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Harambè: Buona notte della Madre Generale suor Yvonne

Riportiamo la Buona Notte della Madre GEnerale delle Figlie di maria Ausiliatrice, tenuta al Colle don Bosco il 24 settembre, in occasione dell'Harambèe. "Il vostro è un “raduno festoso, una comunità che si riunisce” attorno a Maria che avete invocato con tanto amore e fede nella preghiera del rosario che ha voluto raggiungere tutto il mondo".


Harambè: Buona notte della Madre Generale suor Yvonne

da News dal mondo

del 04 ottobre 2011(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) {return;} js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/en_US/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));

 

Carissimi giovani,           provo una grande gioia essere qui, al Colle delle beatitudini: luogo particolarmente caro a tutti voi e alla Famiglia salesiana. Qui si sente presente don Bosco! E sono sicura che egli parla al cuore di ognuno, ognuna di voi. Questa sera vorrei che la mia voce fosse eco del cuore di don Bosco e di Maria Domenica Mazzarello che vi guardano con gioia.           Avete vissuto l’Harambée 2011 nella preghiera e nella condivisione di varie esperienze a partire dalle testimonianze. Il vostro è un “raduno festoso, una comunità che si riunisce” attorno a Maria che avete invocato con tanto amore e fede nella preghiera del rosario che ha voluto raggiungere tutto il mondo.Guardando i vostri volti mi ritorna alla memoria del cuore la bellissima esperienza vissuta a Madrid con una moltitudine di giovani di tutto il mondo venuti per essere confermati nella fede dal santo Padre Benedetto XVI e per trovare il coraggio evangelico di annunciare ad altri giovani quello che hanno visto, sentito, sperimentato: la presenza di una Chiesa giovane, di una Chiesa nuova, di una Chiesa in cammino.           Molti giovani del Movimento Giovanile Salesiano si sono ritrovati in questa grande esperienza ecclesiale e hanno potuto verificare che lo spirito di don Bosco e di Maria Domenica Mazzarello è sorgente di vita oggi nei cinque continenti. Insieme ci siamo ritrovati in comunione attorno a Gesù presente in mezzo a noi nella sua Parola, nella sua Croce e nell’Eucaristia. Soprattutto in Gesù e con lo spirito salesiano eravamo in comunione profonda gli uni con gli altri e con tutto il mondo.Anche i discepoli di Emmaus, dopo aver incontrato Gesù lungo la strada, non potevano tacere.           Era impellente in loro il bisogno di annunciare, con un grido di gioia: “Noi l’abbiamo incontrato, l’abbiamo visto, ci ha parlato”. Dopo averlo incontrato sono diventati testimoni, missionari coraggiosi.Stiamo vivendo in questo momento un forte clima missionario con lo stesso cuore di donBosco e di madre Mazzarello. Un cuore grande che, nel nome di Gesù, spinge la vostra vita a varcare la soglia del ristretto mondo personale con i suoi bisogni, attese, speranze, per raggiungere nuove frontiere di religione, cultura, lingua, sensibilità diverse. Lo Spirito di Dio vi manda, vi precede e vi attende.Tutti, in quanto cristiani, siamo dei missionari portatori cioè della vita buona del vangelo. Sentirsi tali è fonte di profonda gioia. Vi auguro di trovare nella Parola di Dio una via per vivere come Gesù e cosi essere un segno che Egli è vivo oggi!C’è una chiamata specifica che vi impegna ad essere “lievito di nuovi cristiani”, “audacitestimoni di vita cristiana, per far sì “che la Chiesa riemerga con vigore nel cuore di molti”.           