Biciclettata 2003'Al di la del muro': è stato questo il motto della biciclettata che, sulle tracce di un muro, ormai crollato, diventato simbolo di tutti quei muri da abbattere e da sostituire con amicizia e comunione, ci ha portati fino a Berlino.
del 01 gennaio 2002
La nostra avventura in bicicletta è iniziata a Benediktbeuern, a sud di Monaco. Qui, dopo aver preparato bici, borraccia, caschetto e tutto il necessario ci siamo incamminati (o forse sarebbe meglio dire 'impedalati') lungo la Romantischestrasse, un itinerario di 350 chilometri che ci ha immersi nell’atmosfera medioevale fatta da cattedrali e castelli, costruiti sotto l’ordine degli imperatori, e da città e paesi caratteristici, che hanno ispirato le favole e la fantasia dei fratelli Grimm. Questo percorso, ricco di 'amati' sali-scendi, ci ha portati fino a Wurzburg dove, dopo 4 tappe in bici, abbiamo fatto un giorno di pausa, sia per tuffarci nella visita della città, quasi completamente bombardata dopo la seconda guerra mondiale, che per riposarci un po’ tuffandoci in una bellissima piscina con scivolo, idromassaggio, sauna, bagno turco e tanto altro. Cosa si poteva volere di più…!
Le altre cinque tappe, e perciò gli altri 500 chilometri, sempre vallonati, ci hanno portato direttamente a Berlino, la nostra attesa e 'sudata' capitale tedesca. In tutto perciò abbiamo pedalato per circa 1000 chilometri. Ed è proprio questa strada fatta assieme che ha fatto nascere un gruppo unito di persone sempre disponibili ad aiutarsi a vicenda, sia nei momenti difficili, sia in quelli più distesi. E come ci sono stati molti momenti sereni, durante i quali abbiamo condiviso, cantato, parlato e scherzato, ci sono stati anche momenti più duri, durante i quali diventava importante aiutarsi gli uni con gli altri, magari dando qualche spintarella in salita, tagliando l’aria quando il vento soffiava (ovviamente sempre contro), offrendo un po’ di thé o un po’ d’acqua a chi aveva ormai finito la riserva e aspettava il rifornimento. I complici di questi momenti più duri sono stati il caldo che nessuno si aspettava di trovare in Germania, il sole che durante tutti i giorni di pedalata ha continuato a battere sui nostri caschetti, le Umleitung (deviazioni) che ci hanno portato su strade disperse nei boschi tedeschi o su ciclabili che improvvisamente si troncavano finendo in verdi prati. Sono però proprio l’insieme di tutti questi momenti che poi alla fine di ogni giornata ci davano argomenti, sia per scherzarci sopra che per meditare un po’ con la preghiera della sera, 'il tramonto dietro il muro'.
Anche la mattina iniziava con un momento di riflessione, 'l’alba sul muro', proprio prima di sederci sulla sella, contenente spunti per vivere al meglio non solo questa esperienza di gruppo ma anche la vita quotidiana che, come la biciclettata, è sempre uno stare insieme agli altri e insieme agli altri vivere e condividere quel che si ha, nella speranza di abbattere il muro che imprigiona, divide, rattrista, e testimoniare a chi incontriamo che nella vita è scoppiata la gioia di chi vede 'al di la del muro'.
Roberto Tubaro
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