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DBLivee!! Conosciamo gli attori della Festa dei Ragazzi!!

Ecco gli attori principali della festa dei Ragazzi!! Li abbiamo intervistati solo per voi! ...Conosciamoli insieme!


DBLivee!! Conosciamo gli attori della Festa dei Ragazzi!!

da Festa dei Ragazzi

del 04 marzo 2011 

FAVRIN SARA

Perché tanta passione per la recitazione?

La recitazione mi ha sempre incuriosito, ma nonostante questa curiosità, c’era dentro di me tanta paura, insicurezza nel buttarsi, provare a fare qualcosa di “grande”… quasi un non sentirsi capace… e allo stesso tempo, però, ero combattuta anche da un altro sentimento … il voler mettere a disposizione, come dono, il poco che riuscivo a fare, a improvvisare nel teatro. Il connubio tra queste emozioni ha fatto nascere dentro di me un crescente interesse per la recita, e in particolare quella rivolta ai bambini, ragazzi e giovani; perché la vivo come una sfida, come un mettermi in gioco in tutto e per tutto, come un modo per conoscere le mie potenzialità e le mie piccolezze, e soprattutto perché essa ha la forza di trasmettere un messaggio in modi sempre innovativi, da la possibilità di toccare l’“anima” delle persone, con la speranza di poter essere stimolo di riflessione,gioia, e sfida non solo a coloro che recitano sul palco, ma anche a quelli che recitano sul teatro della vita. Se ti dico… animazione, a cosa pensi?Animazione è qualcosa che riguarda l’anima, che ti tocca il cuore… è mettere in azione la propria anima e l’anima di chi ti viene affidato, è un motore che fa partire forze interne inimmaginabili, è una passione… è una missione… e chi sa una vocazione!Presentati ai giovani della Festa con al massimo 160 caratteri!Cavoli… non c’e nulla di più difficile che presentarsi e descriversi… figuriamoci in 160 caratteri! Ma proviamo! Sono Sara, ho 21 anni, abito a Loria (Treviso) ma vengo da un paese un po’ più distantino… il Brasile! Per mio fratello sono un po’ rompi, per mia zia sono sempre in giro, per qualcuno sono studiosa, per alcune amiche mi faccio un po’ di trip, per altre sono sempre in ritardo (ma non capiscono che è solo una questione di fuso orario!) e per alcuni animati sono… un po’ matta! (Ma spero di aver almeno qualche margine di normalità!). In ogni caso credo e sento di essere prima di tutto una persona molto fortunata… anzi, per meglio intendersi, benedetta… da Qualcuno di davvero speciale!   MISSIATO MARINA Qual è stata la scelta più difficile nella tua vita?Per compiere una scelta ci vuole un motivo, una convinzione che ci spinga a fare un passo più lungo della gamba. Ci sono scelte che diventano urgenze, scelte flebili che nel dirsi si dissolvono come se non fossero mai esistite. Altre sono scelte che rimandiamo sempre perché non essenziali ed altre ancora, sono decisioni che non affrontiamo poiché sono così grandi da paralizzarci. Poi c'è chi non sa mai cosa scegliere nella vita. Non so se avete mai fatto caso a quel che accade in certi ristoranti in cui si servono pranzi a buffet: c'è chi si esalta nel vedere tutte le pietanze a disposizione e le assaggia tutte, anche perdendosi i sapori; c'è chi invece, di fronte tanta abbondanza non sa cosa scegliere e alla fine decide di non assaggiare niente.Ecco, la scelta che mi è più difficile fare è proprio riferita a quest'ultimo caso: constatare la bellezza che c'è intorno a me e non avere il coraggio di scegliere; invece io non voglio avere paura di rincorrere e perché no, afferrare i miei sogni. La scelta più difficile della mia vita è una sfida aperta, che tento di realizzare ogni giorno rispondendo alle domande del mio cuore. Se qualcuno le ha spedite dentro di me, un motivo ci sarà! Se ti