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E' bolzanino lo scienziato del futuro: a 19 anni trionfa nel concorso europeo

Sebastian Cincelli, studente del Rainerum (istituto salesiano di Bolzano), ha vinto la selezione nazionale per i giovani cervelli. A strappare il biglietto per la finale europea di Lisbona in programma dal 24 al 29 settembre, è stato Sebastian Cincelli, 19 anni, a capo del team del liceo scientifico.


E' bolzanino lo scienziato del futuro: a 19 anni trionfa nel concorso europeo

da Attualità

del 28 aprile 2010

 

          E' targato Bolzano il progetto che si è aggiudicato la selezione italiana del ventiduesimo concorso europeo per giovani scienziati, promosso dall'Unione europea e dalla Fast, la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche.

 

 

          A strappare il biglietto per la finale europea di Lisbona in programma dal 24 al 29 settembre, è stato Sebastian Cincelli, 19 anni, a capo del team del liceo scientifico Rainerum che ha realizzato Eurex (acronimo di Eurosocial rovers for exploration), una serie di robot in grado di fare una mappatura ambientale in luoghi ostili per l'uomo, come grotte, canicoli o aree inquinate e quindi rischiose per la salute.

          Cincelli è arrivato alla finale nazionale di Milano dopo una pre-selezione che ha visto ai nastri di partenza 125 istituti. Nel capoluogo lombardo i trenta finalisti si sono sfidati durante lo scorso week-end, lunedì la premiazione. Del gruppo coordinato dallo studente diciannovenne fanno parte anche i bolzanini Giorgio Tabarelli, Emmanuel Dobloni, Raphael Cavallari e Carolina Piccin.

          “La vittoria mi ha sorpreso – ha detto Sebastian Cincelli – ho visto gli altri progetti in gara ed alcuni erano di alto livello: sono davvero soddisfatto”. Cincelli, nato in Val di Fassa ma da cinque anni stabilmente a Bolzano, ha mosso i primi passi con la robotica al Rainerum: “Abbiamo un laboratorio di robotica, dove c'è un gruppo che da anni pensa e realizza progetti: ad esempio un dirigibile per le rilevazioni aeree, oppure, due anni fa, un robot in grado di fare da guida turistica. Per due anni consecutivi – spiega ancora – abbiamo partecipato e vinto al concorso dell'Eurac”. Ora è arrivata questa prestigiosa affermazione a livello nazionale.

          In concreto, cosa avete realizzato? “Il problema di partenza era la mappatura di ambienti ostili, come cunicoli, grotte, luoghi pericolosi o inquinati. Zone, dunque, rischiose o difficilmente accessibili all'uomo. Volevamo realizzare un apparecchio – prosegue Cincelli – sprovvisto di Gps, in grado di fornire informazioni ad esempio sulla qualità dell'aria”. E come siete arrivati ad una soluzione? “Studiando le api – spiega lo studente – sono animali eusociali, ovvero lavorano in gruppo suddividendosi i compiti e avendo nell'ape regina la guida.

          Noi abbiamo applicato questo modello: abbiamo realizzato un robot madre, in grado di coordinare le attività di altri tre piccoli robot e immagazzinare le informazioni raccolte, che poi possono essere trasmesse”. Ma come fanno i robot a muoversi? “Sono in grado di auto-orientarsi, contando il numero di giri delle ruote e tramite la bussola. Abbiamo anche montato una webcam: scansionando le immagini, il robot è in grado di riconoscere lo stipite di una porta o di un muro”.

          Pacifico che, per realizzare un progetto del genere, servono conoscenze che vanno ben oltre i normali programmi scolastici. “Gli input arrivano sempre durante le ore di lezioni, poi le conoscenze vengono sviluppate nel laboratorio. Tra l'altro – prosegue Cincelli – si tratta di progetti interdisciplinari: fisica, matematica, informatica e, nel caso specifico, anche biologia”. Il suo futuro è nell'intelligenza artificiale? “Ancora non lo so: mi iscriverò ad ingegneria al Politecnico di Milano. Poi – conclude Sebastian – vedremo”.

Gianfranco Piccoli

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