Comunità dei giovani di Albarè da Giovani per i Giovani

2 Luglio 1972Una Domenica afosa a Verona in Regaste S.Zeno, 23.Un gruppo di ragazzi con alcuni adulti dell' Operazione Mato Grasso avevano lavorato sodo per raccogliere stracci, ferro vecchio, carta per realizzare una casa per bambini figli di lebbrosi che, sani, dovevano vivere con i genitori ammalati.

Comunità dei giovani di Albarè da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 12 dicembre 2002

 

 

    

…ricordando gli inizi

 

Quando abbiamo avvertito il problema della tossicodipendenza e ci siamo sentiti coinvolti al punto da scommettere con questi ragazzi, abbiamo bussato a tante porte, con tante insegne diverse, ma ci siamo sentiti dire che 'non c’era posto per loro' (Luca 2,7).

Siamo andati avanti un anno e più e ci sembrava una fatica vana, un perdere tempo, noi che avevamo tanto da fare!

Questa fatica ha fatto in modo che se ne parlasse in giro, che si sguinzagliasse in tutta la provincia singoli e gruppi alla ricerca di qualcosa. Quando è capitato qualcuno, che diceva che conosceva un posto con case e terreno abbandonati, un po’ malmesse ma, forse, disponibili. Non c’era più tempo da aspettare, si era già aspettato troppo. […]

Era una goccia; nel deserto una goccia!

 

 

che ha permesso a tanti di trovare un’identità, di riscoprire se stessi e di scoprire l’altro, agli scouts di riscoprirsi scouts, in grado di fare qualcosa per gli altri, ai cristiani di cogliere il senso della carità, a tutti di vivere la gratuità ed il servizio. In tutto questo c’è stato da parte di alcuni un cammino verso la percezione di sentirsi insieme, nasceva la Comunità.

(d. Franz)

 

 

 

Nel 2000-2001

 

Giovani accolti

(di cui 473 tossicodipendenti ) 540

Minori accolti 57

Immigrati/e 147

Giovani in relazione continua 550

Senza fissa dimora 101

Persone assistite 1160

Soci della cooperativa 45

Volontari 64

 

Una goccia nel deserto

 

Alle preghiere dei fedeli, uno prega 'per i ragazzi che dormono sulle panchine della Stazione dal momento che non hanno casa'.

'Falli venire qui e ci adatteremo' è stata la risposta.

Dopo alcune ore, si presentano due minorenni: 'E’ vero che si può dormire qui?'.

Si adattano alla meglio assieme ad un volontario che dorme con loro.

Al mattino chiedono: e stasera? Venite è stata la risposta.

Tornano in cinque.

'Sopra il deposito c’è una soffitta di sette stanze, abbandonata'.

'Occupiamola' è stata la decisione.

E’ nata così quella che i ragazzi avrebbero chiamato la Comunità dei Giovani .

(dal Moschino, periodico della comunità dei Giovani)

 

 

don Franz

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