GxG MagazineCosa Farò da Grande? attualità

La maggior parte delle matricole negli ultimi tempi propendono sempre più verso indirizzi economici, politici, giuridici e letterari mentre, sempre meno, sono coloro che scelgono una facoltà scientifica.

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da GxG Magazine

del 11 gennaio 2010

 

 

DOPO LA MATURITÀ: L’INIZIO DI UN NUOVO CAMMINO.Quale sarà il mio futuro? Cosa voglio veramente dalla vita? E se scegliessi una strada sbagliata o non riuscissi ad andare avanti? Tante domande oggigiorno assillano i giovani neo-diplomati davanti alla scelta di quale percorso intraprendere dopo la tanto attesa maturità.

Al momento della scelta…Molti ragazzi si trovano a dover prendere una decisione sul loro futuro universitario o professionale senza avere una benché minima idea sulle opportunità che offrono gli innumerevoli corsi di laurea delle diverse università italiane. Così, al momento della fatidica decisione tanti di loro, essendo completamente persi nel vuoto, si adeguano alle scelte di un loro amico, mettendo al primo posto il divertimento e la compagnia facendo passare in secondo piano il vero scopo dell’università: studiare per realizzarsi e conseguire una valorizzazione professionale e personale.

Così facendo, molti, dopo i primi esami, si rendono conto che in realtà non hanno fatto una scelta autonoma e matura e costretti a cambiare facoltà perdendo, di conseguenza, un anno. Tanti dicono: “Beh cosa volete che sia un anno in tutta la vita?”. Non è niente perdere un anno, ma si perde l’opportunità di laurearsi in breve tempo per poi accedere al mondo del lavoro. La maggior parte dei ragazzi vedono la scelta dell’università come un momento di transizione per riflettere su cosa fare del proprio futuro o semplicemente per assaporare, magari anche per poco, la vita universitaria.

Ma, l’università non è l’ unica scelta da prendere in considerazione dopo il diploma; infatti chi crede di poter sostenere ulteriori anni di studio può cimentarsi in corsi di alta formazione, corsi del fondo sociale europeo, corsi in e-learning, scuola di manualità come ad esempio quella scuola di mosaico di Aquileia, quella di vetro a murano e laboratori orafi e di ceramica a Nove (VI). Questo è in uno sperpero di energie e di risorse che, assai spesso, si traduce nell’abbandono degli studi e nella ricerca di un lavoro anche dequalificato.

Le statistiche parlano…Due ragazzi su tre, secondo una statistica dell’Istat,relativi al 2007, una volta usciti dalle superiori si iscrivono all’università, ma parecchi di loro si ritirano entro il primo anno.La maggior parte delle matricole negli ultimi tempi propendono sempre più verso indirizzi economici, politici, giuridici e letterari mentre, sempre meno, sono coloro che scelgono una facoltà scientifica.

Queste ultime, che spesso sono a numero chiuso, pongono notevoli ostacoli davanti agli studenti che, piuttosto di subire la delusione di un rifiuto, preferiscono aggirare l’ostacolo scegliendo facoltà più agevoli. Invece i ragazzi dovrebbero capire che se hanno delle capacità e delle aspirazioni, per quanto difficile e lunga sia la strada, non devono mollare, ma impegnarsi per mettere a frutto i propri talenti.

Come posso informarmi?Esistono a questo proposito molti Enti pubblici e privati che offrono ai giovani strumenti idonei per capire le proprie attitudini e i propri interessi, come gli informagiovani, le biblioteche o i corsi di orientamento tenuti dagli atenei. Anche il web è una risorsa importante che può, in qualche modo, rispondere alle nostre richieste di informazioni sul mondo universitario o lavorativo.

Fare orientamento, in conclusione, significa fare in modo che la persona nel momento in cui si trova a dover fare una scelta, scolastica o professionale, acquisti consapevolezza di sé, delle proprie attitudini e aspirazioni e che affronti tale scelta in modo proficuo e responsabile.

Francesca Pesce, Mariangela Zeni

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