Federico Faggin

Il Nousym

"Scienza e Fede". Una rubrica che racconta le storie di scienziati credenti, esplorando il dialogo tra il rigore scientifico e la spiritualità.

Joshua Sortino Joshua Sortino

Federico Faggin


Federico Faggin (nato il 1° dicembre 1941 a Vicenza, Italia) è un fisico, inventore e imprenditore italiano naturalizzato statunitense, celebre per essere il progettista del primo microprocessore al mondo, l'Intel 4004. È considerato una delle figure più influenti nella storia dell'informatica.

Dopo aver completato gli studi al Liceo Scientifico Paolo Lioy di Vicenza, Faggin si laureò in fisica presso l'Università di Padova nel 1965. Poco dopo, iniziò a lavorare presso la Olivetti, contribuendo allo sviluppo di calcolatori elettronici. Nel 1968 si trasferì negli Stati Uniti e iniziò a lavorare presso la Fairchild Semiconductor, dove contribuì alla creazione della tecnologia MOS (Metal-Oxide-Semiconductor).

Nel 1970 si unì alla Intel Corporation, dove guidò il progetto che portò alla creazione dell'Intel 4004, il primo microprocessore commerciale, introdotto nel 1971. Questo straordinario risultato segnò una svolta epocale nel mondo della tecnologia, rendendo possibile lo sviluppo di dispositivi compatti e potenti come i personal computer e gli smartphone.

Dopo il suo lavoro in Intel, Faggin fondò diverse aziende tecnologiche di successo, tra cui Zilog, nota per il microprocessore Z80, e Synaptics, pioniera nelle tecnologie dei touchpad e degli schermi touch.

Negli anni successivi, Faggin ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo alla tecnologia, tra cui la prestigiosa Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l'Innovazione (National Medal of Technology and Innovation) conferita dal presidente Barack Obama nel 2010.

Negli ultimi anni, Faggin si è dedicato alla ricerca sulla natura della coscienza, esplorando il legame tra scienza, tecnologia e spiritualità. È autore di libri e conferenze su questi temi, che riflettono il suo interesse per le implicazioni filosofiche e umane delle sue invenzioni.

Federico Faggin continua a essere una figura di ispirazione per la sua capacità di coniugare innovazione tecnologica e riflessione umanistica.


Pensi che, per permettere alla spiritualità umana di fiorire, occorra andare oltre le religioni?
Assolutamente. Secondo me la spiritualità è l'essenza delle religioni. E il valore che ne sta alla base e ne giustifica l'esistenza. Senza spiritualità, una religione diventa semplicemente un'organizzazione finalizzata alla sua sopravvivenza.
Per permettere alla natura umana di fiorire, bisogna andare oltre le religioni, oltre la spiritualità e oltre la scienza come sono oggi concepite. Nousym, come disciplina che unisce scienza e spiritualità, sarà incommensurabilmente di più della loro somma, proprio come l'unione di un elettrone e di un protone crea un atomo di idrogeno, che non è nemmeno paragonabile alla somma delle due particelle.


Hai detto che scienza e spiritualità sono assolutamente compatibili. Puoi dirmi di più di che cosa intendi per spiritualità?
La spiritualità è l'impulso spontaneo a sperimentare ed esplorare la nostra connessione personale con una dimensione trascendente dell'essere che va oltre l'esperienza ordinaria della vita fisica.
La spiritualità nasce da un senso innato che la nostra vita e la nostra esperienza hanno un significato e uno scopo, e che siamo tutti interconnessi. Si basa su esperienze dirette del trascendente, non su un credo o su una fede che provengono da una particolare dottrina.
La spiritualità è esperienziale, e apre a una conoscenza di sé e degli altri sempre più profonda e sempre più autentica. La spiritualità rivela nel vissuto l'essenza e l'unità del nostro essere con il Tutto.


E la scienza che cos'è?
La scienza è lo studio sistematico del mondo naturale attraverso teorie, osservazioni ed esperimenti. Essa si occupa principalmente della realtà esteriore, in una prospettiva impersonale. Il suo scopo è di capire come è organizzata e come funziona la realtà oggettiva.
In particolare, la fisica è focalizzata sulla scoperta delle leggi universali esprimibili matematicamente, che servono per rappresentare e predire il comportamento oggettivo, quindi misurabile, di qualsiasi sistema fisico nello spazio-tempo.
Tuttavia, la fisica si limita allo studio esclusivo della realtà oggettiva, con il presupposto diffuso che la soggettività sia un epifenomeno. Nousym permette alla scienza di andare oltre i limiti autoimposti dal bisogno di oggettività, bi-sogno che non riconosce che la natura della realtà è invece sia oggettiva sia soggettiva.
Il ruolo dell'osservatore e il problema della misura nella fisica quantistica sono problemi ancora aperti, proprio perché indicano una connessione tra il mondo esteriore e quello interiore. Tale unione risulta incomprensibile se non si vuole accettare che la coscienza e il libero arbitrio esistono nei campi quantistici. La recente teoria QIP ha reso evidente non solo tale connessione profonda, ma anche la soluzione a questo problema annoso.


Quindi è possibile unire scienza e spiritualità?
Se la spiritualità e la scienza rimanessero come sono oggi concepite, non ci sarebbe nessuna possibilità di unificazione.
Per la persona spirituale ciò che conta è principalmente la sua interiorità, mentre la realtà esteriore non è considerata altrettanto importante. Per lo scienziato, invece, ciò che conta è il mondo esteriore, ritenuto oggettivo, separato dall'osservatore e conoscibile soltanto attraverso le misure e le relazioni matematiche tra gli eventi misurati.
La fisica, a tutt'oggi, malgrado la lezione della quantistica, crede ancora di poter separare l'osservatore dall’osservato, come avveniva nella fisica classica. Le esperienze che ho avuto, invece, mi confermano che l'universo ha sia interiorità sia esteriorità. Esso è oggettivo e soggettivo, deterministico e indeterministico, simbolico e semantico, e può essere conosciuto solo quando è osservato e contemporaneamente vissuto. Scienza e spiritualità, che oggi sono considerati due settori separati, possono trovare un'unione profonda proprio perché l'universo è olistico.


F. Faggin, Oltre l’invisibile. Dove scienza e spiritualità si uniscono. Mondadori, p.268-270

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