore, della pace, e’ una bella sfida che ogni giorno proviamo a percorrere.

Infine, un mese fa,  il 25 maggio in Peru’, ci lasciava don David Facchinello, salesiano missionario in quelle terre, era stato qui da me per due estati, prima di partire per il Peru’, con un gruppo di giovani per le attivita’ estive, purtroppo e’ mancato in un incidente stradale. Lo ricordo con molto affetto e prego per lui, per chi ha regalato tutta la vita ai piu’ poveri.

Un saluto a tutti gli amici e un grazie di cuore a tutti i nostri benefattori e sostenitori  che ci aiutano costantemente nel portare avanti la nostra missione. Ogni giorno abbiamo la Messa al mattino con la gente della parrocchia e siete sempre ricordati. GRAZIE.

Un abbraccio e a presto,

Abba filippo

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