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É entrato in vigore il protocollo di Kyoto

Il protocollo di Kyoto, l'accordo negoziato sette anni fa per ridurre l'emissione di gas a effetto serra, è entrato in vigore oggi, alla mezzanotte di New York (le sei di questa mattina in Italia). Inoltre: cosa si può fare per ridurre gli sprechi, le inefficienze e gli usi impropri dell'energia?


É entrato in vigore il protocollo di Kyoto

da Attualità

del 01 gennaio 2002

Sono 140 i Paesi che hanno finora ratificato l'accordo, che prevede la riduzione dell'emissione di anidride carbonica e altri sei gas capaci di provocare un aumento della temperatura dell'atmosfera. Gli Stati Uniti, il più grande produttore di tali gas, ha rifiutato di ratificare l'accordo perché danneggerebbe la sua economia e lascerebbe Cina e India senza alcuna restrizione alle loro emissioni. E' prevista una cerimonia nella città giapponese dove il Protocollo venne sottoscritto nel 1997, alla quale parteciperà l'ambientalista kenyiota Wangari Maathai, premio Nobel per la pace lo scorso anno.

'Il cambiamento climatico è un problema globale - sostiene il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan in un messaggio preregistrato per la cerimonia - Per questo richiede una risposta concertata globale. Mi appello alla comunità internazionale perché sia unita, aderisca al Protocollo di Kyoto e agisca velocemente per quanto riguarda i prossimi passi. Non c'è tempo da perdere'.

Matteoli: solo un primo passo

'Un primo passo per contrastare efficacemente il problema dei cambiamenti climatici'.Così il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, nel corso di un'audizione in Senato, ha definito l'entrata in vigore del protocollo di Kyoto.

L'esponente del governo, parlando dell'efficacia del trattato  ha infatti spiegato: 'Ci sono chiare evidenze scientifiche che indicano come la riduzione di emissioni conseguibile attraverso l'attuazione del Trattato costituisce solo il primo passo per contrastare efficacemente il problema dei cambiamenti climatici e pertanto occorrono riduzioni più consistenti conseguibili soltanto attraverso un processo di 'decarbonizzazione' delle economie di tutti i Paesi'.

Il ministro si è soffermato anche sulla cosiddetta Kyoto 2, ossia la fase che dovrebbe essere avviata dopo il 2012, partendo da un presupposto: 'Non è realistico procedere nell'adozione di misure unilaterali per la lotta ai cambiamenti climatici' ma serve una 'strategia globale' che comprenda anche gli Stati Uniti e i Paesi in via di sviluppo. 'Per quanto ambiziosi possano essere gli sforzi di riduzione delle emissioni messi in atto dalla Ue - ha aggiunto - essi non saranno mai di dimensioni tali da poter contrastare il fenomeno'.

Il Decalogo di M'illumino di meno

Cosa si può fare per ridurre gli sprechi, le inefficienze e gli usi impropri dell'energia.

1. eliminare gli sprechi: ad esempio spegnere le luci quando non si è nella stanza;

2. aumentare l'efficienza con cui si usa l'energia: ad esempio usare elettrodomestici in classe A, o meglio ancora A+ e A++

3. eliminare gli usi impropri: ad esempio non usare energia elettrica per fare calore, come negli scaldabagni elettrici o nelle piastre elettriche per cucinare

Il risparmio energetico correttamente inteso si può ottenere in due modi complementari:

- Assumendo comportamenti responsabili per far funzionare al meglio gli impianti esistenti:

1. spegnere le luci quando non servono

2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici

3. sbrinare sovente il frigorifero; pulire spesso la serpentina, perché la polvere riduce la sua efficienza e tenerla a una certa distanza dal muro in modo che possa circolare l'aria

4. mettere il coperchio sulle pentole quando si porta l'acqua a ebollizione; evitare che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola perché di lato non scalda; far bollire al minimo, tanto la temperatura di ebollizione non cambia

5. abbassare i termosifoni e non aprire le finestre se si ha troppo caldo

6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria

7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne

8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni

9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni

- Sostituendo gli impianti poco efficienti con impianti più efficienti

1. lampade ad alta efficienza: a parità di potenza consumano delle lampade normali; ovvero ce ne vogliono 6 per consumare come 1 lampada normale

2. elettrodomestici di classe A o superiore

3. apparecchi elettronici ad alta efficienza

scaldabagni a gas senza accumuli

4. termovalvole da applicare ai termosifoni per programmarne l'accensione in relazione alle esigenze (perché tenerli accesi tutto il giorno nelle camere da letto o nei salotti che non si usano?) e per regolarne automaticamente la temperatura (perché continuare a tenerli accesi quando si sono raggiunti i gradi desiderati?)

5. caldaie a condensazione

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