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Cos'è un'educazione cattolica?

Il problema di fondo non è questione di politica o di diplomazia, ma di fede ed esperienza. Perché l'insegnamento della Chiesa sull'aborto è giusto? L'insegnamento della Chiesa origina da Gesù Cristo? L'accettazione di questo insegnamento ci dà una visione della realtà, specialmente di cosa significa essere umani (e quindi di cosa sia realmente una società umana) altrimenti non possibile?


Cos'è un'educazione cattolica?

da Quaderni Cannibali

del 30 giugno 2011

  

          Qualche anno fa fui invitato a pranzo in un famoso ristorante di Manhattan da un noto politico di New York. A quanto mi risulta, aveva chiesto a un comune amico se conosceva un prete cattolico che sostenesse l’insegnamento dei vescovi su fede e politica, ma che fosse anche comprensivo di fronte al dilemma dei politici cattolici che si candidano a pubblici uffici in Stati dove la difesa della vita, così come interpretata dai vescovi, renderebbe praticamente impossibile la candidatura tra i Democratici, come a New York ma, di fatto, anche a livello nazionale.

          Il nostro comune amico, che non è cattolico, gli suggerì di invitare me e lui a pranzo. Io accettai, ricordandomi di quanto mi aveva detto una volta il Cardinale John O’Connor della mia capacità di evitare di trincerarmi dietro insegnamenti morali (pur rispettandoli a fondo), capacità che mi rendeva particolarmente adatto a elaborare un programma su fede e cultura per l’Arcidiocesi.

          L’autorevole personaggio politico mi disse che alcuni anni prima aveva consultato teologi di buon livello (dato che insegnavano in università cattoliche) e che era andato anche in Vaticano, dove un prelato di grado elevato gli aveva detto che non avrebbe mai dovuto mostrarsi pubblicamente in disaccordo con l’insegnamento dei vescovi. Quando l’uomo politico gli disse che comprendeva questa necessità di diplomazia, l’altro continuò: “Bene, ora che abbiamo stabilito questo, possiamo discutere argomenti che sono per noi molto importanti”.

          Il politico chiese cosa gli consigliavo ora, anni dopo quella sua discussione. Io gli dissi che, prima di dire qualunque cosa in pubblico, doveva prima decidere se credeva vero quanto la Chiesa insegna in materia di aborto. Il problema di fondo, gli dissi, non era questione di politica o diplomazia, ma di fede ed esperienza. Perché pensava che l’insegnamento della Chiesa sull’aborto è giusto? L’insegnamento della Chiesa originava da Gesù Cristo? L’accettazione di questo insegnamento ci dà una visione della realtà, specialmente di cosa significa essere umani (e quindi di cosa sia realmente una società umana) altrimenti non possibile? Se era così, gli dissi, questo gli avrebbe indicato come trattare la politica e la diplomazia.

          Il politico rimase sorpreso e confuso. Come mi sarei comportato se non fossi stato un prete e mi fossi candidato per quella carica? Gli risposi che, se ciò in cui credevo era di ostacolo sulla mia strada per quella carica, avrei semplicemente cercato un altro modo per lavorare per una società giusta. “Ho frequentato scuole cattoliche, ma non mi hanno insegnato questo. Mi hanno insegnato che, a differenza di molti protestanti, i cattolici credono nell’armonia tra fede e ragione nell’ambito secolare”, mi disse. Gli feci presente che era esattamente quanto avevo appena detto. Il suo errore consisteva proprio nel tenere separato ciò che la fede gli faceva sperimentare e che ampliava ciò che la ragione era in grado di afferrare.

          Sfortunatamente, non credo abbia capito la mia osservazione, e alla fine del pranzo era triste. Ero triste anch’io, perché sapevo quanto quest’uomo fosse impegnato a lavorare per la giustizia sociale e per una società più umana. Me ne andai pensando che questa confusione era originata da ciò che aveva imparato nella cosiddetta educazione cattolica.

          Ho ripensato a tutto questo negli ultimi giorni, quando le notizie in città sono state dominate dalla legalizzazione del matrimonio gay. C’è molto da studiare e riflettere su questo, ma per il momento vorrei solo sottolineare un punto su cui molti concordano, e cioè che ciò non sarebbe avvenuto senza il forte sostegno al matrimonio gay da parte del governatore Andrew Cuomo, un cattolico. Ho continuato a pensare che “probabilmente questo è un altro trionfo dell’educazione ‘cattolica’”. Gli arcivescovi di New York e Brooklyn hanno emesso sulla questione dei buoni comunicati, ma sappiamo dove sta il problema: cosa è realmente una vera educazione cattolica?

Lorenzo Albacete

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