Abba Filippo ci scrive da Lare

Vorrei ringraziarvi facendovi arrivare il sorriso di questi bambini che ogni giorno ti accolgono pieni di vita

Carissimi amici, come state?

Spero bene, vi mando i saluti da Lare,  il bellissimo villaggio a 90 km a ovest di Gambella,  a 10 km dal confine con il Sud Sudan, circa
un’ora e mezza di jeep, forse anche due ore adesso, visto che ci sono moltisime mucche e pecore da evitare.
Oggi in Etiopia e’ la Festa della Croce, tutto il paese è fermo e da qualche giorni siamo entrati nel nell’anno 2014, siamo qualche anno indietro visto che qui seguono il calendario giuliano, antecedente al nostro, ma l’anno ufficiale e’ proprio il 2014, abbiamo tredici mesi invece che dodici, tutti di trenta giorni tranne l’ultimo, che è di cinque o sei giorni.

La parrocchia di Lare, dopo i mesi invernali di agosto e settembre, è il notro inverno perche’ piove, sta ricominciando le varie attività, con la festa parrocchiale del 10 ottobre, san Daniele Comboni, inizieremo il catechismo, i gruppi, l’oratorio, la libreria e i vari asili, uno qui a Lare e gli altri nei villaggi di Gok e Kubri. Stiamo aprendo un’altra chiesetta nel villaggio di Pilual, è da mesi
che alcuni nostri catechisti vanno li’ per conoscere la gente e iniziare il catechismo, vedremo se iniziare anche li’ l’asilo.
Come ogni anno in questo periodo c'è il problema delle innondazioni, il gran fiume Baro è al limite, cosi’ anche tutti gli altri fiumi, gia nel villaggio di Kubri hanno avuto due volte una innondazione, 50 cm di acqua in tutto il villaggio, anche nella nostra chiesa e asilo, speriamo che non ritorni. Stiamo aspettando che passi questo periodo, poi vedremo come aiutare tutte le persone che hanno avuto la capanna allagata, con qualche sacco di granoturco, con strumenti per pulire e con qualche plastica per ripararsi.

La situazione Covid in Etiopia e’ abbastanza stabile, anche se ultimamente la variante denta è arrivata anche qui, ma solo nelle grandi città, anche se ci sono pochi decessi al giorno e pochi casi, considerando la popolazione totale, il doppio dell’Italia.  Qui a Gambella, quasi nessuno porta la mascherina, le distanze sociali sono state quasi abolite e la vita sembra riprendere normalmente. Ora si torna a parlare delle altre  malattie di Gambella, la malaria, la tubercolosi e l’aids.

La guerra nascosta in Etiopia, nella regione del Tigray, continua, si sente parlare di continui scontri tra le forse interne della regione e quelle del governo. Ultimamente i paesi come l’America e l’Europa hanno fatto pressione perche si possa arrivare ad un dialogo, ad un
negoziato, e speriamo che questo possa avvenire al piu’ presto. Le nostra 4 comunita’ salesiane dentro la regione del Tigray stanno bene, e stanno aiutando come possono la popolazione locale. Un ricordo anche per loro.

Vorrei infine ringraziare di cuore tutte le persone che ho incontrato nel mese scorso passato in Italia, per l’amicizia che ci lega da poco o da tanto tempo e il sostegno che ho ricevuto, sempre molto generoso da parte di tutti. Mi scuso se non sono riuscito a incontrare tutti. Vorrei ringraziarvi facendovi arrivare il sorriso di questi bambini che ogni giorno ti accolgono pieni di vita, la speranza di un futuro
nel viso dei giovani di Lare, il grazie negli occhi di tanti uomini e donne che vengono aiutati in qualche modo ogni giorno dalla missione, grazie a tutti voi.

 


Un saluto affettuoso,

abba filippo

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