dico gratuità, come la concretizzeresti?Il nostro è un mondo vastissimo, in cui occhi si incontrano, mani si stringono e volano parole, talvolta casualmente, spesso perché sono la risposta a un sentire comune.Queste manifestazioni prendono senso se noi stessi gliene diamo e proprio pensando a questo significato mi sono resa conto che la vera gratuità si concretizza nei nostri gesti più comuni, cioè nella comunicazione tra gli esseri umani. Pensate solo alla potenza della parola e dei gesti: un buon giorno al mattino, un come stai in classe, un bacio di tua madre, uno sguardo che si posa su di te. Quando si sente parlare di 'farsi dono', ci spaventiamo un po' perché sembra una cosa così grande, così astratta e non ci accorgiamo che basta partire dalla quotidianità. La gratuità si manifesta quando decidiamo di dare una parte di noi agli altri, che può nascere semplicemente dal raccontarsi, e quando decidiamo di accogliere e ascoltare il dono che gli altri ci fanno di se stessi quando si avvicinano a noi. Infondo la gratuità è amore, che ci appartenga o che ci venga offerto, ci viene chiesto solo di apprezzarlo.Presentati ai giovani della festa con al massimo 160 caratteri.Presentarsi non è semplice, di solito c'è troppo da dire o il vuoto più profondo.Allora, credo di essere un tantino lunatica: passo dall'essere reattiva e briosa all'essere cupa e pensierosa.Sono abbastanza disponibile ad accogliere positivamente le proposte che mi vengono fatte. Ogni tanto un po' sbadata.Una personalità forte e decisa, ma con cali d'autostima qua e là. Riflessiva, ma anche ironica, divertente, se necessario un po' cinica e sarcastica.Vi confesso un piccolo segreto: a qualcuno sembro una dura, ma ogni tanto sono dolce e tenera anch'io.  VALENTINA SCHINCARIOL Come vivi insieme le tue passioni per l’educazione e per il teatro?La domanda cade a pennello. Io vivo la passione per l’educazione e il teatro come la mia vocazione. Credo di aver iniziato a coltivarla al liceo grazie al laboratorio che frequentavo e al Grest e che con il tempo abbia preso forma; continuo ad alimentarle la prima con l’università la seconda con corsi, spettacoli ecc … e nel mio futuro vorrei proprio lavorare con le persone unendo queste due passioni; in realtà qualcosa l’ho già fatto e il risultato è stato sorprendente. Credo sia il modo migliore in cui so esprimere amore verso il prossimo.Se ti dico… di metterti in gioco cosa pensi?Se mi dici “mettiti in gioco” penso a farlo, a buttarmi e impegnarmi, tante volte basta solo un po’ di coraggio appena ci si sbilancia e non si resta su sé stessi la situazione comincia a cambiare. Mettersi in gioco è contagioso quando si comincia si attiva qualcosa che permette anche ad un altro di mettersi in gioco e ad un altro ancora e così via … tutti ci poniamo in condizione di mettere il meglio di noi stessi, quello che possiamo dare e ricevere dagli altri.Presentati ai giovani della Festa con al massimo 160 caratteri!Ciao sono Valentina Schincariol. 160 caratteri per descrivermi sono pochi, sono una chiacchierona 160 parole le dico in un minuto! Vengo da Conegliano e ho 23 anni anche se tutti dicono che non li dimostro (meglio!!!); sono una bomba: esplosiva, esuberante e travolgente, ecco perché non vi conviene farmi arrabbiare, come tutti ho alti e bassi ma la cosa che mi piace di più fare è ridere, è decisamente il mio verbo preferito, sono un casino ambulante, qualcuno direbbe perché la mia camera è sempre in disordine come la mia testa, secondo me solo perché sono emotiva =) amo tutto quello che faccio e sono grata di poterlo dire, voglio bene a molte persone e credo profondamente in Cristo. Questo è il mio ultimo anno come dbliveiana e mi mancherà ... 

