GxG MagazineVangelo senza Confini mappamondo

Anche tu per evangelizzare il mondo! Il 18 ottobre presso l'istituto San Marco di Mestre ha avuto luogo il primo convego missionario salesiano: “Vangelo senza confini”, cui ha partecipato tutta l'ispettoria.

GxG MagazineVangelo senza Confini mappamondo

da GxG Magazine

del 14 gennaio 2010

 

 

Il 18 ottobre presso l’istituto San Marco di Mestre ha avuto luogo il primo convego missionario salesiano: “Vangelo senza confini”, cui ha partecipato tutta l’ispettoria. Oltre duecento persone tra giovani, famiglie, salesiani, FMA, cooperatori e circa venti gruppi missionari. E’ stato realizzato da don Alberto Poles, delegato dell’animazione missionaria della nostra ispettoria con altri sette ragazzi, proprio per creare una maggior coesione tra le varie componenti.

 

I protagonisti della giornata! 

La mattinata è stata uno susseguirsi di incontri con persone davvero importanti dell’ispettoria, dell’Italia, delle missioni! Dopo i saluti e l’accoglienza dell’ispettore don Eugenio Riva e la neo-eletta ispettrice sr Marisa Chinellato, don Franco Fontana, animatore missionario nazionale e vicepresidente VIS ( Volontariato Internazionale per lo Sviluppo), ha parlato di come si sviluppino le dinamiche missionarie e di quanto siano importanti collaborazione e sinergie tra i diversi gruppi missionari del territorio. Successivamente è intervenuta Rosaria Cortellessa, volontaria nei progetti del VIDES ( Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo), presentando alcuni progetti realizzati dai giovani per i giovani.

Emma Gremmo, poi, rispondendo ad alcune domande del pubblico, ha sottolineato come la spiritualità missionaria sia sempre una manifestazione dell’amore di Dio verso il mondo. Ha presentato la sua esperienza di volontariato fra gli immigrati che giungono in Italia; ed ha concluso invitando i giovani che hanno fatto volontariato durante le vacanze estive a prolungare il soggiorno nei paesi di missione per un periodo ben più lungo.

Don Vaclav Klement ha esposto l’idea di missione di Don Bosco, i moderni modi di fare missione e i bisogni urgenti delle missioni salesiane, usando come riferimento le indicazioni del Rettor Maggiore sull’argomento. Il Consigliere ha poi presentato le prospettive missionarie della Congregazione e, in particolare, ha parlato del Progetto Europa e della Domenica Missionaria Salesiana (DOMISAL) dei prossimi anni: in favore delle comunità zingare, nel 2010, e per il volontariato missionario, nel 2011. Don Klement ha concluso ricordando che alla morte di Don Bosco un quinto dei salesiani era in missione all’estero, e ha invitato tutti i gruppi missionari e la rivista Gioventù Missionaria a riscoprire le dinamiche missionarie nei 150 anni di storia salesiana.

Il pomeriggio della domenica è stato riservato alle attività più distensive: la comunità cingalese presente all’incontro si è esibita in danze tradizionali; il gruppo teatrale SCALAMUSIC, ha eseguito un musical sul tema della migrazione, infine, nella cappella dell’Istituto ha avuto luogo l’ Eucaristia multietnica.

“Vangelo senza confini” Ma dove sono i confini?!

«Andate e portate il Vangelo sino ai confini … » Ma dove sono i confini?! Don Klement ci esortava ad andare oltre, a guardare oltre la punta del nostro naso, a non soffermarci tra un me ed un io. Andare oltre dunque. Che non significa necessariamente per terre lontane. Missionario è infatti colui che incontra le persone, che le accoglie e le rispetta. Missionario è colui che fa della diversità un dono. Il missionario evangelizza. E come ? Non sono necessarie grandi imprese, si inizia con poco, un buon giorno, un buona sera, qualche semplice lezione di etica..

Ma chi evangelizza?!

Emma ci ha risvegliati dallo stereotipo che accomuna un pò tutti nel ritenere che l’annuncio del Vangelo si crede sia solo lavoro da preti, pensando che i laici svolgano solo un ruolo di sostegno. In realtà, anche, e soprattutto un laico può trasmettere il Vangelo, fino ai confini del mondo! Gesù chiamò a sè dodici persone “dodici poveri pescatori ignoranti e pieni di pensieri terrestri”, ci suggerisce santa Teresina di Lisieux, non di certo persone acculturate, vescovi.. “Tuttavia Gesù li chiamava suoi amici, suoi fratelli. Vuole vederli regnare con Lui nel regno di Suo Padre e per aprir loro questo regno vuole morire sopra una croce perchè ha detto -Non c’è amore più grande che dare la vita per coloro che amiamo-.”

