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GxG Magazine Benedetto XVI è venuto a casa nostra! On the road_02

8 maggio ore 6.30: le strade di Mestre sono già piene di gruppi di giovani e meno giovani che cantano e fanno festa. Il fianco della collina del Parco di s.Giuliano a poco a poco si riempie. La giornata si presenta calda. Non solo per il sole che decisamente scalda, ma per il calore che già nell'attesa si percepisce nel cuore.


GxG Magazine Benedetto XVI è venuto a casa nostra! On the road_02

da GxG Magazine

del 31 agosto 2011

 

Benedetto XVI è venuto a casa nostra!

           8 maggio ore 6.30: le strade di Mestre sono già piene di gruppi di giovani e meno giovani che cantano e fanno festa. Il fianco della collina del Parco di s.Giuliano a poco a poco si riempie. La giornata si presenta calda. Non solo per il sole che decisamente scalda, ma per il calore che già nell’attesa si percepisce nel cuore. Da dove vengono così tante persone? In molti se lo domandano…Benedetto XVI è venuto a trovarci! Il successore di Pietro, ha parlato proprio a noi, gente del nord-est. Un invito da custodire e meditare, perché possa portare frutto nelle nostre comunità e nelle nostre città.           “È necessario per ciascuno di noi, come è avvenuto ai due discepoli di Emmaus, lasciarsi istruire da Gesù: innanzitutto, ascoltando e amando la Parola di Dio, letta nella luce del Mistero Pasquale, perché riscaldi il nostro cuore e illumini la nostra mente, e ci aiuti ad interpretare gli avvenimenti della vita e dare loro un senso. Poi, occorre sedersi a tavola con il Signore, diventare suoi commensali, affinché la sua presenza umile nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue ci restituisca lo sguardo della fede, per guardare tutto e tutti con gli occhi di Dio, nella luce del suo amore. Rimanere con Gesù che è rimasto con noi, assimilare il suo stile di vita donata, scegliere con lui la logica della comunione tra di noi, della solidarietà e della condivisione. L’Eucaristia è la massima espressione del dono che Gesù fa di se stesso ed è un invito costante a vivere la nostra esistenza nella logica eucaristica, come un dono a Dio e agli altri.           […] C’è un grande sforzo da compiere perché ogni cristiano, qui nel Nord-est come in ogni altra parte del mondo, si trasformi in testimone, pronto ad annunciare con vigore e con gioia l’evento della morte e della risurrezione di Cristo. Conosco la cura che, come Chiese del Triveneto, ponete nel cercare di comprendere le ragioni del cuore dell’uomo moderno e come, richiamandovi alle antiche tradizioni cristiane, vi preoccupate di tracciare le linee programmatiche della nuova evangelizzazione, guardando con attenzione alle numerose sfide del tempo presente e ripensando il futuro di questa regione. Desidero, con la mia presenza, sostenere la vostra opera e infondere in tutti fiducia nell’intenso programma pastorale avviato dai vostri Pastori, auspicando un fruttuoso impegno da parte di tutte le componenti della Comunità ecclesiale.           […] Nei secoli passati, le vostre Chiese hanno conosciuto una ricca tradizione di santità e di generoso servizio ai fratelli, grazie all’opera di zelanti sacerdoti e religiosi e religiose di vita attiva e contemplativa. Se vogliamo metterci in ascolto del loro insegnamento spirituale, non ci è difficile riconoscere l’appello personale e inconfondibile che essi ci rivolgono: Siate santi! Ponete al centro della vostra vita Cristo! Costruite su di Lui l’edificio della vostra esistenza. In Gesù troverete la forza per aprirvi agli altri e per fare di voi stessi, sul suo esempio, un dono per l’intera umanità.Attorno ad Aquileia si ritrovarono uniti popoli di lingue e culture diverse, fatti convergere non solo da esigenze politiche ma, soprattutto, dalla fede in Cristo e dalla civiltà ispirata dall’insegnamento evangelico, la Civiltà dell’Amore. Le Chiese generate da Aquileia sono chiamate oggi a rinsaldare quell’antica unità spirituale, in particolare alla luce del fenomeno dell’immigrazione e delle nuove circostanze geopolitiche in atto. La fede cristiana può sicuramente contribuire alla concretezza di un tale programma, che interessa l’armonico ed integrale sviluppo dell’uomo e della società in cui egli vive.” (Dal discorso di Benedetto XVI a S.Giuliano 8 maggio 2011) 

sr Francesca Venturelli

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