Buon Anno 2005!!! Ebbene si, oggi qui in Etiopia è il 1 gennaio 2005, il primo giorno del nuovo anno. Cosa possiamo fare, qui siamo soltanto una goccia in mezzo a un mare di bisogni, servirebbero dieci centri di aiuto per gli ammalati, per le donne, per dare del cibo a chi ha bisogno, per l'educazione soprattutto dei bambini, per... Intanto siamo solo questa goccia.
del 08 ottobre 2012
Buon Anno 2005!!!
Ebbene si, oggi qui in Etiopia è il 1 gennaio 2005, il primo giorno del nuovo anno, mentre nel nostro calendario è l’11 settembre 2012, Incredibile vero? Così siamo in festa, tipo il mese di agosto da noi trasportato però in Africa, vacanze e festa tra il nuovo anno e la festa della Croce il 27 settembre, poi tutto riinizia.
Le piogge stanno lentamente smettendo, ma il fiume Baro ora è in piena ed è già uscito dai suoi argini in varie parti allagando quasi tutta la savana e raggiungendo anche vari villaggi che si sono dovuti spostare in un’altra zona. Anche la strada per arrivare ai miei villaggi sta iniziando ad allagarsi, vedremo come fare, una barca sarebbe bello meglio avere.
Abbiamo appena concluso la scorsa settimana il nostro grest, estate ragazzi, che per 10 settimane ha visto impegnati quasi tutti i ragazzi e bambini dei villaggi di Nyinenyang e Matar: abbiamo fatto una bella festa finale, con consegna di una quaderno a testa e una penna per l’inizio della scuola, che avverrà a metà ottobre e così anche i nostri asili, non solo in questi due villaggi ma anche a Muon e Biro mi tol, new entry.
Stiamo aspettando di organizzare bene le attività e vedere quali dei giovani animatori andranno a Gambella per finire le superiori, Peter, Michael, John, Tom, Paolino … e quali rimarranno con noi nei villaggi, così da poterci dare una mano per il catechismo, l’oratorio, le cappelle e la domenica per la S. Messa.
Stiamo piantando alberi nelle vicinanze di tutte le nostre chiese, alberi da frutto, tipo mango, papaya e cuore di bue, ma anche da ombra, in previsione della stagione secca, nib e altri tipi, che crescono in fretta e fanno tanta ombra e stiamo raccogliendo il granoturco, quest’anno ha piovuto moltissimo perciò in quasi tutte le parti dei buoni raccolti mentre in alcune la troppa acqua ha fatto perdere una parte del raccolto.
In casa a Nyinenyang ho avuto la visita di milioni di termiti che senza saperlo mi hanno letteralmente mangiato una porta di legno all’interno: ho buttato via tutto e cercato di debellare le piccole formiche bianche con un potente veleno, vedremo i risultati tra pochi giorni.
Infine le storie delle persone restano purtroppo sempre le stesse: anche oggi la macchina era piena di ammalati che ho portato a Gambella all’ospedale delle suore di Madre Teresa: malaria, problema allo stomaco, agli occhi, malnutrizione, forse TBC. Il problema del cibo resta il primo pensiero per tutti gli abitanti dei villaggi: riuscirò a mangiare oggi?
Dare un futuro ai propri bambini. Avere abbastanza mucche per sposarsi e formare famiglia. Andare ogni giorno a prendere l’acqua al pozo…
Cosa possiamo fare, qui siamo soltanto una goccia in mezzo a un mare di bisogni, servirebbero dieci centri di aiuto per gli ammalati, per le donne, per dare del cibo a chi ha bisogno, per l’educazione soprattutto dei bambini, per… Intanto siamo solo questa goccia, che sta crescendo lentamente con l’aiuto di Dio, anzi vorremmo proprio che fosse la presenza di Dio, piccola e discreta, in mezzo a questa gente.
Buon Anno 2005!
Don Filippo Perin
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