Francesco: penso a Santa Sofia e sono molto addolorato

Papa Francesco, dopo l'Angelus, prendendo spunto dall’odierna Domenica del Mare, ha ricordato la Basilica di Santa Sofia ad Istanbul recentemente trasformata in moschea

Francesco: penso a Santa Sofia e sono molto addolorato

 

di Marina Tomarro, tratto da vatican.va

 

Papa Francesco, dopo l'Angelus, prendendo spunto dall’odierna Domenica del Mare, ha ricordato la Basilica di Santa Sofia ad Istanbul recentemente trasformata in moschea

 

Prendendo spunto dalla odierna Domenica del Mare, Papa Francesco nel dopo Angelus ha rivolto il suo pensiero a Istanbul, in Turchia, dove di recente la basilica bizantina di Santa Sofia è tornata ad essere moschea:

"E il mare mi porta un po’ lontano col pensiero: a Istanbul. Penso a Santa Sofia, e sono molto addolorato".

 

La Giornata del Mare

Papa Francesco nel post Angelus, ha voluto ricordare quanti lavorano nel mare, ma che in questo momento, a causa della pandemia e della conseguente chiusura di molte attività, stanno vivendo  delle situazioni di forte disagio. Una ricorrenza che avviene di solito nella seconda domenica di luglio, e che nasce in Inghilterra 100 anni fa, proprio per sensibilizzare sull’importante contributo lavorativo dei marittimi sull'economia e per proteggere i loro diritti, spesso dimenticati:

"In questa seconda domenica di luglio ricorre la Giornata Internazionale del Mare. Rivolgo un affettuoso saluto a tutti coloro che lavorano sul mare, specialmente quelli che sono lontani dai loro cari e dal loro Paese. Saluto quanti sono convenuti stamattina nel porto di Civitavecchia-Tarquinia per la celebrazione eucaristica”.

 

Il saluto ai fedeli

Infine Francesco ha salutato i tanti pellegrini presenti in piazza, nonostante il caldo:

“Saluto tutti voi, fedeli di Roma e pellegrini di vari Paesi, in particolare le famiglie del Movimento dei Focolari. Saluto con gratitudine i rappresentanti della Pastorale della Salute della Diocesi di Roma, pensando a tanti sacerdoti, religiose, religiosi e laici, che sono stati accanto ai malati in questo periodo di pandemia”.

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