29 ottobre. La Famiglia Salesiana ricorda il beato Michele Rua
Un giorno don Bosco distribuiva ai suoi ragazzi delle medagliette. Michele era l’ultimo della fila e arrivò tardi, ma si sentì dire: “Prendi Michelino!”. Il prete però non gli stava dando niente, ma soggiunse: “Noi due faremo tutto a metà” e così realmente fu.
Michele Rua, fu di fatto il primo successore di don Bosco e il primo salesiano. Nato a Torino il 9 Giugno 1837 era ultimo di 9 figli e perse il papà all’età di otto anni. Studiando dai Fratelli delle Scuole Cristiane conobbe don Bosco, il quale andava da loro a confessare. Avrebbe dovuto iniziare a lavorare nella Regia Fabbrica d’Armi di Torino, dove il padre era operaio, ma don Bosco gli propose di continuare gli studi da lui, assicurandogli che alle spese ci avrebbe pensato la Provvidenza.
Amico di Domenico Savio in oratorio divenne tra i primi partecipanti della Compagnia dell’Immacolata diventando un allievo modello, apostolo tra i compagni. Don Bosco gli disse: “Ho bisogno di aiuto. Ti farò indossare la veste dei chierici, sei d’accordo?”. “D’accordo!”, rispose. Il 25 marzo 1855 nella cameretta di don Bosco fece, nelle mani del fondatore, i voti di povertà, castità e obbedienza. Era il primo salesiano. Inizia a lavorare sodo: insegna matematica e religione; assiste in refettorio, nel cortile, nella cappella; a tarda sera copia in bella calligrafia le lettere e le pubblicazioni di don Bosco, e infine studia per diventare sacerdote. Aveva solo 17 anni! Gli viene affidata anche la direzione dell’oratorio festivo San Luigi. Nel novembre del 1856 muore mamma Margherita. Michele andò a trovare sua madre: “Mamma vuoi venirci tu?”. La signora Giovanna Maria venne, e anche in questo la famiglia Rua fece a metà con la famiglia Bosco. Rimase a Valdocco 20 anni. Nel 1858 accompagna don Bosco dal Papa Pio IX per l’approvazione delle regole, e al ritorno gli viene affidata la direzione del primo oratorio a Valdocco.
Il 29 Luglio del 1860 fu ordinato sacerdote. Apre la prima casa salesiana fuori da Torino Don Bosco gli scrive un biglietto: “Tu vedrai meglio di me l’Opera salesiana valicare i confini dell’Italia e stabilirsi nel mondo”. Don Rua apre la prima casa salesiana fuori da Torino a Mirabello. Pochi anni dopo torna a Valdocco e sostituisce e assiste don Bosco in tutto. Nel novembre del 1884 papa Leone XIII nomina don Rua vicario e successore di don Bosco, che morirà nelle sue braccia quattro anni dopo.
Don Rua, già considerato la regola vivente, diventa paterno e amorevole come don Bosco. Affronta e supera numerose difficoltà nel governo della congregazione. Consolida le missioni e lo spirito salesiano. Muore il 6 aprile 1910, a 73 anni. Con lui la Società passa da 773 a 4000 salesiani, da 57 a 345 Case, da 6 a 34 Ispettorie in 33 paesi. Paolo VI lo beatificò nel 1972, dicendo: “Ha fatto della sorgente un fiume”. Venerabile il 26 giugno 1953; beatificato il 29 ottobre 1972 da Paolo VI.
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