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GxG MagazineQuale famiglia? affetti speciali

La famiglia occupa un posto importante nella vita di ognuno di noi e nella società. Forse per questo trova spazio nel variegato mondo televisivo: molto successo riscuotono le serie tv incentrate sulla famiglia.


GxG MagazineQuale famiglia? affetti speciali

da GxG Magazine

del 09 luglio 2010

 

 

 

 

 

               La famiglia occupa un posto importante nella vita di ognuno di noi e nella società. Forse per questo trova spazio nel variegato mondo televisivo: molto successo riscuotono le serie tv incentrate sulla famiglia. Nei palinsesti troviamo molti esempi di famiglie, segno dell’evoluzione della nostra società nel tempo: agli occhi di molti positiva e frutto della modernità.

Due interessanti serie Tv               In particolare si possono citare due interessanti serie tv, significativi emblemi delle nuove famiglie di questo millennio.

“Cougar Town” parla di una ragazza madre quarantenne che ha passato metà della sua vita a crescere il figlio. Arrivata a questa soglia, decide di rifarsi una vita, partecipando a numerosi incontri con uomini più giovani. “Modern Family” invece è incentrata sulle vicende di una famiglia allargata, che riunisce in sé tre nuclei familiari: quello del padre Jay, risposato, quello della figlia (con relativa prole) e quello del figlio, omosessuale che convive col compagno e la loro bambina adottata.

               In America queste due trasmissioni hanno spopolato, e da qualche settimana sono in onda sul satellite anche in Italia; a breve verranno trasmesse in chiaro e saranno alla portata di tutti.

Quale sguardo               Tutto scorre davanti ai nostri occhi: è facile e quasi scontato provare simpatia per le vicende e i personaggi presentati. In fin dei conti - questo è il pensiero comune - anche loro hanno le loro difficoltà, come tutti quanti! Questo pensiero si evolve in una sorta di accettazione a livello culturale di questi modelli. E il sistema culturale che c’è dietro pian piano si impone, diventa ordinario. Ma ordinario non è!

               L’altro sguardo per osservare questi modelli è quello di chi queste situazioni le vive non per scelta propria: i figli, che prima assistono, perlopiù impotenti, allo sgretolamento della loro famiglia e poi si ritrovano spesso a disagio, in questa nuova situazione non così naturale.

               La Famiglia cristiana, con la f maiuscola, è scomparsa: sembra che sia proprio fuori moda. Non solo si sta mettendo in discussione la sua stessa natura, ma anche la sua valenza educativa, in nome del relativismo (cioè: tutto è lecito, in nome della libertà personale di ognuno) e di una buona dose di egoismo di alcuni genitori che hanno forse dimenticato il compito impegnativo del loro ruolo.

Famiglie ‘sconosciute’

               Nomi come Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, Luigi e Zelia Martin, Ulisse e Lelia Amendolagine suonano sconosciuti all’orecchio dei telespettatori e dei produttori di serie televisive come le precedenti. Chi sono? Che cosa hanno in comune? Sono gli esempi di come la vita ordinaria di una famiglia normale (rispetto a quelle già accennate sopra) possa rivelarsi straordinaria e ricca di bellezza, gioia e amore. Come si può ottenere questo? La risposta è semplice, ma non scontata: mettendo Gesù nel mezzo della vita e degli affetti familiari.

               Si tratta di coppie di sposi e genitori santi, e non solo metaforicamente! Uomini e donne che, seguendo la loro vocazione al matrimonio, hanno saputo trasmettere ai figli e alle loro comunità un esempio vero di vita cristiana calata nella vita di ogni giorno. Forse un giorno saranno questi i protagonisti delle serie tv sulla vera famiglia. Ci piace almeno pensarlo.

Santi in tandem

Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi.               Vivono tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento. Si conoscono e si sposano a Roma. Lui è un avvocato impiegato negli enti statali, lei studia come impiegata ed è appassionata delle materie umanistiche. Entrambi molto attivi nelle varie associazioni studentesche cattoliche dell’epoca e nell’Unitalsi. Dei loro quattro figli, tre si consacrano al Signore. La vita all’interno della famiglia si caratterizza per l’esempio cristiano dei genitori, molto impegnati ad evangelizzare sia dentro che fuori dall’ambiente familiare.

Luigi e Zelia Martin.               Vivono nell’Ottocento. Sono i genitori di santa Teresa di Gesù Bambino, entrambi da giovani desideravano consacrare la propria vita a Dio. Ma il piano su di loro è stato diverso. Da sposi e da genitori mettono al centro la carità di Gesù, che esprimono anche attraverso gesti concreti, dato il loro benessere economico. I figli sono educati a non sprecare e ad aiutare chi è in difficoltà. Testimoniano come l’esempio dei genitori sia stato di vera santità, nella preghiera in famiglia, nella devozione a Maria e nell’Eucarestia.

Ulisse e Lelia Amendolagine.               La loro storia ha inizio ad inizio ‘900 a Roma. Si innamorano, creano la loro famiglia. Da subito si inseriscono nella parrocchia, retta dai Carmelitani scalzi, e collaborano strettamente con quest’Ordine. La loro vita è fatta di continui sì a Gesù, anche nella malattia. L’educazione dei figli, di cui due sacerdoti, è semplice e al suono di «in qualunque condizione e in qualunque stato di vita, tu devi sempre cercare dì guadagnarti il Paradiso», come la stessa Lelia scriveva al figlio.

Chiara Stroppolo

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