"Tutta l’Etiopia è un po' in ansia con l’aumentare dei casi di coronavirus, ad oggi siamo a 3.345, quasi 200 al giorno soprattutto nella capitale e 57 deceduti. Gli uffici pubblici e le scuole sono chiuse, ma il resto della vita continua, almeno qui a Lare."
Carissimi amici, come state?
Spero bene. Qui finalmente sono iniziate le piogge, il fiume Baro di Gambella, che poi va sul Nilo e che raccoglie tutte le acque di una zona molto grande dell’Etiopia, è già bello pieno. Anche qui a Lare tutto è già verde con l’arrivo delle piogge.
Tutta l’Etiopia è un po’ in ansia con l’aumentare dei casi di coronavirus, ad oggi siamo a 3.345, quasi 200 al giorno soprattutto nella capitale e 57 deceduti. Gli uffici pubblici e le scuole sono chiuse, ma il resto della vita continua, almeno qui a Lare.
Nella nostra regione solo un caso accertato fin’ora, un nuer che venire dal sud sudan, passato per il confine di Lare e arrivato aGambella, dopo alcuni giorni di quarantena è stato trovato positivo.
Speriamo tutti che questo sia il picco di contagi e che da questo periodo in poi possano scendere.
In questi mesi abbiamo sempre continuato a celebrare la santa Messa a Lare, il sindaco ha dato il permesso di continuare non solo a noi ma anche alle altre chiese protestanti e ortodosse, tenendo le distanze, senza scambio della pace, lavando bene le mani all’inizio della Messa... Ieri abbiamo avuto la visita di don Aristide, direttore dei salesiani a Gambella e incaricato per le cresime nel nostro vicariato, una bella celebrazione con 3 cresime, 11 comunioni e 18 battesimi, dalle 9.00 alle 12.30, davvero lo Spirito Santo è sceso abbondante, per qualche momento non siamo riusciti a tenere le distanze per la gioia e la felicità, ma poi tutto è andato bene.
In questo mese le attività della parrocchia sono diminuite, abbiamo continuato la visita alle famiglie, soprattutto quelle che ci chiedevano, per una preghiera per il figlio ammalato, per mostrarmi qualche difficolta’ concreta, per condividere qualche ora del pomeriggio..., il coro si trova con meno frequenza il sabato per preparare la Messa della domenica, così anche le donne e i bambini, un po’ dovuto alla situazione attuale, molto al fatto che ora tutti hanno piantato nei vari orti e campi il granoturco e bisogna seguirlo, togliere l’erba, guardarlo dagli animali... tutti sono presi nel coltivare.
In tutte le attività che facciamo, cerchiamo di stare sempre attenti alle relazioni, ad entrare bene in contatto con le altre persone e quando si riesce si scopre un altro mondo, un altro modo di ragionare, di sentire, di vedere la realtà, di provare sentimenti e relazioni, un'altra cultura appunto. All’inizio sembra che ci sia una forte differenza e che la nostra cultura sia migliore in tutto, ma più si sta insieme, ci si frequenta e ci si conosce la differenza cambia e diventa diversità, cioè si
scoprono valori di vita che noi abbiamo o dimenticato o messo da parte oppure viviamo solo in superficie e che loro vivono quotidianamente,
quali l’accoglienza, il rispetto, la famiglia, il valore della fede, il sacrificio, il valore della vita, dei figli e molti altri.. e anche viceversa naturalmente.
Poi anche i poveri hanno la tentazione di essere egoisti, non sempre è facile uscire dal proprio guscio, si può correre il rischio di abituarsi a pensare solo a se stessi, dovuto alla estrema povertà in cui vivono, alla mancanza di educazione dalla scuola alla famiglia, al padre quasi mai presente, dare qualche cosa gratis, anche solo di tempo, per qualcuno che non è della propria famiglia o del proprio clan, può essere molto difficile.
è una bella sfida soprattutto a livello cristiano in cui cerchiamo di creare gruppo, unità all’interno della Chiesa, solidarietà, aiuto reciproco tra i vari gruppi.
Per questo vi chiedo una bella preghiera, noi da qui continuamo a ricordarvi per superare la difficile situazione dovuta al virus, anche noi cominciamo a farne esperienza.
Intanto un saluto e a presto.
Abba filippo
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