Estate 2009 - Estate TGS in Inghilterra

Anche quest'anno si sono svolti i corsi estivi di lingua inglese in Inghilterra per circa 115 ragazzi tra i 12 e i 18 anni. Come sempre questa attività è un'avventura pianificata, per quanto possibile in tutti i suoi aspetti, tecnici e non, ma che poi diventa una scommessa da giocare e vincere sul campo dai protagonisti: gli studenti, certo...

Estate 2009 - Estate TGS in Inghilterra

da Iniziative in tour

del 30 settembre 2009

Anche quest’anno si sono svolti i corsi estivi di lingua inglese in Inghilterra per circa 115 ragazzi tra i 12 e i 18 anni.

Come sempre questa attività è un’avventura pianificata, per quanto possibile in tutti i suoi aspetti, tecnici e non, ma che poi diventa una scommessa da giocare e vincere sul campo dai protagonisti: gli studenti, certo, ma anche i loro accompagnatori (“Leader TGS”), spesso essi stessi giovani adulti.

Mentre i corsi erano ancora in pieno svolgimento, un gruppettino di “fuori età”, volontari TGS che per motivi familiari o lavorativi non possono più prestare servizio come leader, ha fatto il giro dei quattro centri in cui soggiornano i ragazzi, Caterham, Tonbridge, Dorking e Tunbridge Wells, per avere un’esperienza diretta di quanto si stava facendo sul campo.

Abbiamo passato con studenti e leader alcuni giorni, vivendo assieme a loro alcune esperienze significative: dalla Santa Messa presso la parrocchia di Tunbridge Wells alla rappresentazione di “Romeo and Juliet” al Globe Theatre di Londra, a un paio di “Get together”, la festa conclusiva che coinvolge famiglie inglesi e studenti/leader italiani.

E’ stato bello vedere che tutto il lavoro preparatorio, gli incontri di formazione con i leader durante i mesi precedenti, i fitti scambi di posta con i collaboratori inglesi, le prenotazioni e le immancabili difficoltà dell’ultimo minuto, tutto questo era passato in secondo piano per lasciare il giusto spazio alla voglia di stare insieme dei ragazzi e all’affiatamento con gli accompagnatori.

E’ stata vera emozione per i ragazzi più grandi farsi carico della preghiera dei fedeli prima in italiano e poi in inglese, e poi animare con un canto in italiano la Comunione durante la Messa parrocchiale della comunità cattolica, così uguale alla nostra nella struttura ma così particolare nei gesti e nel modo di viverla degli inglesi, ed è stato bellissimo quando il parroco ha giustificato la scelta dell’inno finale con la necessità di trovare un canto che anche “i nostri amici italiani conoscono”.

E quei biondi bimbetti inglesi che letteralmente si arrampicavano sui nostri ragazzoni ospiti in casa loro, per trascinarli a ballare assieme alla festa finale… ed in tutta risposta i nostri baldi giovanotti, all’apparenza così cresciuti e distaccati, che si prestavano con un sorriso sincero sul viso a farli volteggiare e divertire, divertendosi loro per primi, sotto lo sguardo delle loro “mamme” inglesi che commentavano “sarà triste vederli tornare in Italia domani”.

E l’emozione mal dissimulata dei nostri più giovani, tutti curatissimi nel look (…da grandi occasioni!), alla cerimonia della consegna dei certificati finali da parte degli insegnanti, e gli applausi di incoraggiamento per i compagni del corso magari meno motivati a impegnarsi durante le lezioni ma fieri di aver raccolto qualche “A”.

E i ragazzi che hanno preparato i tavoli per mangiare assieme gli spaghetti alternando tovagliette, posate e bicchieri con scherzi amichevoli, battute e canzoni un po’ stonate, concludendo il tutto con i piatti fumanti per gli ospiti inglesi, un sorriso, una ciotola di formaggio grattugiato e un bell’applauso per i leader che li avevano preparati.

Quello che abbiamo percepito noi, i visitatori, è stato un forte senso di appartenenza al gruppo, una gran voglia di conoscere veramente l’altro, di stabilire dei legami non solo passeggeri ma profondi e duraturi, assieme alla sincera curiosità per le famiglie che li ospitavano, per i posti visitati e le esperienze proposte. Allegria, divertimento e giocosità, poi, non potevano certo mancare in gruppi di giovani animati da leader di ispirazione salesiana.

Quando li vedi tornare, all’aeroporto, intuisci che dietro le facce stropicciate e a volte gli occhi lucidi, ci deve essere una specie di tesoro di cui ti sfugge qualcosa, ti arriva solo il riflesso di tutto quello che hanno messo nel loro cuore nelle settimane assieme e ti piacerebbe che ti spiegassero, ti dicessero che cosa c’è stato di così speciale.

Poi, un giorno, arriva in Segreteria TGS una lettera in cui una famiglia italiana scrive: “E' da una settimana che mia figlia è ritornata a casa, e continua a parlarmi quanto  bravi e simpatici sono stati i leader e il don, quanti amici ha conosciuto, quanto si è divertita, quanti posti magnifici ha visitato. Non ho parole poi per esprimermi  riguardo alla famiglia: sono stati la famiglia che la ragazza ha lasciato in Italia; sono sempre stati disponibili e gentili, non le hanno mai fatto mancare nulla, non avrei potuto chiedere niente di più. Tra loro mia figlia ha lasciato un pezzettino di cuore, ed ora attraverso le e-mail continua a tenere rapporti; le mancano i bambini, con i quali aveva condiviso giochi e piccoli discorsi. Vorrei dirvi Grazie, un Grazie con tutto il cuore da parte mia e di mio marito.”

E allora capisci che quello che i ragazzi hanno portato a casa con loro è il frutto di quel seme di amore gratuito gettato con fiducia dai leader nei loro cuori giovani e pieni di voglia di vivere, e che ha trovato accoglienza e terreno fertile. E tutto nel segno dell’amore di Gesù per tutti noi.

 

Album fotografici dei Corsi estivi TGS Eurogroup in Inghilterra su Donboscoland:01.Caterham02.Tonbridge03.Dorking 04.Tunbridge Wells

 

Bruna Rainaldi

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