La nostra chiesa sta cominciando ad essere un punto di riferimento, almeno per i cattolici, soprattutto per quando tornano da qualche viaggio.
Carissimi amici, come state?
Spero bene. Vi abbiamo mandato un po’ di caldo africano, speriamo che non duri molto, qui invece siamo in inverno, anche se sempre sui 30 gradi, qui non ci sono quattro stagioni, ma solo due, una stagione secca e una delle piogge e quando piove, piove davvero.
Sono appena tornato da una settimana di ritiro con i salesiani, nella città di Mojo, a sua di Addis Abeba. E’ stata una bella settimana di preghiera, silenzio, riposo, ripresa di forze interiori e fisiche. E adesso eccomi qua di nuovo a Lare.
Si respira ancora una certa tensione a Gambella per l’attacco dei ribelli avvenuto piu’ di un mese fa’, anche se la vita sembra tornata alla normalità. Ci sono molti soldait in citta’ e anche nelle varie periferie in cerca dei ribelli che si sono rifugiati nella foresta. I racconti di quel terribile giorno e il numero di vittime che è lievitato di molto, fanno ancora tanta impressione. Speriamo che non succeda più.
Nei nostri villaggi abbiamo terminato tutti gli asili e le varie attività e abbiamo iniziato il Summer Together, il grest: un programma
con alcune ora di scuola, divisi per età e poi alcuni giochi, solo la mattina.
Finita la scuola molti dei nostri ragazzi nuer si muovono: alcuni vanno in Sudn Sudan a trovare dei parenti, altri in cerca di lavoro per guadagnare qualcosa durante l’estate, altri hanno cercato di intrufolarsi nei campi profughi, soprattutto per ricevere qualche cosa da mangiare.
La nostra chiesa sta cominciando ad essere un punto di riferimento, almeno per i cattolici, soprattutto per quando tornano da qualche viaggio, tutto a piedi o con qualche mezzo di fortuna, per dire che ci sono, avere un piccolo aiuto per ricominciare a stare nel villaggio.
Ecco le loro vacanze.
All’inizio di luglio abbiamo celebrato un bel matrimonio tra due giovani, siamo andati alla sua casa e, danzando a cantando, l’abbiamo portato alla casa dello sposo dove abbiamo celebrato il matrimonio. E’ stato un bel momento molto partecipato, anche perchè dopo lo sposo offriva la cena, e sicuramente cercheremo di invitare altre coppie per arrivare a questo bel traguardo.
Il 23 luglio, un nostro seminarista, Antonio Aballa, e’ diventato diacono nel villaggio di Abobo. E’ stata una bella festa anche questa molto partecipata. E’ il primo seninarista di origine anyuak che raggiunge questo traguardo e speriamo tra poco di vederlo sacerdote.
Un saluto a tutti e buona estate.
Abba Filippo
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