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Come volontario ho sperimentato una gioia profonda e ho trovato la mia vocazione...

L'anno di volontariato dai Salesiani è stato un periodo decisivo nel mio cammino vocazionale. Attraverso il volontariato salesiano ho potuto maturare ed arrivare ad una decisione. Voglio diventare un vero imitatore di don Bosco per i nostri tempi e camminare sulle sue orme!


Come volontario ho sperimentato una gioia profonda e ho trovato la mia vocazione Salesiana

da Quaderni Cannibali

del 24 agosto 2011

 

           La fede é stato sempre un pilastro importante nella mia vita. Sono stato educato cristianamente dai miei genitori e fin da piccolo facevamo parte attiva della nostra parrocchia. Per molti anni ho fatto servizio all'altare ed ho frequentato un gruppo giovanile. Così cresceva in me il desiderio di fare un’esperienza missionaria dopo aver finito la scuola. Volevo servire i più sfortunati e condividere la mia vita con loro. Attraverso un amico ho conosciuto il volon-tariato salesiano che in Austria è offerto dalla ONG “Jugend Eine Welt – Don Bosco Aktion Austria“ e mi sono iscritto subito.

          Avevo 19 anni quando sono partito per il Messico con tanta voglia di lavorare con i giovani e fare nuove esperienze. Ho lavorato nella parrocchia e nell'oratorio “Maria Auxiliadora“ a Tijuana. I Salesiani hanno condiviso la loro vita con noi volon-tari. La giornata iniziava con la preghiera e la colazione fatte insieme e finiva dopo un giorno pieno di lavoro con la “buona note”. Raccontarsi gli avvenimenti belli e meno belli della gior-nata e la preghiera fatta insieme erano pilastri della vita quotidiana. In tanti progetti potevamo sperimentare le ric-chezze che porta ognuno in se e ci siamo aiutati a vicenda. Così mi sentivo sempre di più in famiglia. Questo periodo mi ha plasmato profondamente.

          Trascorrendo un anno intero in questo Paese ho potuto parteci-pare alle feste messicane, sia folkloristiche, che religiose. Ho potuto conoscere anche le loro storie, le gioie e le sofferenze. Spero che anche loro abbiano potuto imparare qualche cosa da me, perché l'incontro delle culture non è una strada unidirezion-ale, ma è un arricchirsi a vicenda. La diversità culturale portava qualche volta una certa incomprensione. Ognuno pensava di aver ragione; ci vuole ascolto, aprirsi all’altro e la voglia di capire il suo punto di vista.

          L'anno di volontariato dai Salesiani è stato un periodo decisivo nel mio cammino vocazionale. Attraverso il volontariato salesiano ho potuto maturare ed arrivare ad una decisione. Dopo il ritorno in Austria ho iniziato l'aspirantato e l’anno seguente ho fatto il noviziato a Pinerolo (Italia). L'8 settembre 2009 ho consacrato la mia vita a Dio e mi sto preparando per il sacerdozio. Voglio diventare un vero imitatore di don Bosco per i nostri tempi e camminare sulle sue orme!

Cl. Peter Rinderer,

austriaco, post novizio a Benediktbeuern, Germania

 

Peter Rinderer

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