Con una celebrazione nel duomo di Altenberg, presieduta dall'arcivescovo di Colonia, si chiude la Conferenza internazionale sulla Gmg. Quattro giorni di confronto con delegazioni di 70 Paesi. Ora non resta che aspettare e vivere fino in fondo lo spirito della Giornata Mondiale della Gioventù...
del 01 gennaio 2002
Ora non resta che aspettare e vivere fino in fondo lo spirito della Giornata Mondiale della Gioventù. Gli oltre 250 delegati delle Conferenze episcopali e dei movimenti provenienti da 70 Paesi tornano a casa con una visione chiara del prossimo incontro mondiale dei giovani con il papa, in programma a Colonia ad agosto. Per quattro giorni i vari aspetti dell’evento sono stati al centro di una Conferenza Internazionale, promossa dal Pontificio Consiglio per i Laici, svoltasi a Bensberg, a pochi chilometri da Colonia. Ieri mattina, la conclusione con la recita delle Lodi, presiedute da mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici e la Santa Messa solenne nel duomo di Altenberg, celebrata dall’arcivescovo di Colonia, card. Joachim Meisner. Per il porporato è stata la prima apparizione pubblica, dopo la polemica con la comunità ebraica a causa dell'omelia dell'Epifania, in cui aveva paragonato lo sterminio degli Ebrei all'aborto. Con un comunicato, l'arcidiocesi di Colonia ha reso pubbliche le scuse di Meisner. 'Se avessi immaginato - ha dichiararo - che il mio riferimento a Hitler sarebbe stato frainteso, avrei evitato di citarlo. Mi dispiace per quanto è accaduto'.
Nella sua omelia, il porporato ha definito gli Heiligen Drei Könige (come vengono chiamato i Magi in Germania) 'comando apripista del Signore nel nostro mondo'. Fino ad oggi la popolazione di Colonia si è considerata concittadina dei 'Tre Santi Re', ha detto cardinale Meisner: 'Essi sono cosmopoliti e hanno fatto di Colonia una città aperta al mondo'. 'Speriamo di vederlo anche con la Giornata Mondiale della Gioventù'. L'arcivescovo di Colonia ha esortato a conservare una fede genuina, 'che non si lascia confondere o falsificare dallo spirito del tempo'. 'Adesso tocca a noi raggiungere le orme dei Magi, affinché troviamo Cristo. Lo facciamo oggi e nelle prossime settimane con la responsabilità della gioventù del mondo, per trovare il Signore partendo da questo luogo'.
Nelle lodi mattutine, invece, mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, aveva riflettuto sulla GMG come un'occasione per costruire ponti verso gli uomini, con lo sguardo fisso su Cristo.
'Dio, il Signore, ha mandato il suo spirito su di me; egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri, per curare chi ha il cuore spezzato, per proclamare la liberazione ai deportati, la scarcerazione ai prigionieri. Mi ha mandato ad annunziare il tempo nel quale il Signore sarà favorevole al suo popolo' (Is 61,1-2a).
'Con queste parole del profeta Isaia che rendono felici, - ha detto Clemens - iniziamo l'ultimo giorno di questo Conferenza Internazionale di preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù 2005 in Colonia. Oggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore. Possiamo essere lieti e riconoscenti che le parole del profeta Isaia si siano compiute in Gesù Cristo. Innumerevoli giovani nei duemila anni della storia della Chiesa sono stati chiamati alla sua sequela e hanno compiuto il suo compito in tutto il mondo. Innumerevoli hanno lasciato la loro Patria, per portare il Messaggio che libera e guarisce fino ai confini della terra. A noi è stato affidata questa missione, la trasmissione del lieto Messaggio per il nostro tempo'.
