L'Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco ha suscitato un vastissimo interesse in tutta la Chiesa, per i suoi contenuti e per la freschezza espositiva. Abbiamo chiesto al Rettor Maggiore, Don Pascual Ch√°vez, un suo contributo sul tema...
del 07 dicembre 2013
Appena pubblicata, l’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco ha suscitato un vastissimo interesse in tutta la Chiesa e anche oltre, per i suoi contenuti e per la freschezza espositiva. Abbiamo chiesto al Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, un suo contributo sul tema.
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La gioia è uno dei tratti tipici del carisma salesiano. Come ha recepito l’esortazione Apostolica del Papa “Evangelii Gaudium?”
La gioia di cui parla il Papa fa riferimento alla gioia della Buona Novella, quella di Dio che si fa debole come noi, anzi bambino. Si tratta della manifestazione suprema dell’amore di Dio, che si abbassa per essere uomo come noi e così elevarci alla dignità di figli suoi. Solo Dio poteva pensare a un capovolgimento così radicale della mentalità umana. Ecco perché non possiamo non evangelizzare, ecco perché dobbiamo sentire in noi l’urgenza apostolica di comunicare ad altri, in particolare ai giovani, la gioia e la bellezza della fede che viene a dare senso, speranza e futuro alla nostra vita e al nostro impegno nella collaborazione alla costruzione di un mondo migliore per tutti, specialmente i più poveri, svantaggiati ed emarginati.
E cosa l’ha colpita in particolare di questo testo?
È un documento eccezionale, rilasciato non a caso al termine di quell’Anno della Fede che Benedetto XVI ha voluto per ricordare il Concilio che provvidenzialmente ha rinnovato la Chiesa. Nasce dal cuore di Francesco, vescovo di Roma, frutto di un’esperienza pastorale in prima linea e della sua prolungata meditazione sull’urgenza di annunciare il Vangelo al mondo di oggi.
In perfetta sintonia con i contenuti dei suoi interventi e con il suo stile tanto personale, Papa Francesco afferma di non aver avuto l’intenzione di scrivere un trattato teorico, ma di mostrare l’importante incidenza pratica degli argomenti toccati dal testo. Lo scopo è molto preciso: aiutare a delineare un determinato stile evangelizzatore ad assumerlo in ogni attività che si realizzi.
In grande sintonia con l’incomparabile Esortazione “Evangelii Nuntiandi” di Paolo VI, evocata dal titolo stesso, e magari lasciando parlare pure il cuore, il nuovo testo è una charta magna per la Chiesa di oggi, con un significato programmatico e dalle conseguenze fondamentali, perché non è possibile lasciare le cose come stanno e occorre costituirsi in uno stato permanente di conversione e di missione.
E alla Congregazione Salesiana, nello specifico, cosa comunica l’Evangelii Gaudium?
Penso che questa Esortazione Apostolica di Papa Francesco ci metta in clima di Capitolo Generale, il quale sarà necessariamente e provvidenzialmente illuminato da questo testo programmatico. Ci presenta una visione di come deve essere la Chiesa: senza paura del mondo moderno, che cerca nuove forme di predicare il Vangelo, più missionaria, più misericordiosa, più coraggiosa per fare tutti i cambiamenti necessari.
Una Chiesa che superi la paura di uscire dalle proprie strutture e di perdere le sue false sicurezze, che nel fondo ci rendono più rigidi ed evangelizzatori meno efficaci. Una Chiesa che sa denunciare un modello economico che fa del denaro un idolo, che genera esclusione sociale e crea una cultura dello scarto e dell’indifferenza. Una Chiesa, perciò, che ha una speciale predilezione per i poveri e un deciso impegno per la giustizia sociale e la pace.
Mi permetto a questo punto di pregarvi di leggere, studiare e far conoscere questa Esortazione, “la Gioia del Vangelo”, farla oggetto di preghiera, lasciare che riscaldi il cuore e, soprattutto, che ci rimetta in cammino pieni di gioia a portare il lieto messaggio ai giovani.
Tratto da http://www.infoans.org
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