Tra le attività dell'estate che ogni anno ci vengono proposte, ce ne è una proprio speciale: sarà per il luogo un po' sperduto, sarà per i temi trattati, sarà perché davvero assapori la bellezza e l'amore di Dio... Gli Esercizi Spirituali Vocazionali a Campolongo sono un'esperienza eccezionale, un momento in cui fermarsi, riflettere, fare silenzio dopo un'estate bellissima, ma molto movimentata.
del 07 settembre 2009
Tra le moltissime attività dell’estate che ogni anno ci vengono proposte, ce ne è una proprio speciale: sarà per il luogo un po’ sperduto, sarà per i temi trattati, sarà perché davvero assapori la bellezza e l’amore di Dio... Di cosa sto parlando? Molto semplice: degli Esercizi Spirituali Vocazionali che abbiamo vissuto a Campolongo (vicino a Sappada - BL) dal 28 al 31 luglio. È stata un’esperienza davvero eccezionale: posta a metà estate, alla fine dei Grest, dei Punti Verdi, dell’Estate Ragazzi…ma allo stesso tempo all’inizio del mese di agosto, carico di proposte e di attività: è stato per noi il momento in cui fermarci, ritrovarci insieme, riflettere, fare silenzio dopo un’estate bellissima, ma molto movimentata.
In quattordici giovani e quattro salesiani abbiamo raggiunto il Rifugio dei Volontari alpini di Campolongo, una casetta dispersa nella natura, lontana da ogni rumore. Strade diverse ci avevano portati lì: chi aveva vissuto l’anno in Comunità Proposta, chi aveva l’intenzione di iniziarlo, chi ha preso questi giorni di ritiro proprio come l’occasione per decidere cosa fare della propria vita. Una tacita domanda comune ci conduceva: come poter vivere la nostra vita con Gesù e Don Bosco, essendo felici, e realizzando appieno quello che siamo? Una domanda forte, sulla quale abbiamo riflettuto guardando alla figura di Maria. Con don Jean Rebellato ci siamo incamminati nella conoscenza di Maria, riconoscendo che le stesse cose che Lei ha vissuto, dall’Annunciazione, alla visita a Elisabetta, al Calvario, sono le stesse esperienze che anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo vissuto, e dobbiamo avere il coraggio di vivere.
Insieme abbiamo vissuto momenti di silenzio, di condivisione, di preghiera, ma anche di gioco e di svago. È stato proprio bello avere la possibilità di incontrarsi, tra chi ha già fatto la scelta di donarsi completamente a Gesù seguendo don Bosco nella vita salesiana e chi sta cercando di capire il misterioso disegno di Dio sulla propria vita, scambiandosi dubbi, fatiche, ma anche gioie ed esperienze belle vissute in questi anni. Insomma, è stata proprio un’esperienza incredibile, che ci ha consentito veramente di incontrare Gesù, e allo stesso tempo di rincontrarci tra di noi, di poter riprendere in mano le scelte fatte, rinsaldarle e dare nuova linfa alle motivazioni che ci hanno spinto a fare la scelta del Noviziato, della Comunità Proposta o di altri cammini di ricerca della nostra vocazione.
Un ringraziamento particolare vorremmo farlo a don Paolo, don Giorgio ed Emilio, che insieme con don Jean ci hanno accompagnato in questi giorni bellissimi, ma allo stesso tempo impegnativi. Ringraziamo anche don Filippo Gorghetto e Raffaele Penzo che sono venuti a portare le loro testimonianze di salesiano sacerdote e salesiano coadiutore.
Ecco allora la sfida lanciata da questi esercizi, una sfida che è stata rivolta a noi, ma che noi vogliamo rivolgere anche a voi: non solo pregare, ma proprio rivivere ciò che Maria ha vissuto, incarnando ancora oggi quell’Eccomi, generando noi stessi Cristo, facendolo nascere nel cuore di chi incontriamo e donando la gioia della Risurrezione a chi ancora non vede la Speranza.
Francesco Andreoli
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