'La reazione mondiale agli eventi terrificanti del 26 dicembre 2004 in Asia - ha continuato il vescovo - ci ha mostrato nuovamente, in quale misura il mondo è cresciuto insieme. Molta gente è alla ricerca di senso e sostegno. Il nostro mondo è legato insieme, un avvenimento su un continente lontano diventa globale. Molti giovani sono protagonisti di questa connessione. Sta a noi usare tutti i mezzi, per dare alla parola redentrice un eco mondiale. La Giornata Mondiale della Gioventù ha - a differenza di tanti altri incontri e manifestazioni internazionali - un fondamento che sostiene tutto e un fine preciso. Anche a Colonia s'incontrano giovani, imparano a conoscersi e condividono, cantano e suonano musica, ma con lo sguardo a un 'contenuto', sì, con lo sguardo alla Persona Gesù Cristo. Il motto scelto dal Vangelo di Matteo (Mt 2,2) 'Siamo venuti per adorarlo' conduce all'epicentro della fede, mette Cristo al centro, Lui, che porta guarigione e liberazione. Gli Heiligen Drei Könige (Tre Santi Re) ci hanno mostrato la via: riconoscono, adorano e annunciano il Signore. Tanti giovani sono disposti a cooperare in questo senso a una più grande liberazione degli uomini. Questa è la grande possibilità della Giornata Mondiale della Gioventù. Da un lato sperimentare personalmente la salvezza e la guarigione e dall’altra alla sequela di Gesù Cristo portare salvezza e guarigione agli uomini. Un uomo guarito così è un uomo pacifico e coopera alla comprensione e alla pace. In un mondo, in cui si aprono sempre nuove tensioni e conflitti, sono richiesti pontifices, costruttori di ponti, che in ogni caso hanno bisogno di fondamenta ferme e di presa sicura. Questo fondamento è l'Unto e l'Inviato del Signore, Gesù Cristo.
'Papa Giovanni Paolo II - ha concluso il segretario del Pontificio Consiglio per i Laici - riconosceva vent'anni or sono la necessità di questo ponte e disegnava il 'progetto di costruzione', il cui cemento è il lieto Messaggio. Noi siamo fermamente convinti, che l'anno 2005 appena iniziato diventerà con l'aiuto di Dio un anno di grazia per tanti giovani, ma anche per tanti adulti da tutte le parti del mondo'.
La Santa Messa di ieri ha concluso un programma intenso, che ha permesso ai partecipanti di cogliere le diverse sfaccettature dell’incontro, dall’organizzazione alla spiritualità, dal pellegrinaggio della Croce alle catechesi, passando per i luoghi, il rapporto con il mondo dei media e la gestione dei volontari. In ogni giornata, è stato dato ampio spazio alla riflessione, grazie agli interventi di vescovi e cardinali che hanno espresso in modo efficace l’importanza dell’evento per la Germania e per la Chiesa tutta. Già sabato 8 gennaio il cardinale Joachim Meisner, arcivescovo di Colonia e l'arcivescovo Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici avevano apprezzato la preparazione nei diversi Paesi. Sul terreno Marienfeld, dove verranno celebrate la Grande Veglia e la Celebrazione Eucaristica conclusiva della XX Giornata Mondiale della Gioventù, i rappresentanti da tutte le nazioni avevano depositato la terra della loro Patria, sul quale sarà costruita la collina per l'altare del papa. Sul Marienfeld vicino a Colonia si trova adesso terra dall'Egitto, Burundi, Venezuela, Hong Kong e molti altri Stati.
Il Pontificio Consiglio per i Laici ha annunciato inoltre che è arrivato il tempo di inviare la Croce della Giornata Mondiale della Gioventù anche in Africa. Sono infatti in corso colloqui di preparazione con rappresentanti africani, per rendere possibile un viaggio della Croce in Africa dopo la Giornata Mondiale della Gioventù 2005.
A conclusione della Celebrazione Eucaristica in Altenberg il cardinale Meisner si è rivolto ai rappresentati della gioventù del mondo con queste parole forti: 'Attraverso la vostra terra sul Marienfeld adesso siamo sulle vostre spalle, possiamo contare su di voi e perciò vi ringraziamo. La vostra disponibilità è la nostra speranza'.
La macchina organizzativa può dunque ripartire, affrontando le urgenze dei prossimi mesi, con la consapevolezza che molto è già stato fatto e che se i frutti si vedono dal mattino, si può già essere contenti di quanto la GMG è stata in grado di donare.
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