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Gli inizi delle IMPRESE CICLISTICHE

Dopo l'edizione 2004 vissuta in Grecia, quest'anno l'Impresa Ciclista edizione 2005 porterà circa 50 ragazzi in Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e Montenegro e Albania partendo da Trieste. Ma come è cominciata questa esperienza? ...Quando? Con chi? ...Perché? Ecco la storia degli inizi e le prime realizzazioni...


Gli inizi delle IMPRESE CICLISTICHE

da Iniziative in tour

del 05 luglio 2005

 

PREMESSA

 

    1970 – La “bufera” del ’68 aveva spazzato via le associazioni tradizionali (=l’Azione Cattolica e le nostre “Compagnie” salesiane). Era rimasta solo l’AGESCI degli Scouts (associazione in mano ai laici) e il nuovo movimento OMG (Operazione Mato Grosso) a carattere sociale e praticamente a-confessionale (entusiasti i nostri salesiani don De Censi e don Luciano Borello).

    Il sottoscritto (devo per forza accennare a me) era appena rientrato in ispettoria, dopo 15 anni presso lo Studentato Teologico della Crocetta (Torino) poi all’Università Pontificia Salesiana di Roma come insegnante di musicologia e polifonia, e  si trovava a Udine come animatore pastorale della scuola media (per gli esterni). Con me a Udine c’era Gianni Filippin, “chierico tirocinante”. Ci ponevamo il problema: che fare con questi ragazzi per infondere un po’ di interesse ed entusiasmo che non sia solo per il pallone? Io ero reduce da una magnifica esperienza: 15 anni come Assistente Ecclesiale tra gli Scouts del TO 24 (Torino), uno dei Gruppi più numerosi e vivaci d’Italia. Cominciamo da lì? Non possiamo riprodurre gli Scouts perché mancano i capi, ma ne possiamo prendere gli elementi più caratteristici e confacenti al nostro ambiente. Tu, Gianni, fai una specie di capo con l’organizzazione e io faccio l’Assistente per la parte più formativa. Nacque così la “NUOVA FRONTIERA”, primo germe dell’attuale MGS. Quali elementi prendere dagli Scouts? Eccone alcuni: campo-scuola estivo e invernale, animazione in due parrocchie (S. Gottardo e Villaggio del Sole), le ‘uscite’ con progressive attrezzature e infine… le imprese ciclistiche!

Nel frattempo erano venuti a darci una mano d. Gianpaolo Somacale (don “GP”), Ilario Sartorato, Sandrino…

 

 

LE IMPRESE CICLISTICHE

 

    L’attività ciclistica era una tradizione e una caratteristica del TO 24. Ed ecco le imprese da effettuarsi in genere ogni due anni, con la fantasia e la tenacia tipica dei piemontesi: - non cicloturismo, ma impresa. Perché? Perché densa di contenuti formativi, veramente faticosa e, se non rischiosa, certamente piena di incognite e di difficoltà: insomma una vera palestra di formazione.

 

Elenchiamone le caratteristiche:

·        la caratteristica più dura era il rifiuto di un furgone di appoggio al seguito – quindi tutto il materiale (tenda a 2, materassino gonfiabile, sacco-pelo, arnesi e ricambi, -per me persino l’altarino portatile e annessi…) doveva starci nelle borse di un portapacchi sagomato speciale, per un peso totale che andava sui kg 20, quindi raggi rinforzati per la ruota posteriore;

·        comunicazioni a vista, senza telefonini o cose del genere;

·        età dei ragazzi: dai 12 ai 16 anni (questi ultimi incaricati delle riparazioni e dei rifornimenti);

·        velocità di marcia: 20-25 km/h – percorso giornaliero km 100-120 per un totale di 1.200

·        numero dei partecipanti: non meno di 30

·        dormire in tenda a 2, su un prato o parco lungo la strada oppure camping (raramente…) o un istituto;

·        mangiare: individuale su fornellino ad alcool tipo francese;

·        disciplina, allegria, fraternità, cura meticolosa dei particolari – in tanti anni nessun serio incidente.

 

Potevamo tentare anche noi qui a Udine? Don Gianni ne fu entusiasta, e anche i nostri ragazzini; i genitori… un po’ preoccupati.

Però si cominciò subito con l’adottare un piccolo furgone al seguito, dato che le nostre tende erano a 6 posti. Questo ci dava sicurezza e tranquillità e risolveva tante cose: rifornimenti, cucina, comunicazioni. Rimaneva ancora un buon margine agli altri elementi formativi.

 

 

PRIME REALIZZAZIONI

 

1973   - UD, Pierabech (3 giorni di campo), Tarvisio, Fusine, Valle della Sava, Lubiana (salesiani), Postumia, Gorizia, UD = 6 tappe.

1974   - UD, Tarvisio, Villach, (navetta) Badgastein, Salzbourg, Linz, Mauthausen, Vienna (salesiani), Semmering, Klegenfurt, Arnoldstein, UD = 10 tappe.

1975   - UD, Valsugana, Brennero, Benedikbeuern, Monaco, Dachau, Lago di Costanza, Lichtenstein, (treno) Innsbruch, UD.

1976   - Progettato un giro per Spagna-Barcellona. Ma il 6 maggio ci fu il terribile terremoto del Friuli – annullato il giro, tutta l’attrezzatura per i terremotati.

don Dusan Stefani

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