“Se non conosciamo don Bosco e non lo studiamo, non possiamo comprendere il suo cammino spirituale e le sue scelte pastorali; non possiamo amarlo, imitarlo e invocarlo; in particolare ci sarà difficile inculturare oggi il suo carisma nei vari contesti e nelle differenti situazioni. Solo rafforzando la nostra identità carismatica, potremo offrire alla Chiesa e alla Società un servizio ai giovani significativo e rilevante. La nostra identità trova il suo riferimento immediato nel volto di Don Bosco; in lui l’identità diventa credibile e visibile”
“Se non conosciamo don Bosco e non lo studiamo, non possiamo comprendere il suo cammino spirituale e le sue scelte pastorali; non possiamo amarlo, imitarlo e invocarlo; in particolare ci sarà difficile inculturare oggi il suo carisma nei vari contesti e nelle differenti situazioni. Solo rafforzando la nostra identità carismatica, potremo offrire alla Chiesa e alla Società un servizio ai giovani significativo e rilevante. La nostra identità trova il suo riferimento immediato nel volto di Don Bosco; in lui l’identità diventa credibile e visibile” (Pascual Chavez, nono successore di don Bosco)
La proposta pastorale di quest'anno ruota attorno al sogno dei 9 anni. Sappiamo che don Bosco è un grande sognatore e che in qualche modo i suoi sogni rispecchino anche le scelte della sua vita e rimarchino ancora con più forza ciò che gli stava davvero a cuore: il bene dei ragazzi, nel tempo e nell'eternità.
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