SCARSINI MICHELE

Come sei arrivato al Dblive?Tre anni fa mi è stato proposto di entrare nel DBlive. Io faccio parte di una compagnia teatrale dell’oratorio di Tolmezzo. Durante una prova domenicale la nostra coordinatrice mi disse che l’ispettoria (nella figura di Don Igino) cercava dei giovani con un po’ di esperienza teatrale e di animazione. La mia coordinatrice mi aveva detto che aveva fatto il mio nome e quello di un altro ragazzo della nostra compagnia e che stava a noi decidere se fare la scelta di cominciare questa avventura. Se devo essere veramente onesto all’inizio non sapevo quasi niente del DBlive a parte che era un gruppo di ragazzi impegnato nell’animazione della festa dei Giovani e della festa dei Ragazzi. Diciamo che mi sono lanciato nel vero senso della parola intuendo però che questa sarebbe stata una splendida esperienza. E così è stato, oltre ogni aspettativa. In questi anni ho capito quella che secondo me è la vera essenza del Dblive. Ho capito la gratuità del donarsi agli altri; del superare le proprie paure mettendosi in gioco grazie al teatro e condividendole con altre persone, che come te si trovano nella tua stessa situazione; usare il teatro e l’animazione come mezzo educativo sia per gli altri che per te stesso. Potrei dire altre mille cose che ho capito del Dblive ma mi fermo qui, per fare in modo che chi entrerà in futuro in questo gruppo le possa scoprire e vivere senza che nessuno lo avvisi. In poche parole lanciandosi in questa avventura. Un po’ come è stata la mia esperienza.Quali sono i tuoi criteri di scelta?I miei parametri quando devo fare scelte importanti sono fondamentalmente tre: Riflessione, Ascoltare le mie sensazioni e poi un briciolo di pazzia. Così descritta sembra più una ricetta di cucina che un modo di scegliere, ma assicuro che funziona. Fino ad adesso non ho avuto la sfortuna di avere rimpianti. Ho fatto senzaltro scelte sbagliate ma comunque le ho fatte secondo un mio pensiero. Quello che voglio dire è che bisogna avere sempre la forza di fare delle scelte, perché queste aiutano a crescere.Presentati ai giovani con al massimo 160 caratteriLe persone mi definiscono come un ragazzo altruista, simpatico e solare. Le stesse persone dicono ancora che sono una pigna, che non possiedo il dono della sintesi e che a volte rompo las pelotas. BAÙ  MARCO Venite e vedrete.. un bel tema sulle grandi scelte della nostra vita… Quale scelta ti è costata più fatica nella tua vita?Credo che la scelta che mi costerà più fatica sarà sempre la prossima. In questo periodo della mia vita faccio molta fatica a capire cosa voglio veramente, e ogni scelta, dall’impegno universitario, al cercare di curare le amicizie importanti, alla presenza in famiglia, al servizio civile in oratorio a Pordenone fino alle scelte affettive mi mettono non poco in crisi. La fatica della scelta credo stia nella consapevolezza che si rinuncia ad una infinità di possibilità a favore di una; ma vale veramente tutta la mia vita questa scelta? Venite e vedrete per me significa rispondere sì; rispondere sì anche se non si capisce tutto, anche se non si sente niente o se i contrasti ti paralizzano. Rispondere sì alla proposta di un’ Amore più grande di me.La scelta che mi è costata più fatica e che continuamente mi richiede una fatica è il lasciare spazio a qualcosa d’Altro nella mia intelligenza, nel mio cuore, nel mio tempo di ogni giorno. È meglio che venga a rileggermi questa risposta ogni tanto per non rischiare di aver detto a vanvera. Se ti dico… che il mondo ha bisogno di te cosa pensi?Sono un po’ confuso riguardo al mondo momentaneamente; mi verrebbe da dire: caro mondo per fare cosa? Per fare il giro del mondo o mi prendi in giro? Mi sento giramondo questo sì…ma non ho ancora capito di cosa ci sia bisogno. Presentati ai giovani della Festa con al massimo 160 caratteri!Mi chiamo Marco, il mio colore preferito è il viola, suono la chitarra, mi piace recitare, studio per diventare educatore, sono appassionato di animazione e vorrei farmi i capelli viola, chiamare la mia chitarra “colore”, piacere come suono, appassionarmi allo studio e educare animando.  GIOL LORENZO Dai un titolo al libro della tua vita!Le scarpe e le stelle: ovvero il capire che nel viaggio il nostro compito è scegliere le scarpe giuste per camminare piuttosto che sforzarsi ad orientarsi quando non ci si riesce. Se si faranno i passi giusti prima o poi la notte verrà e con le Sue stelle ti potrai orientare. “Dio non ci affida mai prove che non ci reputa in grado di superare” ..se ti dico… ostacolo cosa pensi?A un sasso fastidioso e spigoloso nella scarpa per cui a volte bisogna fermarsi e toglierlo per poter riprendere a camminare, e altre volte ancora non riesci a toglierlo proprio e l'unica soluzione per continuare è “farci il callo”. E spesso non sai nemmeno se riuscirai mai a toglierlo o ad abituartici. E anche una volta superato continuerai a pensare a quanto fosse fastidioso o a quanto ti ci è voluto per farci il callo, fino a che non capiterà quell'occasione che ti farà capire quanto più forte ti ha reso quel sasso, e allora smetterai di piangere per un dolore che ormai è passato e sorriderai alle mille occasioni che ti si saranno aperte così per il futuro. Presentati ai giovani della Festa con al massimo 160 caratteri!160? Ma sono pochissimi! Aah! Così ne spreco! Mmm... non mi viene in mente niente... Aspetta! Ferma il conteggio! Ok: salve ragazzi! Sono Lorenzo! Che fatica...  

 

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