Albino Luciani, "Illustrissimi. Lettere ai grandi del passato"

Rubrica letteraria: 20 titoli di attualità e interesse recensiti da don Severino Cagnin.6. Albino Luciani, "Illustrissimi. Lettere ai grandi del passato".

Albino Luciani, "Illustrissimi. Lettere ai grandi del passato"

 

Albino Luciani, “Illustrissimi. Lettere ai grandi del passato”

Edizioni Messaggero Padova 2011 (11 ^ ristampa), pagg. 351,  14.00€

 

 

“Lettere ai Grandi del passato”

 

"Caro Dickens, sono un vescovo, che ha preso lo strano impegno  di scrivere  ogni mese...una lettera a qualche illustre personaggio". Così si presenta il cardinale Albino Luciani, patriarca di Venezia.

Ci si imbatte in una prosa giornalistica e agile (incredibilmente spiritosa oltre che spirituale) di incorreggibile carattere popolare, dove l'autore senza pose esamina i problemi della vita di oggi, in tutto il mondo, interessanti tutte le categorie di creature umane, avvalendosi di un'esperienza non comune ed esprimendosi con una semplicità discorsiva, in cui saltano in rilievo gli aspetti meno vistosi di personaggi altolocati e di massaie e operai, di studenti e di vecchi. Così scrive Igino Giordani, quando, nel 1975, gli capitò di leggere le prime di queste lettere, pubblicate nel settimanale della diocesi di Vittorio Veneto, di cui fa parte il piccolo paese di montagna di Canale d'Agordo (Belluno).

Lui sorridendo si è sempre chiamato "un povero parroco di montagna" e accetto la nomina a Patriarca di Venezia, rassegnato a girare per calli e campielli, chiacchierare con i gondolieri e pescatori al mercato del pesce di Rialto.

 Ma chi lo ha conosciuto veramente ha capito la originalità e la profondità del suo pensiero, espresso però in forme popolari.

Lo si capì nelle udienze papali del mercoledì, nelle sue timide definizioni della  santità, per cui "i santi sono quelli che lavorano, i sofferenti, mia mamma". E Dio non è solo creatore, onnipotente e giudice, ma "Sapete, bambini chi è Dio? Ve lo dico io: Dio è papà e anche mamma!".

Allora si seppe che nel 1947, mandato a Roma per insegnare in seminario, si laurea in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Nel 1958 viene nominato Vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, in cui attua interventi molto nuovi, severi e profetici. Nel 1969, è Patriarca di Venezia e nel 1973. Il 28 agosto 1978 è eletto papa con il nome di Giovanni Paolo I, in ricordo e continuazione dei due pontefici Giovanni XXIII e Paolo VI. Muore improvvisamente dopo 33 giorni di pontificato e Papa Wojtyla prenderà il nome di  Giovanni Paolo II.

 

 

don Severino Cagnin

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