Abbiate un sogno e seguitelo sempre!

Cari ragazzi, siamo tutti in viaggio. È stato bellissimo lo spettacolo di questa mattina. Attraverso questo spettacolo profondo, bellissimo avete voluto mostrare che ciascuno di voi ha un sogno, ha dei desideri....

Abbiate un sogno e seguitelo sempre!

da MGS News

del 22 marzo 2010

Vi racconto…

Tempo fa sono stato inviato nel punto più basso di tutta la terra. 350 metri sotto il livello del mare, era proprio uno spettacolo inimmaginabile. Prima di tutto perché a 350 metri sotto il livello del mare fa un grande caldo. Mi trovavo nei pressi del mar Morto. Quando sono arrivato ho visto una coltre che mi sembrava di neve e mi dicevo: “Non può essere neve, a 350 metri sotto il livello del mare!”. Era sale. Miniere di sale all’aperto, e voi sapete cosa accade con il sale? Che si attacca alle rocce, agli alberi e crea delle strane figure.

Raccontano che un giorno arrivò un uomo e credendo che quel sale fosse neve fece un pupazzo. Gli fece i piedi, le gambe, le mani, la testa, il naso, gli occhi, le orecchie e lo lasciò là. Alla sera quel pupazzo aprì gli occhi e davanti a sé contemplò l’azzurro del mar Morto e se ne sentì attirato. Cominciò a camminare ma appena la punta dei piedi toccò l’acqua ebbe paura, perché vide come i suoi piedi cominciavano a sciogliersi e allora cercò di ritirarsi. Però l’azzurro del mare continuava ad attirarlo. Finalmente si decise e cominciò a camminare, camminare e camminare fino a perdersi nel mare, fino a sciogliersi completamente.

È molto bello! Quel pupazzo così facendo, fece una cosa che a volte noi non facciamo: non ebbe paura di lasciarci portare dai propri sogni per arrivare a realizzare i propri desideri più profondi; non ebbe paura dell’inedito, della novità o delle esperienze negative subite. Quel pupazzo capì che proprio addentrandosi fino in fondo, completamente in quel mare, non sarebbe mai sparito. Al contrario. Se adesso voi andate nel mar Morto e prendete un po’ di acqua nel palmo delle vostre mani, lì ci sarà il pupazzo di sale, perché il sale ha la strana proprietà di sciogliersi e di ripristinarsi. Quel pupazzo capì che il mare non era una minaccia per lui, che proprio perdendosi nel mare poteva raggiungere quanto aveva desiderato: la profondità, la lunghezza, l’ampiezza di quel mare.

Cari ragazzi, non abbiate paura mai! Non abbiate paura mai! Abbiate un sogno e seguite il vostro sogno. Quella che vi ho raccontato è una parabola.

 

C’è stato un momento in cui è apparso sulla terra l’uomo più grande che mai sia esistito: Gesù di Nazareth. Suscitò un tale entusiasmo su coloro che lo seguivano, su coloro che avevano lasciato tutto per Lui, che quei discepoli non potevano credere alla sua condanna e alla sua crocifissione.  Rimasero tutti molto delusi e frustrati. E allora con le loro speranze fallite, decisero di tornare al punto di partenza, con una grande tentazione: aggrapparsi al passato più che andare verso il futuro. Ma mentre tornavano indietro (la storia, invece va avanti…), trovarono un compagno di strada.

E cos’ha fatto quel compagno di cammino? Prima di tutto diede loro un libro, il libro della vita, così come qui in questo spettacolo, voi avevate un libro di istruzioni per il viaggio, istruzioni per raggiungere la terra dei vostri desideri.  Ecco, quel viandante aveva lasciato il libro della vita, che è il Vangelo. Cominciò così ad illuminare la mente di quei discepoli e a far capire loro che quanto era accaduto a Gesù non significava la morte dei loro sogni, delle loro speranze, delle loro aspirazioni. Anzi, all’incontrario, la morte di Gesù sarebbe stato un modo per raggiungere la pienezza della vita. Ma chi avrebbe immaginato che quel Crocifisso, lo potevano vedere risorto?

Quel viandante fece loro capire il senso profondo della vita e soprattutto fece scoprire come con Gesù si aprono le porte della morte. Cominciò così a spiegare le Scritture e la mente dei discepoli si riempì di luce, si illuminò. Ma non bastava! Intanto arrivava la sera e per non disturbare, quel viandante fece come se volesse andare oltre. Quei discepoli allora lo fermarono e gli dissero una delle espressioni più belle che si possano mai dire: “Resta con noi che il sole tramonta, resta con noi che il buio viene e di nuovo torna l’oscurità”. Quell’uomo restò con loro, si sedette alla mensa, alla tavola e lì, mentre divideva il pane, riconobbero il gesto che faceva  abitualmente Gesù. Capirono quello che aveva fatto: Gesù aveva cercato di dare la propria vita per loro. Allora quei discepoli si riempirono di gioia, non soltanto si illuminò la loro mente, ma sentirono scaldarsi il loro cuore. Tornarono finalmente in sé e presero la via del ritorno verso Gerusalemme.

 

Cari ragazzi, siamo tutti in viaggio. È stato bellissimo lo spettacolo di questa mattina. Attraverso questo spettacolo profondo, bellissimo avete voluto mostrare che ciascuno di voi ha un sogno, ha dei desideri. (Riferendosi ai biglietti da viaggio raccolti dai ragazzi) Alcuni hanno scritto questi biglietti dove sono indicate le terre verso dove volete viaggiare, il punto dove volete arrivare. Abbiate sempre un sogno e seguitelo!

Finisco invitandovi all’incontro nell’Eucarestia con Gesù. Avremo il tempo per celebrare la Messa e lì torneremo ad incontrare quell’amico che ci offre il libro di istruzione della vita, il Vangelo, quello che riempirà di energia la nostra vita.

 

Abbiate un sogno e seguitelo sempre!

 

don Pascual Ch√°vez Villanueva

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