Questa consegna che Benedetto XVI ha dato a più di un milione di giovani partecipanti alla Messa di conclusione della GMG 2011, è un invito anche per voi ad accogliere il mandato missionario con responsabilità, ma soprattutto con profonda gioia perché è un dono gratuito da parte di Dio che ha scelto ognuno e ognuna di voi, vi ha chiamati per nome e voi avete dato la vostra disponibilità a realizzare il desiderio di Gesù: «Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21).Questo è il tema scelto dal Papa per la giornata missionaria mondiale, che si celebrerà nel prossimo mese di ottobre. È un mandato che viene dato anche a voi da Gesù stesso; vi auguro di accoglierlo con cuore generoso, disponibile ad incontrarsi con Lui per capire il perché e il come annunciare e testimoniare l’amore di Dio soprattutto ai più poveri.           Accogliere questo mandato e farlo diventare progetto della vostra vita vi fa entrare nella sfera della gratuità, della gioia, nonostante le comprensibili situazioni di precarietà, di sacrificio, di rischio, fino al punto da accogliere il martirio come la più alta testimonianza di amore verso Dio e i suoi prediletti: i poveri!Domani il Rettor Maggiore don Pascual Chávez Villanueva – nono Successore di don Bosco -, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, consegnerà il crocifisso ai/alle partenti sotto lo sguardo materno di Maria. Non vi faccia paura la croce, perché lì c’è il Crocifisso, c’è Gesù che ama e dona la sua vita per noi, per l’umanità.È un gesto altamente significativo, un nuovo mandato fatto nel nome di Gesù : Andate aannunciate a tutti: “Abbiamo visto il Signore!”.Egli accenda nel cuore di ognuna e di ognuno lo stesso fuoco che ardeva nel cuore dei nostri Fondatori: don Bosco e madre Mazzarello e che si è irradiato fino ai confini del mondo, ma attende di estendersi ancora più in là, di più!Benedetto XVI nel suo messaggio ci ricorda che “Questo compito non ha perso la sua urgenza.           Anzi, «la missione di Cristo redentore, affidata alla Chiesa, è ancora ben lontana dal suocompimento … Uno sguardo d’insieme all’umanità dimostra che tale missione è ancora agli inizi e che dobbiamo impegnarci con tutte le forze al suo servizio» (Giovanni Paolo II, Enc. Redemptoris missio, 1). Non possiamo rimanere tranquilli al pensiero che, dopo duemila anni, ci sono ancora popoli che non conoscono Cristo e non hanno ancora ascoltato il suo Messaggio di salvezza.Non solo; ma si allarga la schiera di coloro che, pur avendo ricevuto l’annuncio del Vangelo, lo hanno dimenticato e abbandonato, non si riconoscono più nella Chiesa; e molti ambienti, anche in società tradizionalmente cristiane, sono oggi refrattari ad aprirsi alla parola della fede. È in atto un cambiamento culturale, alimentato anche dalla globalizzazione, da movimenti di pensiero e dall’imperante relativismo, un cambiamento che porta ad una mentalità e ad uno stile di vita che prescindono dal Messaggio evangelico, come se Dio non esistesse, e che esaltano la ricerca del benessere, del guadagno facile, della carriera e del successo come scopo della vita, anche a scapito dei valori morali”.           Dio vi ha scelti/e da sempre ad andare e annunciare la Parola di salvezza, nello spirito del carisma salesiano, in questo contesto storico carico di contraddizioni e assetato di verità, di speranza, di amore autentico.Don Bosco e madre Mazzarello vi sostengono nel vostro slancio per il da mihi animas cetera tolle. Anzi, Don Bosco e Madre Mazzarello siamo noi, oggi, tutti insieme!Essere missionari è un grande dono ricevuto e da ri-donare. Io prego per tutti/e voi, perché possiate essere santi/e missionari/e.Maria Ausiliatrice vi protegga con la tenerezza e la fortezza del suo cuore di Madre. Tenete la vostra mano stretta alla sua. Lei sa come accompagnarvi sulle strade di Dio e portare Gesù a tanti giovani in attesa di gesti concreti di umanità, di verità, di speranza per il futuro. Tenete acceso in loro il desiderio di sognare in grande, di sentirsi amati da Dio e salvati dall’amore di Cristo che ha accolto la croce come il più sublime atto d’amore. Vi accompagno con la mia costante preghiera.Buona notte. 

Colle Don Bosco, 24 settembre 2011

 

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