In tutte le diocesi grande mobilitazione per portare al centro l'educazione e coinvolgere i protagonisti. «Lo sguardo vuole essere davvero complessivo. Del resto ci rivolgiamo a tutti perché la scuola è un bene comune di tutta la società...».
del 27 gennaio 2014
Una grande giornata di festa della scuola italiana con il Papa. E soprattutto «l’occasione per ribadire l’importanza che la Chiesa italiana pone al tema dell’educazione», sottolinea monsignor Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali e sottosegretario della Conferenza episcopale italiana, parlando dell’appuntamento al quale anche l’odierno Messaggio della Presidenza della Cei fa riferimento: «Un grande pomeriggio di festa e di incontro con il Papa in piazza San Pietro il prossimo 10 maggio».
Un traguardo verso il quale ci si sta muovendo già dal maggio scorso quando a Roma si è svolto l’incontro nazionale intitolato «La Chiesa per la scuola», durante il quale si è ribadito non solo l’impegno sul fronte educativo in questo decennio ma anche l’attenzione che la Chiesa ha per tutta la scuola italiana. E proprio a tutti i soggetti presenti nella scuola si rivolge la mobilitazione che vedrà coinvolte tutte le diocesi. «Nei primi mesi del prossimo anno, dalla festività di san Giovanni Bosco alla Giornata per la vita – spiega monsignor Pompili – si svolgerà in tutte le diocesi italiane la Settimana dell’educazione, che si propone di coinvolgere a livello locale davvero tutti, con incontri, momenti di riflessione e manifestazioni pubbliche». Un coinvolgimento rivolto davvero a tutti i soggetti presenti nel mondo della scuola: studenti, genitori, docenti, non docenti, personale amministrativo, dirigenti scolastici. «L’idea di fondo – prosegue il sottosegretario della Cei – è di creare un avvicinamento per un evento dal grande impatto che permetta di porre al centro del dibattito il tema della scuola. Un tema che non deve essere riservato o ristretto agli addetti ai lavori, ma che deve rendere tutti consapevoli dell’importanza del tema». Nasce anche da questa constatazione «la necessità di una mobilitazione che coinvolga tutti perché la scuola non sempre risponde alle attese». Ma l’attenzione è rivolta all’intero mondo scolastico italiano, statale e non statale, dove – in quest’ultimo – la presenza della scuola cattolica è grande. Ovviamente c’è un’attenzione particolare a questo segmento del sistema scolastico italiano che la comunità cristiana ha creato e continua a tenere in vita pur tra mille difficoltà, ma «lo sguardo vuole essere davvero complessivo. Del resto ci rivolgiamo a tutti perché la scuola è un bene comune di tutta la società, e a volte si dimentica di porla al centro dei propri interessi».
A febbraio 2014 i quattro uffici della Cei coinvolti nell’evento (l’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università, il Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica, l’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia, il Servizio nazionale per la pastorale giovanile) faranno il punto sul cammino di avvicinamento al 10 maggio. Un’ulteriore tappa per rafforzare il coinvolgimento di tutta la società.
di Enrico Lenzi
tratto da: http://www.avvenire.it
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