CRONACHE DALLA SCOGLIERA

Storia di una pietra che imparò l’amicizia

Giorno 44

09 aprile 2020

Vattene, mi scocci! 

Scocci…

Ma sei scema o cosa? Ti ho detto di andar via.

Via…

Per lo meno non parlare, okay? Sto ascoltando le storielle di quest’onda qui. Stattene buona e in silenzio.

In silenzio…

Silenzio vuol dire che non devi parlare.

Parlare…

Vedo che hai incontrato Eco!

Eco…

Chi? Questa conchiglia stupida?

Stupida…

Non è stupida, tutt’altro. Diciamo che ti sa dire cose importanti, se sai ascoltare.

Ascoltare…

A me sembra solo che ripeta le ultime parole che dici.

Che dici…

Può sembrare, all’inizio, e non è del tutto falsa, come cosa. Eco semplicemente ti dice quello che ti porti dentro; se tu le dici parole brutte, lei queste di dirà, perché sono le tue. È come se fosse uno specchio di te. 

Di te…

E tu l’hai già incontrata?

Incontrata…

Sì, tanto tempo fa. E mi ha detto cose di me che nemmeno sapevo, basta solo saper ascoltare.

Ascoltare…

Sì, sì, l’hai già detto. Ma cosa dovrei ascoltare?

Ascoltare…

Quello che porti dentro di te.

Dentro di te…

Ma io dento non ho niente, sono une pietra, proprio come te. E da quanto ne so, le pietre dentro hanno solo pietra.

Solo pietra…

Prova ad ascoltare. Fidati. Io ho scoperto di essere molto di più di una pietra.

Più di una pietra…

Va bene, ci provo, solo perché non ho nient’altro di meglio da fare. Ma tu, “saggia pietra”, com’è che ti chiami?

Petra! E tu, invece?

Lapis. Sei sempre stata qui vicino a me nella scogliera?

Sì, sempre... Strano, non mi ero mai accorta di te. Sarà forse questa la mia chiamata…? Vivere qui e accorgermi di chi ho accanto…? Pastore di uomini… qui dove sono?

Che stai dicendo? Non ho capito una parola di quello che hai detto. 

Ti spiegherò, intanto tu ascolta Eco. Noi abbiamo tutto il tempo del mondo. 

testi: Anita Marton 

grafiche: sr. Giulia Collodel