Gli animatori sono giovani che cominciano a prendersi delle responsabilità nei confronti dei più piccoli. Di quali responsabilità parliamo?
Esempio: anche se non ce ne rendiamo conto, ma con il nostro modo di fare, di stare, di parlare, siamo di esempio per i più piccoli che guardano a noi come modello di vita. Qualsiasi cosa facciamo siamo sempre sotto i riflettori.
Motivazione: per ogni cosa che facciamo ci deve essere una motivazione e un valore che ci guida. Se interpellati siamo chiamati a dire il perché di quella azione. Le cose non si fanno seguendo l’istinto o la massa.
Bene e male: in ogni cosa che facciamo e che dobbiamo fare occorre riflettere e pensare a tutte le possibili conseguenze di una determinata azione. Dalla più banale alla più importante. Facciamo degli esempi: banale (fa caldo e alla fontana inizio a buttare un po’ d’acqua agli altri … e poi tutti cominciano a bagnarsi); importante (decido di accompagnare a casa un bambino con il mio motorino … e facciamo un incidente). Vogliiamo fare un bene, ma non pensiamo alle conseguenze del male che può venirne fuori.
Donare: anzitutto il proprio tempo, poi i propri talenti, insomma… se stessi. L’animatore responsabile è un giovane che decide di donarsi agli altri, senza pretendere nulla in cambio. La gioia del dono è la ricompensa. Le cose che si imparano sono ciò che ci realizzano come esseri umani. Fare animazione è un dono, per se stessi, e poi per gli altri.
Guardare: un animatore è responsabile quando non guarda a se stesso, ma agli altri, vede i bisogni degli altri e cerca di andare loro incontro, di fare qualcosa di utile per le necessità.
Oratorio: Fare gli animatori in oratorio è facile, lì ci sono tutte le possibiltà per vivere al meglio l’esperienza, ma fuori dall’oratorio? Ti comporti sempre da animatore?
Casa: il servizio che vivi da animatore sei chiamato a viverlo anche a casa. Aiutare, sistemare, pulire, animare, giocare, accorgerti dei bisogni di mamma, papà, fratelli… anche a casa sono chiamato a vivere da animatore.
Scuola: il luogo più difficile in cui testimoniare il proprio essere animatori. Eppure dovrebbe essere il posto in cui vivere lo studio e le relazioni al meglio, come in oratorio, appunto. La scuola è il posto in cui portare avanti e testimoniare i valori imparati in oratorio, sia dal punto di vista educativo che etico.
Feste con amici: non dimentico di essere animatore. Per cui non ho atteggiamenti diversi… eppure capita di voler poi sperimentare quello che diciamo ai ragazzi di non fare (fumo, alcol, sesso…).
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