Il deserto e la speranza che nasce nel silenzio

Settimana 1

Quaresima di Speranza 2025. Camminiamo insieme verso la Pasqua.

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Ti è mai capitato di spegnere il telefono e restare in silenzio per qualche minuto? Non per dormire, non per ascoltare musica, ma semplicemente per stare… zitto? Scommetto che ti è sembrato strano, forse perfino scomodo. Eppure, la Quaresima inizia proprio così: con il silenzio del deserto.

Il deserto: luogo di assenza o di pienezza?

Il Vangelo racconta che Gesù, prima di iniziare la sua missione pubblica, fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni. Quaranta giorni di solitudine, senza distrazioni, senza comfort, senza il rumore della folla. Ma perché? Non poteva iniziare subito a parlare alla gente, a guarire, a fare miracoli?

Forse, proprio nel silenzio si trova qualcosa di più grande. Noi spesso pensiamo che il deserto sia solo un luogo vuoto, un'assenza. Eppure, per chi lo vive, il deserto può diventare uno spazio di pienezza, dove si scopre ciò che conta davvero. Ecco una domanda per te: quando è stata l'ultima volta che ti sei fermato davvero a pensare a cosa conta nella tua vita?

Le tentazioni di Gesù e le nostre

Durante il tempo nel deserto, Gesù affronta tre grandi tentazioni. La prima è quella del pane: il diavolo gli dice di trasformare le pietre in cibo. Ma Gesù risponde: "Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4,4). La seconda è il potere: il diavolo gli offre tutti i regni della terra, ma Gesù rifiuta, sapendo che il vero potere non è quello terreno. La terza è la spettacolarità: gettarsi giù dal tempio e farsi salvare dagli angeli. Ma Gesù non cerca applausi.

E noi? Quali sono le tentazioni che affrontiamo oggi? La ricerca dell’apparenza sui social? Il desiderio di avere tutto e subito? La paura di fidarci di Dio? Quali sono le cose che ti distraggono dalla tua vera speranza?

Il rumore che copre la nostra speranza

Viviamo immersi nel rumore: notifiche, messaggi, video, playlist, voci, opinioni. A volte, ci sembra che stare in silenzio sia tempo sprecato. Ma prova a pensarci: il silenzio ci spaventa perché ci mette di fronte a noi stessi. Ci obbliga a porci domande che normalmente soffochiamo con i social o con le distrazioni. Chi sono veramente? Cosa desidero? In cosa spero davvero?

Gesù non fugge queste domande. Va nel deserto proprio per affrontarle. E tu? Hai il coraggio di fermarti ogni tanto e guardarti dentro?

La speranza che nasce dal silenzio

Molti pensano che la speranza sia qualcosa di vago, un desiderio incerto. Ma nella Bibbia, la speranza non è un’illusione: è una certezza che nasce dall'ascolto di Dio. E per ascoltare Dio, serve silenzio. Non un silenzio vuoto, ma un silenzio abitato dalla Sua presenza.

Ecco una sfida per te: prova, questa settimana, a prenderti dieci minuti al giorno per stare in silenzio. Spegni tutto. Niente telefono, niente musica, niente distrazioni. Siediti in un posto tranquillo e ascolta. Cosa emerge nel tuo cuore? Forse scoprirai che dentro di te c’è più speranza di quanto pensassi.

Il deserto può spaventare, ma può anche trasformarti. Hai il coraggio di provarci?

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