Cosa si domanda il mondo su Dio cammino quaresimale al gusto missione

La missione, così come il cammino quaresimale, è una centratura. Quando si individua il centro le altre cose assumono una prospettiva in relazione al centro. La chiesa è per natura missionaria, così come ogni comunità cristiana e ogni cristiano. Porsi una domanda centrale è provare a centrare il problema.

Cosa si domanda il mondo su Dio cammino quaresimale al gusto missione

da Quaderni Cannibali

del 30 marzo 2010

 

 

 

 

 

Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:sciogliere le catene inique,togliere i legami del giogo,rimandare liberi gli oppressie spezzare ogni giogo?Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,nel vestire uno che vedi nudo,senza trascurare i tuoi parenti?Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,la tua ferita si rimarginerà presto.Davanti a te camminerà la tua giustizia,la gloria del Signore ti seguirà.Allora invocherai e il Signore ti risponderà,implorerai aiuto ed egli dirà: 'Eccomi!'.Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,il puntare il dito e il parlare empio,se aprirai il tuo cuore all'affamato,se sazierai l'afflitto di cuore,allora brillerà fra le tenebre la tua luce,la tua tenebra sarà come il meriggio. (Is 58,6-10) 

Cosa si domanda il mondo su DioThe Big Question, di Francesco Cabras e Alberto Molinari!

           La missione, così come il cammino quaresimale, è una centratura. Quando si individua il centro le altre cose assumono una prospettiva in relazione al centro. La chiesa è per natura missionaria, così come ogni comunità cristiana e ogni cristiano. Porsi una domanda centrale è provare a centrare il problema.

          L’ascolto del mondo contemporaneo è necessario per vivere il proprio impegno cristiano accogliendo l’invito della chiesa che dice “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore” (GS, 1). Nella prospettiva dell’ascolto del mondo contemporaneo si colloca la visione del docfilm The Big Question. La domanda fondamentale su Dio trova eco nella domanda di Gesù nel vangelo 'Ma voi, chi dite che io sia?' (Lc 9,20). Questa domanda è un punto di svolta veritativo per i discepoli, ma anche per vicenda storica di Gesù. Iniziare il cammino quaresimale in prospettiva missionaria è porci una domanda centrale, e poi interrogare il mondo sulla centralità di questa domanda per attivare poi cammini, progetti, percorsi missionari.

          1. Lontano dall’essere il back stage del film americano, “The Big Question” sviscera il rapporto della gente con il Sacro, la fede e Dio attraverso una serie di domande dirette e immediate. Tra le valli lucane, le Murge e le chiese Rupestri, un allegorico cane bianco ci conduce in quello che è un viaggio interiore che tocca tutti, credenti, atei e agnostici; un viaggio che non porta ad una sola verità, ma che ne riconosce, infine, i numerosi volti.

          Il documentario si basa su un’idea molto semplice e nello stesso tempo abbastanza complessa: porre delle domande estremamente dirette a un campione numeroso di persone circa il proprio intimo rapporto con Dio, la spiritualità e la fede. Uno degli interrogativi è: “Chi è Dio per te”. Una domanda, banale e al contempo difficilissima, che supporrebbe forse non solo una risposta lunga ore ma probabilmente lunga una vita. L’idea e l’esperimento è quello di fotografare delle risposte immediate e più possibile prive di sovrastrutture. Utilizzare il limite apparente di un’intervista non annunciata per raggiungere brevi attimi di verità e onestà.

           Il cardine del documentario è dato dalla vasta eterogeneità di tipologie umane, religiose e geografiche e dalla loro provenienza. Tutti gli intervistati infatti hanno vissuto all’interno di un'eccezionale microcosmo estemporaneo, ovvero sul set di un noto e dibattuto film sulla passione di Gesù Cristo. Persone di cultura, età, ed estrazione molto diverse tra loro. Ciò che si è tentato di ottenere è una vasta, razionale o poetica, estrema o sfumata gamma di differenze nel vissuto personale della spiritualità. Si parla cioè, in questo documentario, non di un argomento, ma di uno di quei pochissimi aspetti della vita che toccano qualsiasi essere umano, ateo, agnostico, mistico che sia. La regia delle interviste è semplice e rigorosa, curata fotograficamente come una Polaroid di grande formato.

           Le testimonianze sono integrate e alternate con immagini decontestualizzate dei Sassi di Matera e delle chiese rupestri della Murgia. Questi luoghi sono ritratti in modo quasi destrutturato, surreale e onirico attraverso il viaggio simbolico di un cane bianco. La lavorazione è durata un anno e mezzo tra riprese effettuate a Matera, Craco, Pisticci e Roma, oltre duecento ore di girato, montaggio e registrazione delle musiche. La colonna sonora originale è composta dal Maestro Alessandro Molinari e da musicisti provenienti da Italia, Mongolia, India e Honduras. Tra questi, Kamal Sabri, Enk Jarghal, Khaoticos e Maurizio Jorio. Linea ispiratrice di

“The Big Question” è sicuramente il documentario “Comizi d’amore” di Pier Paolo Pasolini.

 

AA.VV.

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