GxG MagazineComunità è un acrostico Corso Animatori

da GxG Magazine

del 13 gennaio 2011

 

   “Se vuoi andare veloce, cammina da solo. Se vuoi andare lontano, cammina assieme agli altri.” (Proverbio Africano)            Nell'antichità l'acrostico era un componimento poetico in cui le lettere iniziali di ogni verso formavano un nome o una frase. Oggi questo metodo viene utilizzato per formulare parole di senso compiuto attraverso le iniziali di altre parole. Quindi, in che modo 'comunità' un acrostico?            Lo è innanzitutto perchè non si può spiegare cosa vuol dire comunità senza collegarci una serie di concetti: non c'è comunità senza collaborazione, o senza intesa, o senza amore. Allo stesso modo, è inevitabile che questi concetti, mescolati insieme, creino comunità. Gioco di parole, ma fino a un certo punto!            In secondo luogo, concedendoci il lusso di parlare a livello metaforico, siamo noi l'acrostico della nostra comunità: ciascuno di noi è una persona ben connotata fisicamente e soprattutto caratterialmente.  Ciascuno di noi è, se vogliamo, una 'parola'. La personale singolarità di ognuno, partecipa alla comunità, ne è anzi una parte fondamentale, un pezzo di significato messo a disposizione. Poco importa se, per creare una parola più bella, dobbiamo rinunciare a qualche nostra lettera...Vuoi andare veloce, o vuoi andare lontano?  C come Condivisione           Condividere è mettere in comune. Condividere un'esperienza, una valore, una pizza, una fatica. Ma, soprattutto, condividere se stessi: trovare il tempo per perdere qualcosa di sé, per vederlo accolto da qualcun altro, e al contempo accogliere qualcosa che quel qualcun altro ha deciso di concederci. Condividere è concedere. Comunità è concessione.  O come Onestà           Onestà è dire le cose come stanno. L'onestà e la sincerità sono la base dei rapporti che, insieme, costituiscono la trama della comunità stessa. Onestà è schiettezza. C'è bisogno di verità, che garantisca un rapporto di fiducia. Comunità è trasparenza.  M come Modestia           Passiamo tutta la giornata ponendo noi stessi al centro dello schema, il nostro ego al centro del nostro sistema solare. In comunità non può essere così . Ci si espone di più, si ricevono molte soddisfazioni e altrettanti contraccolpi. Ogni esperienza di comunità porta con sé un insegnamento, è una garanzia di guadagno, se si è disposti a perdere qualcosa di sé. E' un po' come una lavanda dei piedi...Comunità è umiltà.  U come Unità           La promessa Ads della Comunità Animatori recita “[...]la mia comunità il mio sostegno...”; come rendere possibile questo, se non aiutandosi? Un'unità non solo materiale, un aiuto non solo per attività pratiche ma soprattutto nel bisogno, perfinoquando siamo troppo orgogliosi per ammettere che ne abbiamo necessità. Comunità è sostegno.  N come Naturalezza           In una comunità non servono maschere. Ogni maschera incatena chi la porta, è un peso. In una comunità tutto questo non serve: sei tra amici, dovresti sentirti a tuo agio! Dobbiamo lasciare che gli altri ci conoscano per quello che siamo...Comunità è libertà di essere.  I come Identità           Identità personale, certamente, perchè ognuno fornisce il proprio apporto alla comunità; ma soprattutto, identità di gruppo. Qual è l'elemento unificante? C'è un obiettivo? In cosa il gruppo si trova unito? Anche un gruppo deve decidere chi vuole essere. Comunità è coerenza.  T come Tempo           Spesso ci si aspetta che fare comunità sia il naturale esito di una vita di gruppo. Non è così. Perchè le condizioni per essere una comunità siano propizie, per mettere in pratica l'onestà, la condivisione e tutto ciò che serve, è necessario soprattutto tempo. Non tempo passivo passato ad aspettare che qualcosa accada, ma tempo attivo speso per gli altri, tempo di lavoro sulle proprie fragilità e affidamento sulle proprie qualità. Spesso è frustrante: “ come fanno gli altri a non vedere cosa serve, cosa bisogna fare!” Eppure nemmeno a noi viene naturale, anche noi dobbiamo lavorarci...Comunità è pazienza.  A come Amore           Perchè ogni cosa sia possibile, serve l'Amore. “La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell`ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.” Non un Amore qualsiasi: un Amore con l'accento, impercettibile, che cambia completamente il tono. Comunità è Spirito.    

 

Giulia Krajcirik