E lo stesso fece don Bosco con le sue prime missioni, il rettor maggiore ci ricorda infatti, che i primi evangelizzatori, non avevano di certo avuto un lungo iter formativo, ma erano vissuti accanto a Lui, respirando l’amore alla vita, la gioia dell’amicizia con il Signore, la semplicità e la profondità della preghiera quotidiana, il desiderio di una costante donazione ai giovani più poveri ed abbandonati.

Ed ora tocca a noi! “Anche tu!”

Stavolta non sfuggi. Il Signore ce l’ha con te. La sua mano tesa ti ha individuato nella folla. Non voltarti indietro e non guardarti accanto. Ecco, risuona un nome: il tuo. Non ti sbagli proprio. E’ inutile che fingi di non sentire, o che ti nascondi dietro un altro, o che ti abbassi per non farti vedere. Quell’indice ti raggiunge e ti inchioda a responsabilità precise che non puoi scaricare su nessuno. «Anche tu per evangelizzare il mondo».

Anche tu. Non solo, quindi, i missionari «doc», magari con tanto di barba, e con tanto profumo di foreste tra le mani, e con tanto fascino di avventure in terre lontane. Per evangelizzare il mondo! Sì, perché il mondo è la vigna del Signore, dove egli ci manda tutti a lavorare. A qualsiasi ora del giorno. E non è lecito a nessuno rimanere in ozio. Non preoccuparti non ti si chiede nulla di straordinario. Neppure il tuo denaro: forse non ne hai.

Si chiede da te soltanto che, ovunque tu vada, in qualsiasi angolo tu consumi l’esistenza, possa diffondere attorno a te il buon profumo di Cristo. Che ti lasci scavare l’anima dalle lacrime della gente. Che ti impegni a vivere la vita come un dono, e non come un peso. Che sostenga con la preghiera e col sacrificio chi combatte in prima linea. Che ti decida finalmente a camminare sulle vie del Vangelo, missionario di giustizia e di pace. E il mondo, anche quello più distante da te, avvertirà che il rosso di sera non si è ancora scolorito!” E’ tempo di muoverci. Non vi pare?!

Emma Gremmo : semplice donna cristiana, ha scelto la missione a vita e come modalità per viverla il celibato, mezzo di grande libertà. E’ stata per tredici anni in Congo, ora da diciassette a Piombino come missionaria laica del Centro Fratenità. Qui continua il suo servizio per la chiesa italiana nel formare equipe di sacerdoti, famiglie, giovani per partire insieme ad gentes .Punto di partenza: «Non parto per salvare il mondo..ma perché Dio ama il mondo!»

Don Vàclav Klement : consigliere generale per le missioni. Il suo ruolo consiste nell’arrivare ai salesiani del mondo nello spirito missionario. Coordina iniziative ed orienta l’azione delle missioni perché rispondano con stile salesiano alle urgenze dei popoli da evangelizzare. Punto di arrivo : «Ogni, missione è unica, però il punto di arrivo è far passare il Vangelo ai giovani, sia con la scuola, l’oratorio, centri di formazione professionale ed anche con la proposta vocazionale, diventare insomma degli apostoli dei loro coetanei.»

Inoltre...

Emma ci esortava sull’importanza di saper-dover tornare all’essenziale di ciò che Gesù ci chiede, di stare con Lui in una forma concentrica a tre dimensioni: vivendo con Lui, rimanendo con Lui attraverso la comunione tra i discepoli ( tra noi giovani missionari), verso tutti.

Dio ci ama in modo unilaterale, gratuito. Mentre noi siamo peccatori, nemici, non ci chiede di esser puri, è Lui che scende a noi e colma gratis questa distanza che ci separa. Dunque a noi cosa rimane da fare?! Rispondere all’Amore con l’Amore! Non tanto di riamare Dio, ma somigliargli, accogliere usare misericordia con la sua stessa gratuità: questa è la nostra missione, non solo verso gli immigrati ma verso tutti!

Emma come possiamo noi vivere con coerenza, portando frutto, quel che è l’atteggiamento missionario?

Non dicendo più sono stato in missione o vado in missione, dobbiamo alzarci ogni giorno dicendo: sono in missione! Prima di uscire da casa prendetevi cinque minuti per leggere il Vangelo,e lungo tutta la giornata chiedete luce su quel che non avete capito del brano, e di quel che avete compreso cercate di concretizzarlo! Rischiate! Ne val la pena! Ed infine vi dico: fate bene ciò che fate! La missione, la quotidianità non è attività da tempo libero.

Don Klement.. Europa non è solo quella più “svantaggiata” come Albania , Romania.. c’è anche l’altra Europa. C’è bisogno forse anche qui di mondialità?

Certo! Ecco tre obiettivi semplici per questo nuovo anno alle porte! Il primo: ravvivare il carisma salesiano soprattutto nei paesi in cui non è vivo; secondo puntare in esperienze creando una Valdocco austriaca, tedesca..; terzo: sensibilizzando e promuovendo la solidarietà delle persone europee e non, a partire come missionari.

Silvia Lancerotto

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