Card. Maradiaga: “Minacciato di morte"

Il prelato, presidente di Caritas Internationalis, denuncia gli avvertimenti subiti nella crisi politica a Tegucigalpa. Alcune scritte sui muri di Tugucigalpa lo qualificano come “golpista”.

Card. Maradiaga: “Minacciato di morte'

da Attualità

del 26 ottobre 2009

Il prelato, presidente di Caritas Internationalis, denuncia gli avvertimenti subiti nella crisi politica a Tegucigalpa.

 

Alcune scritte sui muri di Tugucigalpa lo qualificano come “golpista”. In varie frasi lasciate sui murales della capitale honduregna si fa riferimento alla sua persona. E ora il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga lo dice a chiare lettere: «Sono stato minacciato di morte».

 

Il fatto è avvenuto la scorsa estate ma l’arcivescovo dell’Honduras - firma di prestigio sul mensile PIME Mondo e Missione - lo ha svelato solo in questi giorni. Era l’11 luglio scorso, pochi giorni dopo la crisi politica occorsa dalla presa del potere da parte di Roberto Micheletti, autoproclamatosi presidente il 28 giugno spodestando Manuel Zelaya, quando Maradiaga comparve alla televisione honduregna per leggere un messaggio dei vescovi cattolici del Paese.

 

Nell'appello il prelato chiedeva - insieme agli altri vescovi - ad entrambe le parti di “andare oltre gli interessi di ciascun gruppo” e promuovere la riconciliazione e la comprensione reciproca. “Cinque minuti dopo” aver parlato in tv “sono stato minacciato di morte” ha confessato Maradiaga in una recentissima intervista al CNS, l’agenzia dei vescovi americani.

 

Nella stessa intervista Maradiaga riferisce di indizi precisi della longa manus del presidente venezuelano Hugo Chavez nelle questioni interne dell’Honduras: “Ho ricevuto un messaggio dai vescovi del Venezuela che mi dicevano: Stanno per fare questo, questo e quest’altro. Era come seguire un menù”. Fatti che poi si sono verificati in Honduras.

 

Maradiaga, nella stessa intervista, prende le distanze dalle accuse fattegli in questi mesi: “Anni fa sono stato accusato di essere un teologo della liberazione e adesso mi si accusa di essere un golpista. Ma io sono la stessa persona. Non sono cambiato. Questo dipendente dagli occhiali con cui la gente guarda alla realtà delle cose”.

 

E proprio nei giorni scorsi a Tegucigalpa si è verificato un episodio di intimidazione verso la Chiesa locale. Nella notte tra l’11 e il 12 ottobre alcuni sconosciuti, a bordo di un veicolo, hanno sparato 14 colpi d’arma da fuoco contro la facciata del Seminario di Mayor Nuestra Señora de Suyapa a Tegucigalpa. Non ci sono stati feriti. I superiori del seminario hanno sporto denuncia contro ignoti. Il suddetto seminario era stato teatro, il 3 luglio scorso, di un incontro tra lo stesso cardinale Maradiaga e il segretario generale dell’OEA, l’Organizzazione degli Stati Americani, José Miguel Insulza, che aveva sollecitato il ritorno al suo posto del presidente deposto Zelaya.

 

Redazione Missionline

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